Piccoli comuni: Fragomeli interroga sui costi della dirigenza locale
La spending review ha imposto l'obbligo per i comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti di gestire in forma associata le funzioni fondamentali tra le quali rientra la funzione di segreteria comunale. Questa norma rende di fatto inutilizzabili in tali enti le professionalità della fascia C che secondo le norme che regolano l'ordinamento dei segretari comunali e provinciali devono prestare servizio in comuni fino a 3000 abitanti. Tutto ciò implica non solo che i segretari comunali di Fascia C avranno uno sbocco professionale sempre più limitato ma che le gestioni associate dei Comuni sono obbligate a ricorrere a figure dirigenziali di fascia più alta con relativi aumento degli oneri che vanno ad incidere ed ad aggravare bilanci sempre più esigui. Ritengo che sia urgente provvedere ad una rivisitazione delle norme che regolamentano le fasce professionali dei segretari comunali e provinciali per far si che le costituende forme di aggregazioni comunali possano avvalersi dell’adeguata professionalità dei segretari comunali con un trattamento economico sostenibile per i bilanci dei singoli comuni associati. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione per chiedere al Governo se non sia il caso di intervenire per far in modo che i segretari comunali di fascia C possano essere assegnati a comuni e loro forme associative con popolazione fino a 10.000 abitanti.