Airuno: l’Aido cresce e si rinnova, 344 gli iscritti. Tra i nuovi tanti giovani e una straniera
Crescono le iscrizioni al gruppo comunale “Gianni Bolis” dell’Aido di Airuno, e dei nuovi “aidini” arruolati nel corso del 2012 (15, il 4,6% in più che nel 2011) sono 12 quelli di età compresa fra i 18 e i 22 anni. E una di questi è una ragazza di origini africane. Dati che riflettono gli ottimi risultati che l’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule ottiene sul territorio nella sensibilizzazione dei giovani, e la multiculturalità che l’Aido sempre più dovrà avere per raggiungere il maggior numero di persone.
Il gruppo di Airuno conta 344 iscritti, ed è attivo in paese e conosciuto ben oltre i suoi confini. Il presidente Giovanni Ravasi, che nella serata di venerdì 8 febbraio ha preso parte all’assemblea annuale presieduta dal consigliere provinciale Alfio Cavalli, è vicario del presidente Aido regionale e il nome del paese, grazie alle poesie dei bambini delle scuole e alle fotografie del locale foto club, ricorre spesso sul notiziario nazionale “Prevenzione Oggi”.
“Il 2014 sarà un anno importante per il nostro gruppo, che festeggerà i 30 anni di vita” ha spiegato Ravasi dopo aver comunicato all’assemblea riunita l’elezione nel 2012 del nuovo presidente provinciale lecchese, Carlo Casari. “Il nostro gruppo ha visto il primo anno di lavoro dei nuovi consiglieri Laura, Stefania e Mauro, ringrazio loro e tutti i consiglieri e gli airunesi che ci sostengono nelle nostre iniziative. Gli iscritti Aido sono 1.202.000 in Italia, 343.000 in Lombardia, 20.300 in Provincia di Lecco e il dato delle nuove iscrizioni in crescita nel nostro comune deve farci continuare nell’impegno per diffondere la consapevolezza che il dono dei propri organi dopo la morte è un gesto di generosità e altruismo, ma ha anche un grande valore civile per il bene comune”.
L’Aido di Airuno nel 2012 ha incontrato, grazie all’impegno di Ester e alla collaborazione delle insegnanti, i ragazzi di quinta elementare e seconda media. Molto seguita è stata la vendita di fiori in aprile, e il banchetto informativo durante la giornata nazionale della donazione. L’Aido ha partecipato, offrendo una serie di medaglie, all’Avis Green Volley e alla “Stracada di goss” promosse in paese, premiando il primo aidino classificato. La vendita dell’anthurium (promossa dal comitato nazionale per la campagna informativa sui media) ha avuto un ottimo successo con tutte e 36 le piante vendute. “Gli iscritti Aido sono molti, ma non abbastanza. In Italia attualmente (dato del 5 febbraio 2013) 9.258 persone attendono un trapianto che potrebbe salvare loro la vita. Ma 500 di loro per la mancanza di organi moriranno nel corso di quest’anno. Per questo è necessario far capire quanto sia importante scegliere oggi, iscriversi per mettere nero su bianco la propria decisione in merito. Sono ancora tante le opposizioni da parte di famigliari alla donazione, e spesso una stessa persona può effettuare una donazione multiorgano e salvare più vite” ha spiegato Ravasi.
Per questo l’informazione fin da giovanissimi è particolarmente importante. “Sono tanti i ragazzi delle scuole superiori che, dopo aver sentito parlare dell’Aido a scuola, si iscrivono. Anche nel nostro paese è successo, e una ragazza africana che ha conosciuto l’associazione in classe si è iscritta. L’Aido punta ora a farsi conoscere dalle tante etnie presenti nel nostro Paese, per questo è stato realizzato un volantino multilingue per spiegare l’importanza della donazione degli organi”. Che può avvenire anche da vivente (nel caso di fegato, reni, polmoni), anche se questa tipologia è poco diffusa anche perché è necessaria una compatibilità tra famigliari.
L’impegno dell’Aido di Airuno, dai banchi di scuola alle vie del paese, continua e già si pensa a iniziative “speciali” per l’importante traguardo del 2014.
Per informazioni http://www.aido.it/
Il gruppo di Airuno conta 344 iscritti, ed è attivo in paese e conosciuto ben oltre i suoi confini. Il presidente Giovanni Ravasi, che nella serata di venerdì 8 febbraio ha preso parte all’assemblea annuale presieduta dal consigliere provinciale Alfio Cavalli, è vicario del presidente Aido regionale e il nome del paese, grazie alle poesie dei bambini delle scuole e alle fotografie del locale foto club, ricorre spesso sul notiziario nazionale “Prevenzione Oggi”.
“Il 2014 sarà un anno importante per il nostro gruppo, che festeggerà i 30 anni di vita” ha spiegato Ravasi dopo aver comunicato all’assemblea riunita l’elezione nel 2012 del nuovo presidente provinciale lecchese, Carlo Casari. “Il nostro gruppo ha visto il primo anno di lavoro dei nuovi consiglieri Laura, Stefania e Mauro, ringrazio loro e tutti i consiglieri e gli airunesi che ci sostengono nelle nostre iniziative. Gli iscritti Aido sono 1.202.000 in Italia, 343.000 in Lombardia, 20.300 in Provincia di Lecco e il dato delle nuove iscrizioni in crescita nel nostro comune deve farci continuare nell’impegno per diffondere la consapevolezza che il dono dei propri organi dopo la morte è un gesto di generosità e altruismo, ma ha anche un grande valore civile per il bene comune”.
L’Aido di Airuno nel 2012 ha incontrato, grazie all’impegno di Ester e alla collaborazione delle insegnanti, i ragazzi di quinta elementare e seconda media. Molto seguita è stata la vendita di fiori in aprile, e il banchetto informativo durante la giornata nazionale della donazione. L’Aido ha partecipato, offrendo una serie di medaglie, all’Avis Green Volley e alla “Stracada di goss” promosse in paese, premiando il primo aidino classificato. La vendita dell’anthurium (promossa dal comitato nazionale per la campagna informativa sui media) ha avuto un ottimo successo con tutte e 36 le piante vendute. “Gli iscritti Aido sono molti, ma non abbastanza. In Italia attualmente (dato del 5 febbraio 2013) 9.258 persone attendono un trapianto che potrebbe salvare loro la vita. Ma 500 di loro per la mancanza di organi moriranno nel corso di quest’anno. Per questo è necessario far capire quanto sia importante scegliere oggi, iscriversi per mettere nero su bianco la propria decisione in merito. Sono ancora tante le opposizioni da parte di famigliari alla donazione, e spesso una stessa persona può effettuare una donazione multiorgano e salvare più vite” ha spiegato Ravasi.
Per questo l’informazione fin da giovanissimi è particolarmente importante. “Sono tanti i ragazzi delle scuole superiori che, dopo aver sentito parlare dell’Aido a scuola, si iscrivono. Anche nel nostro paese è successo, e una ragazza africana che ha conosciuto l’associazione in classe si è iscritta. L’Aido punta ora a farsi conoscere dalle tante etnie presenti nel nostro Paese, per questo è stato realizzato un volantino multilingue per spiegare l’importanza della donazione degli organi”. Che può avvenire anche da vivente (nel caso di fegato, reni, polmoni), anche se questa tipologia è poco diffusa anche perché è necessaria una compatibilità tra famigliari.
L’impegno dell’Aido di Airuno, dai banchi di scuola alle vie del paese, continua e già si pensa a iniziative “speciali” per l’importante traguardo del 2014.
Per informazioni http://www.aido.it/