Cernusco: dilaga tra le 'donne' il malumore per la vicenda del Cccc. ''Ma la cultura del sindaco non si poteva fare con noi?''

Siracusa, Noto, Chiaro Monte, Castello di Donnafugata e Malta. Sono alcune delle tappe che i cinquanta partecipanti alla vacanza estiva organizzata dal centro culturale civico cernuschese hanno potuto visitare e che nel corso della serata di venerdì sono state proiettate a video. Nell'aula "magna" dell'asilo Lurani, infatti, i simpatizzanti del gruppo hanno potuto visionare il dvd che è stato realizzato per l'occasione  e che raccoglie tante parentesi allegre, divertenti ma anche culturali, artistiche e storiche filmate nel corso della vacanza. Per la prima volta il gruppo si è ritrovato a vedere il filmino non nella sede storica di piazza della Vittoria ma in un'altra ambientazione e questo a causa delle ultime vicende che hanno portato il Cccc fuori dalle "mura".

I malumori per quanto è accaduto ma soprattutto per le modalità con cui l'amministrazione ha esonerato il Cccc dalla gestione del centro anziani non sono per nulla sopiti e, soprattutto, non hanno ancora ricevuto una chiara spiegazione dell'accaduto. Venerdì sera, infatti, erano in tanti ancora a chiedersi il perché, dopo un decennio di gestione e amministrazioni diverse, ora, quasi improvvisamente, le cose non siano più andate bene. E non si sia passati tramite un compromesso nella gestione piuttosto che in una rivoluzione che però, dicono alcuni dal gruppo, ha quasi il sapore di una epurazione.


"Non hanno avuto rispetto di chi ha lavorato per tanti anni, ci ha messo la faccia e l'impegno anche quando i momenti erano difficili" hanno commentato Mary e Marisa "dall'amministrazione potevano agire in maniera diversa. E invece tante belle parole e pochi fatti. È inutile trovare scuse: volevano silurarli e così hanno fatto, senza mezze misure e nascondendosi dietro delle scuse. Perché quando il sindaco ha ritenuto che la gestione così com'era stata portata avanti da un decennio non andava più bene, nonostante il suo predecessore Bagnato, dello stesso schieramento, non avesse mai avanzato problemi, non ha convocato tutto il direttivo? Invece hanno tagliato loro le gambe. E la scusa era perché si giocava solo a carte. E allora noi donne cosa ci andavamo a fare. Avevamo i nostri corsi, i momenti durante l'anno in cui ci si incontrava per la beneficienza, per le vacanze, per i concerti. Ci andava bene tutto. Se c'era una parte di popolazione che voleva altro, non era sufficiente integrare invece che distruggere?".


"In tutti gli altri comuni inaugurano strutture e centri di aggregazione come questo e invece a Cernusco ammazzano quanto costruito in dieci anni" ha sbottato Giuliana "Qui invece di allargare hanno chiuso, ci hanno messo alla porta. È inutile cercare altre parole e motivazioni convincenti. La realtà è questa".
Le contestazioni mosse dall'amministrazione alla gestione del centro sono parse, infatti, sin da subito un pretesto per trovare altri soggetti che gestissero il centro anziani. Forse, sussurra qualcuno, con un'appartenenza politica più vicina all'attuale corrente di maggioranza. Nonostante il lodevole (diciamo noi, ndr) tentativo del sindaco Giovanna De Capitani di trovare una mediazione, offrendo la sala civica come alternativa alla sede (senza però le medesime caratteristiche e possibilità di fruizione) , le argomentazioni portate a supporto del mancato rinnovo della convenzione al Cccc non hanno per nulla convinto.
"Il problema ha detto il sindaco è che qui al pomeriggio si giocava solo a carte" ha spiegato Vittoria "a parte che non vedo quale sia il problema se i nostri mariti si divertono così. Ma comunque non si faceva solo quello e poi ora, con la nuova gestione, dove sono tutte queste attività culturali? Ci dicono che ci sono una decina di persone al pomeriggio e che, guarda un po', giocano ancora a carte. Adesso va bene? Prima il centro era un punto di ritrovo anche per la domenica. Ora è rimasto chiuso perché non c'è ancora chi lo apre. Bene, hanno disgregato anche quella socialità che si era creata. E dove sono tutte quelle centinaia di cittadini oltre i 65 anni che non erano contenti della gestione, i gruppi di donne che si sono recati in processione in Municipio a lamentarsi? Non vediamo la piazza particolarmente affollata!".


