LA FOMAS FESTEGGIA I 45 ANNI DI FONDAZIONE
Il salone di villa Castelbarco dove si è tenuta la festa per il 45°
di fiondazione della Fomas. In basso, al centro, la grande torta
di fiondazione della Fomas. In basso, al centro, la grande torta
Quarantacinque candeline sulla torta di compleanno della Fomas che sabato 15 settembre ha festeggiato l'anniversario di fondazione.
Con 247 miliardi di fatturato nel 2000 e quasi 250 dipendenti l'azienda che forgia acciai speciali è una delle realtà imprenditoriali più affermate e all'avanguardia del lecchese. La Fomas esporta in Francia, Germania, India e soprattutto in America. Attuale punto di forza dell'attività dell'azienda è la produzione di componenti per le turbine elettriche. Per rispondere con sempre maggiore prontezza alle esigenze del cliente presso gli stabilimenti di Osnago sono già state installate due macchine, appositamente progettate per controllare la qualità del prodotto a distanza. Tramite un apparecchio ad ultrasuoni quasi completamente automatizzato e sfruttando la rete informatica, dagli Stati Uniti è possibile verificare il pezzo da esportare riducendo la possibilità di errore e riducendo i tempi di produzione. Stanno per essere ultimate altre due macchine simili.
Da sinistra il vicepresidente della Fomas Jacopo Guzzoni, il presidente
dell'Unione industriali di Lecco dottor Riccardo Camusso
e il presidente della società Massimo Guzzoni
dell'Unione industriali di Lecco dottor Riccardo Camusso
e il presidente della società Massimo Guzzoni
Fondata nel 1956 da Gastone Guzzoni, la società per festeggiare la ricorrenza ha permesso ai familiari dei dipendenti la possibilità di una visita guidata negli stabilimenti e offerto un rinfresco a cui hanno partecipato pure i sindaci di Cernusco e Osnago Sergio Bagnato e Marco Molgora, il parroco di Osnago don Giovanni e il decano di Merate don Felice Viasco. La sera invece tutti a cena a Villa Castelbarco a Vaprio d'Adda, dove oltre 300 persone tra dirigenti, maestranze e invitati hanno festeggiato i dipendenti più anziani: Mauro Bellini, Danilo Boroni, Carmen Colombo, Ilario Frigerio, Angelo Fumagalli, Riccardo Galvanin ed Enrico Papini che lavorano alla Fomas da quindici anni, Giuseppe Conti, Sandra Galbiati, Romeo Gotti, Marco Maggioni e Antonio Venereo che prestano servizio presso lo stabilimento da venticinque anni e Francesca Cogliati che è stata all'ufficio acquisti per trentacinque anni. Durante la cena è stato sorteggiato pure un viaggio premio di una settimana.
Come ormai di ricorrenza, prima del congedo, il presidente della società Massimo Guzzoni ha tenuto un discorso in cui ha tracciato il bilancio dell'ultimo anno e illustrato i programmi per il futuro.
I dirigenti della Fomas insieme ai dipendenti più anziani
"E' stata un'annata positiva - ha detto - ma potrebbe aspettarci un periodo di ribasso a causa dell'andamento dei mercati finanziari e delle ultime vicende degli Stati uniti, nostro partner privilegiato a cui vanno le nostre condoglianze per l'attacco subito da parte dei terroristi". La ricetta che Guzzoni propone per evitare la crisi è la diversificazione degli investimenti e la sempre maggiore qualità dei prodotti offerti. Per il 2005, in occasione del cinquantesimo di fondazione, Guzzoni mira ad aumentare del 45 per cento il fatturato, l'allargamento della rosa dei fornitori, la riduzione dei costi e l'aumento della produzione della forgia con un investimento di circa 40 miliardi di lire in 5 anni
Un capannone della Fomas
