Lecco: arrestati a Lambrate dalla Squadra Mobile 3 giovanissimi topi d'appartamento

Personale della Squadra Mobile di Lecco, coordinato dal dottor Marco Cadeddu,  al termine di un’articolata attività di indagine, con diramazioni anche fuori dal territorio provinciale, ha sradicato una banda composta da almeno tre cittadini albanesi specializzati nel mettere a segno furti in abitazione. L’operazione, culminata con l’arresto di tre stranieri operato lunedì 22 aprile a Milano Lambrate, ha avuto origine lo scorso dicembre a seguito di un “colpo” andato a buon fine, per i malviventi, nel quartiere lecchese di Bonacina-Olate. Riusciti a fare irruzione nella  casa, i “topi d’appartamento”, inavvertitamente, avevano però lasciato tracce rivelatesi poi utili, per gli inquirenti, per giungere alla loro stessa identificazione. I poliziotti, avvalendosi anche di attività tecnica, sono infatti riusciti a risalire a un gruppetto di giovani di origine balcanica, che, sistematicamente, spostandosi di volta in volta con mezzi diversi, non solo in città ma anche nei comuni vicini e spesso anche nell’hinterland milanese e quindi fuori dai confini provinciali, nelle ore serali, si dedicava al furto in abitazione. Il sodalizio operava in maniera rapida e determinata: forzando porte e finestre con strumenti artigianali, appositamente “fabbricati”, faceva quindi razzia di oggetti facilmente “smerciabili”quali monili in oro e apparecchiature tecnologiche, nonché, ovviamente, il denaro contante che riusciva a racimolare durante i veloci ma pericolosi “assalti”.

Venuti a conoscenza che, i sospettati, erano in procinto di a lasciare il territorio italiano, nella mattinata di lunedì 22 aprile, gli uomini della Squadra Mobile lecchese sono entrati in azione, pianificando la perquisizione dell’abitazione degli stessi. Giunti a Lambrate, i poliziotti hanno quindi provveduto al fermo di tre giovanissimi, tutti albanese. In manette, sono così finiti, con l’accusa di furto aggravato in concorso, Gjinaj Fatjon, classe 1994, Ndoci Arilen, anch’egli 19enne e Gjini Emiljan, nato nel 1987. All’interno del loro appartamento, gli operanti, hanno inoltre rinvenuto materiale informatico, frutto probabilmente di recenti furti messi a segno dal terzetto, attualmente associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.