"Tutti i sacrifici di questi uomini e delle moglie e comunque dei simpatizzanti sono stati spazzati via e non sono stati presi in considerazione" ha puntualizzato Luisa "è inutile che usiamo belle parole: hanno dato loro un calcio e li hanno sbattuti fuori. Ecco il benservito su un piatto d'argento. Non ci mancava nulla qui, chi voleva giocava a carte, qualcuno chiacchierava, altri facevano i loro lavori, altri si attivavano per organizzare le diverse iniziative. E ora non c'è più nulla".

"Di cosa stupirsi? Lo si era già capito in consiglio comunale che qualcosa non andava. Un consigliere aveva sbottato attaccando direttamente la gestione" ha continuato Maria "poi la convenzione non è stata rinnovata e il consigliere si è dimesso per le classiche motivazioni personali. Ma l'intenzione di buttarci fuori era nell'aria da tempo. Infatti il sindaco nelle ultime occasioni pubbliche non si è mai fatta vedere. Ma ditemi un po': se vogliamo fare il corso per i computer non andava bene la biblioteca? Servivano proprio i 50 metri quadrati dove aveva sede il Cccc? O comunque non si poteva ritagliare uno spazio all'interno delle attività che venivano già svolte? E se vogliamo leggere un libro credete che non siamo capaci da soli ma abbiamo bisogno di una guida?".
"Io frequento il centro solo in determinate occasioni ma perché mi va bene così e non ho tempo" ha spiegato pacata Erminia "però quello che è successo mi è sembrato davvero brutto. Molte persone avevano lì un punto di riferimento e ora sono state sradicate dalle loro abitudini". "E' vero" ha proseguito Giovanna "i bar non sempre consentono alle persone di stare per molto tempo a un tavolo semplicemente a chiacchierare. Al Cccc non c'era l'obbligo della consumazione e si poteva passare anche solo per un saluto. Si era creato ormai un cerchio di amicizie e conoscenze che era importante. Credo che la vicenda avrebbe potuto essere gestita diversamente. Se si riteneva che la cultura offerta non fosse sufficiente bastava distribuire diversamente gli orari. Ora ci sono a spasso un sacco di persone, molte di più di quelle che contestavano la gestione del Cccc. Quindi non si può neanche dire che si è data voce alla maggioranza".


Particolare amarezza è stata generata poi dal silenzio degli altri sodalizi cernuschesi che, parrebbe quasi per paura o indifferenza, non hanno manifestato nemmeno un poco di solidarietà. Ringraziamenti sono invece arrivati dal gruppo missionario di Cassago per le attività svolte negli anni e per le offerte ricevute.
"Sia chiaro: da qui ci hanno sfrattato a se troviamo un altro posto ci andiamo ben volentieri" ha proseguito Roberta "ora continuiamo ad avere i nostri momenti di incontro ma tutta questa invidia che c'è attorno non è bella e anche vecchi rancori hanno contribuito e portato a questa presa di posizione. Chi voleva andare in biblioteca già ci andava e le conferenze e i momenti culturali che fanno a Cernusco ma anche nei paesi vicini si conoscono e si frequentano se si vuole. Ma chi non va a questi eventi già esistenti, non era perché avrebbe voluto andare a sentire quelli organizzati nella sede di piazza Vittoria. Non ci andava perché non era interessato. Eravamo felici e sereni, lo siamo ancora ma il trattamento che ci hanno riservato in particolare a Samuele che ha lavorato tanto, ci ha veramente mortificato".
"Era un centro organizzato molto bene. Ci trovavamo come in famiglia, del resto siamo di un'età molto vicina tra noi e quello che ricevevamo era studiato per noi. Ora per una della mia età, e come me siamo in tante, andare là cosa significa? Non potrò fare altro che stare in casa. Crearsi delle nuove amicizie non è pensabile e nemmeno possibile. A ottant'anni si cerca di andare avanti e prendere tutto quanto di bello ci viene dato. Ma non ci possiamo di certo mettere da zero a ricominciare" ha concluso laconica Angelina.


"Nessuno vietava di fare le letture o altri corsi, bastava parlarsi e andare a sentire non solo la campana che stona ma anche tutte le altre che fanno il concerto" ha proseguito Giuseppina "qui c'è gente che ha dato anima e corpo per questo centro e che ora si è sentita dire che non andava più bene nulla. Ma scherziamo? Stiamo parlando di persone!". 
"Io non me ne intendo" ha chiesto con semplicità Angelina "ma la cultura del sindaco era roba così difficile da fare anche qui con noi del Cccc?".
S.V.

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