Merate: il tribunale respinge la richiesta di concordato della Valagussa e ne dichiara il fallimento


La vertenza legale in corso per un gruppo di lavoratori della Valagussa S.r.l. di Merate si è conclusa con una conciliazione e gli stessi sono stati riassorbiti in uno dei tre rami d'azienda (Valagussa Ambiente, Valagussa Calcestruzzi e Cave, Impresa Valagussa) in cui l'attività era stata riorganizzata. Ma la richiesta di ammissione al concordato presentata dalla società nel gennaio di quest'anno è stata rigettata, e il Tribunale di Lecco ha decretato il suo fallimento. La società risulta in liquidazione dalla fine del luglio 2012, e la valutazione del giudice è stata orientata a stabilire se i creditori potessero essere soddisfatti attraverso il patrimonio sociale aziendale (rami d'azienda affittati, beni mobili e immobili, crediti). La società meratese risulta di fatto insolvente, poiché l'attivo (stimato in 22.633.939,39 €) non risulta sufficiente a coprire il passivo (29.607.686,9 €). "Con il fallimento i tempi per il pagamento dei creditori si allungano, ora il Tribunale dovrà esaminare lo stato passivo e verificare anche i passaggi di affitto dei tre rami d'azienda" ha spiegato Giuseppe Cantatore, segretario Fillea Cgil. "Si è invece conclusa in modo positivo la vertenza legale per una decina di lavoratori che erano rimasti di fatto esclusi dalla ripartizione nei nuovi rami d'azienda. Il Tribunale ha infatti predisposto una conciliazione ed essi sono stati riassorbiti nel settore del calcestruzzo". Il legale rappresentante della Valagussa S.r.l. dovrà ora depositare in Tribunale i bilanci e le scritture contabili e fiscali obbligatorie, oltre all'elenco dei creditori. Il curatore fallimentare Luigi Bolis redigerà l'inventario dei beni e il prossimo 19 dicembre il giudice effettuerà l'esame dello stato passivo dell'azienda.
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