Brivio: cerimonia per la nuova edicola di San Giorgio martire
Un Santo che unisce cristiani e musulmani e che per Brivio rappresentava il punto di incontro al crocicchio tra le strade che portano a Calco ed Arlate. Ad abbattere l’edicola votiva di San Giorgio era stata un’autovettura uscita di strada e, ora, dopo due anni è stata riportata alla luce e ridonata alla devozione popolare. Dopo i lavori di ricostruzione sabato mattina con una breve ma sentita cerimonia è stata inaugurata la nuova edicola affrescata per mano dell’artista Egle Scerelli che già vent’anni fa ne aveva realizzato la prima “edizione”.
Da sinistra don Nando Gatti, l'artista Egle Scerelli, l'assessore alla cultura Ugo Panzeri e il sindaco Stefano Motta
“Alla signora Scerelli dobbiamo essere grati due volte” ha spiegato il primo cittadino Stefano Motta “Perché per due volte, a quasi 26 anni di distanza, ha realizzato per noi quest’opera”. Realizzato con colori acrilici per esterni, dipinto su una lastra di cemento, poi incollata all’edicola, la raffigurazione è tornata a splendere in tutta la sua bellezza. “Speriamo non ci sia bisogno di un terzo intervento” ha scherzato Motta al termine di un breve discorso in cui ha proposto un excursus storico sulla figura del santo e più in generale sull’importanza dell’edicole votive: “Nel sedicesimo secolo, quando iniziarono ad essere edificate, venivano chiamate “santelle”” ha spiegato il sindaco che ha anche citato un episodio di manzoniana memoria: “Quando don Abbondio al crocicchio incontra i bravi di don Rodrigo lo fa proprio dinanzi a una santella. Queste costruzioni” – ha continuato - “non sono solo un simbolo religioso ma, soprattutto nel passato, costituivano anche un riferimento stradale”.Video
Proprio perché ben visibili dai passanti, tutte le numerose edicole votive presenti sul territorio comunale dovrebbero essere, secondo il parroco Don Nando Gatti “luogo di devozione personale presso cui fermarsi a meditare”. Prima di passare alla benedizione della nuova costruzione, il sacerdote ha anche voluto ricordare come la figura di San Giorgio sia una figura fortemente ecumenica : “Si tratta di un santo venerato anche dai musulmani oltre che dai cristiani di oriente e occidente: una figura che unisce religioni e culture”.
Alice Mandelli