Airuno: festa per i 10 anni dell’hospice il ''Nespolo'' con tutti i volontari. La voce di Antonella Ruggiero è il ''regalo'' più bello
Molta commozione, applausi sentiti e musica stupenda. La voce di Antonella Ruggiero, storica cantante dei Matia Bazar, ha contribuito non poco a rendere veramente magica la serata dedicata ai festeggiamenti per i dieci anni di attività dell'hospice 'Il Nespolo' di Airuno: e infatti lunedì sera le poltroncine del Cine Teatro Smeraldo sono state occupate in ogni ordine di posto proprio dagli operatori, dai volontari, dai sostenitori e da tutte quelle autorità che nel territorio del meratese in questi dieci anni non hanno fatto mancare il proprio sostegno alla preziosa iniziativa dedicata alla qualità del fine vita.
Mauro Marinari e Domenico Basile
Il primo a parlare dopo la sentita introduzione del presidente Basile è stato il dott. Marinari, che ha in breve ripercorso gli sforzi, la spinta ideale e le realizzazioni che in questi dieci anni hanno fatto sì che l'hospice di Airuno diventasse quello che è oggi, ovvero un punto di riferimento per le Cure Palliative a livello nazionale.
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Più di una volta la commozione ha sorpreso - costringendoli anche all'interruzione - i relatori che si sono avvicendati sul palco. E il direttore sanitario Mauro Marinari non ha fatto eccezione.
Antonella Ruggiero
La serata, patrocinata dalla Provincia di Lecco e dai Comuni di Airuno, Lecco e Merate, ha visto presenti tra gli altri l'assessore provinciale alle Politiche Sociali Antonio Conrater, il sindaco di Airuno Adele Gatti, il direttore sanitario dell'A.O. di Lecco Patrizia Monti, il segretario generale della Fondazione Provincia di Lecco Emilio Amigoni, il direttore sanitario dell'ASL di Lecco Antonio Gattinoni, il direttore sociale dell'ASL di Lecco Massimo Giupponi e il sindaco di Olgiate Molgora Dorina Zucchi.
Ma i veri protagonisti della serata sono stati loro, i volontari che da tanti anni operano con passione proprio nei locali dell'hospice, accanto ai malati. A loro - divisi in due gruppi per anzianità di servizio - è stata consegnata una pergamena celebrativa.
Piera Fiecchi, Mauro Marinari e Domenico Basile
I volontari con maggior numero di anni di collaborazione :
Acquati Marilisa, Arlati Luigi, Baio Cesira, Battaglini Paola, Biagioni Mauro, Brera Luciana, Cogliati Bancheri Donatella, Cogliati Rita, Comi Roberta, Conti Susanna, Corbetta Valeria, Danova Ines, Filippi Maria Luisa, Fresia Gabriella, Giovannacci Adriana, Giulianelli Silvana, Gola Annisa, Guerrero Giannantonio, Kopp Dagmar, Longhi Marcello, Mac William Diana Clare, Magni Carla, Marchetti Anna Luisa, Marelli Aldo, Mariani Mariella, Melloni Amelia, Nannini Aristide, Origo Nicoletta, Panzeri Maria Luisa, Perego Giorgio Maria, Perego Sergio, Riva Margherita Lodovica, Sassi Cinzia Maria, Stucchi Laura, Villa Milena, Zanmarchi Emilio Vulmaro.
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I volontari che hanno superato i 10 anni di collaborazione:
Balzarini Paolo, Basile Domenico, Bellani Claudio, Besana Piera Antonia, Biella Mario Roberto, Bonfanti Angela Daniela, Bonfanti Maria Teresa, Bossi Luigi, Burini Maurizio, Buttironi Nadir, Casiraghi Rosanna, Clamer Elena, Colombo Fernanda, Confalonieri Rita, Dozio Maria, Ferrario Silvana, Fumagalli Mosè, Fusè Giancarlo, Gola Alma, Goretti Mirella, Manzocchi Eugenio, Milani Marinella, Motta Franca Anna, Panzeri Gabriella, Peretto Franco, Piolatto Enrica Patrizia, Pupa Giuseppe, Ravasio Vittorio, Razzetti Giancarla, Redaelli Marisa, Ripamonti Fabio, Rossi Mariangela, Sala Liliana, Seregni Gianna, Spada Luigia, Zanardo
Aiutare il malato e i familiari, conservare l'attenzione alla persona fino agli ultimi giorni, rispettarne la dignità, sono i difficili compiti che si propongono le persone che in questi dieci anni hanno animato 'Il Nespolo'. "Per legge - ha spiegato il dottor Mauro Marinari con una battuta - il nostro viene considerato un lavoro usurante. Io dico che spesso si rivela invece corroborante!" La storia dell'hospice di Airuno e delle attività di cura domiciliare continua, nonostante le costanti difficoltà economiche. Con un messaggio per il prossimo futuro: che l'idea popolare dell'hospice riesca a evolvere da luogo in cui 'si va a morire' a luogo in cui è possibile per il malato e per i suoi familiari fare una vera esperienza di sollievo dal dolore, anche solo temporanea.
Massimo Colombo - Alice Mandelli