Gli stranieri condannati in Italia scontino la pena nel Paese d'origine

Quasi un terzo della popolazione carceraria italiana è costituita da stranieri: si tratta di oltre 23.000 persone, per le quali lo Stato spende ogni anno decine di milioni di euro, e che stanno portando al collasso il nostro sistema carcerario, poiché la capienza delle strutture detentive non è più sufficiente e il sovraffollamento derivante da tale situazione comporta disagi e pericoli sia per gli stessi detenuti, sia per il personale penitenziario.

"Per restituire dignità ai nostri carceri e risparmiare decine di milioni di euro delle nostre tasse" -spiega Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda- "ho presentato una proposta di risoluzione a Bruxelles affinché i detenuti stranieri, inclusi quelli provenienti da altri Paesi UE, possano scontare la pena nel Paese d'origine anche per i reati commessi in Italia".

"A sostegno di questa iniziativa" - continua Salvini - "è ora possibile firmare una petizione: sul mio sito sono disponibili tutte le informazioni in merito e il link per firmare online".

"Si tratta di una proposta che viene incontro alle esigenze di tutti: il reo si troverà a scontare la pena in un luogo più prossimo ai suoi familiari, l'ormai annoso problema del sovraffollamento delle carceri italiane verrà drasticamente ridimensionato, e infine lo Stato italiano ridurrà significativamente la spesa esorbitante legata al sistema carcerario." - conclude Salvini - "In tempo di crisi dobbiamo investire sul welfare per i nostri cittadini, non possiamo più farci carico di chi viene nel nostro Paese per delinquere".

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