Basta voucher e buoni sociali, passa odg del PD al Piano Regionale di Sviluppo

Nell’ambito della discussione e della approvazione del Piano Regionale di Sviluppo della decima legislatura, il Gruppo PD, primo firmatario Carlo Borghetti,  ha presentato un ordine del giorno che è stato approvato a larga maggioranza. L’ordine del giorno prevede che la Regione si impegni ad archiviare, per le politiche sociali, lo strumento dei buoni sociali e dei voucher tanto caro a Formigoni. Si pone quindi fine all’attribuzione al cittadino in difficoltà di un buono da spendere per l’assistenza domiciliare e per servizi di riabilitazione presso un gestore di servizi a propria scelta, lasciandolo di fatto solo, e si passa al meccanismo della presa in carico da parte della rete dei servizi (Comuni ed ASL).
“È l’ammissione che il modello portato avanti sin qui va cambiato”  dichiara il consigliere regionale del Pd Carlo Borghetti.
Rispetto a Formigoni è un netto passo avanti. Oggi gli utenti dei servizi alla persona in Lombardia, con un voucher in mano, sono stati lasciati soli, nel momento del bisogno, nella giungla dei servizi. In questo modo il cittadino in difficoltà verrà preso in carico da parte dei comuni e delle Asl, e da loro sarà accompagnato verso il servizio più adeguato, con l’attenzione a che le cure fornite siano davvero appropriate.
Comuni ed ASL potranno cominciare a programmare davvero i servizi e gli Enti erogatori (Aziende Pubbliche come Retesalute, Onlus, cooperative e privati) avranno garantito un flusso certo di finanziamenti.
In un momento di grande difficoltà sociale garantire servizi, soprattutto per i minori e per la non autosufficienza) è un grande passo avanti. Ora l’Assessorato Regionale preposto dovrà predisporre gli strumenti applicativi necessari.
Un altro impegno che la Regione dovrà assumersi per essere coerente all’impegno assunto è lo stanziamento rapido dei fondi per non ricadere nei vecchi rituali di Formigoni.  Per dimostrarlo propongo una tabella elaborata dal Sindacato Regionale Pensionati della CGIL:

Ai trenta milioni non spesi nel 2012, si aggiungono gli altri milioni relativi al 2010 e al 2011 assegnati, ma non ancora distribuiti nel marzo scorso.
Comunque sia un passo non indifferente verso il cambiamento e la migliore protezione delle fasce deboli e delle loro famiglie è stato promosso dal PD.
Con altro lavoro, con pazienza e con tenacia raggiungeremo altri cambiamenti!

Ercole Redaelli  -  Segretario Provinciale PD             
Ambrogio Sala - Forum Sanità e Sociale
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.