Primarie Regionali. Sostegno ad Ambrosoli
Avv. Mario Anghileri, Presidente Comitato Ambrosoli Lecco | Ercole Redaelli, Segretario Provinciale PD Lecco
Ambrosoli è un candidato serio e in lui c'è una reale possibilità di riuscita. L'Avvocato è erede di una forte e importante tradizione di giustizia sociale e ha dimostrato di volerla continuare. Merita quindi il voto sabato 15 perchè con lui potremo vincere le elezioni per dare una svolta a Regione Lombardia.
Avv. Mario Anghileri, Presidente Comitato Ambrosoli Lecco
Le Elezioni Regionali Lombarde 2013 costituiscono un passaggio decisivo sul percorso di riconciliazione tra politica e società.
Ambrosoli è la cartina di tornasole che attesterà la bontà o meno di questo passaggio: se Ambrosoli sarà eletto Presidente e se la sua candidatura avrà contribuito, come tutti si augurano, a ridurre l'area dell'astensionismo, significherà che la riconciliazione è possibile a partire dal centrosinistra e dal PD in particolare.
Attravesro questo passaggio il Centrosinistra ha la possibilità, in Lombardia, di diventare forza maggioritaria.
Il centrodestra è completamente tagliato fuori da questo processo.
Questo passaggio attesta il fallimento dei "partiti del leader", che hanno raccolto i delusi della prima repubblica, ma non hanno saputo costruire la seconda, e segna il ritorno ai "partiti di popolo". Un'evoluzione che può essere intravista già nelle primarie del centrosinistra del 25 ottobre - 2 dicembre scorsi che hanno scombussolato le gerarchie interne ed hanno premiato colui che aveva rinunciato ad una leadership di diritto.
Si sta consolidando un PD che prescinde dalle vecchie appartenenze: un'evoluzione da assecondare.
In questo passaggio è contenuta anche una sfida (che, mi auguro, possa portare ad un chiarimento) tra chi considera i partiti lo strumento per eccellenza per fare politica e chi, invece, ritiene che, alla pari dei partiti, ci siano altri strumenti, teorizzando una (comoda) separatezza tra partiti e "società civile".
Tocca a noi che abbiamo scelto il partito come strumento di civismo e che siamo stati fedeli a questa scelta e che non abbiamo abbandonato la nave nonostante le difficoltà e il discredito, dimostrare che questa separatezza non esiste.
In concreto dobbiamo dimostrare che il PD, consapevole dei propri limiti e dei propri errori, convinto che i partiti debbano essere regolamentati, aperto al contributo di chi, dall'esterno, vuole influire sulle sue scelte, disponibile ad accogliere coloro che ne condividono la proposta politica, è elemento determinante, con la sua visione non settoriale, con la consistenza dei consensi, con il suo radicamento territoriale, con la sua capacità organizzativa, per l'elezione di Umberto Ambrosoli.
È per questo motivo che, fin dall'inizio, ho scelto di sostenere Umberto Ambrosoli a partire dalle primarie del 15 dicembre.
Ambrosoli è un candidato serio e in lui c'è una reale possibilità di riuscita. L'Avvocato è erede di una forte e importante tradizione di giustizia sociale e ha dimostrato di volerla continuare. Merita quindi il voto sabato 15 perchè con lui potremo vincere le elezioni per dare una svolta a Regione Lombardia.
Avv. Mario Anghileri, Presidente Comitato Ambrosoli Lecco
Le Elezioni Regionali Lombarde 2013 costituiscono un passaggio decisivo sul percorso di riconciliazione tra politica e società.
Ambrosoli è la cartina di tornasole che attesterà la bontà o meno di questo passaggio: se Ambrosoli sarà eletto Presidente e se la sua candidatura avrà contribuito, come tutti si augurano, a ridurre l'area dell'astensionismo, significherà che la riconciliazione è possibile a partire dal centrosinistra e dal PD in particolare.
Attravesro questo passaggio il Centrosinistra ha la possibilità, in Lombardia, di diventare forza maggioritaria.
Il centrodestra è completamente tagliato fuori da questo processo.
Questo passaggio attesta il fallimento dei "partiti del leader", che hanno raccolto i delusi della prima repubblica, ma non hanno saputo costruire la seconda, e segna il ritorno ai "partiti di popolo". Un'evoluzione che può essere intravista già nelle primarie del centrosinistra del 25 ottobre - 2 dicembre scorsi che hanno scombussolato le gerarchie interne ed hanno premiato colui che aveva rinunciato ad una leadership di diritto.
Si sta consolidando un PD che prescinde dalle vecchie appartenenze: un'evoluzione da assecondare.
In questo passaggio è contenuta anche una sfida (che, mi auguro, possa portare ad un chiarimento) tra chi considera i partiti lo strumento per eccellenza per fare politica e chi, invece, ritiene che, alla pari dei partiti, ci siano altri strumenti, teorizzando una (comoda) separatezza tra partiti e "società civile".
Tocca a noi che abbiamo scelto il partito come strumento di civismo e che siamo stati fedeli a questa scelta e che non abbiamo abbandonato la nave nonostante le difficoltà e il discredito, dimostrare che questa separatezza non esiste.
In concreto dobbiamo dimostrare che il PD, consapevole dei propri limiti e dei propri errori, convinto che i partiti debbano essere regolamentati, aperto al contributo di chi, dall'esterno, vuole influire sulle sue scelte, disponibile ad accogliere coloro che ne condividono la proposta politica, è elemento determinante, con la sua visione non settoriale, con la consistenza dei consensi, con il suo radicamento territoriale, con la sua capacità organizzativa, per l'elezione di Umberto Ambrosoli.
È per questo motivo che, fin dall'inizio, ho scelto di sostenere Umberto Ambrosoli a partire dalle primarie del 15 dicembre.
Ercole Redaelli, Segretario Provinciale PD Lecco