Codurelli (Pd): Poste Italiane, il Governo intervenga contro il piano tagli
E' di questi ultimi giorni la notizia di un piano di ridimensionamento degli uffici postali del nostro paese, presentato da Poste Italiane all'Agcom, che prevede una serie di pesantissimi tagli occupazionali e conseguenti chiusure di numerosissimi sportelli e uffici ritenuti meno economici.
"Ci risiamo - commenta l'On. Codurelli - oltre a dover continuare a subire pesanti disagi per quanto riguarda la consegna della posta o lo svolgimento delle pratiche allo sportello, disagi costantemente ignorati dalla dirigenza, con questo nuovo piano i cittadini di piccoli centri di provincia si vedranno togliere il servizio postale con conseguenze pesantissime soprattutto per anziani e pensionati.
La direttiva comunitaria 2008/06/CE recepita con il DL 96767/CE dispone la piena copertura del servizio universale anche laddove si verifichino situazioni particolari come nelle zone rurali e montane, e un o.d.g accolto nell'aprile 2011 dal governo durante l'analisi della P.D.L. sulla valorizzazione dei piccoli comuni impegnava il Governo a verificare (come per altro regolamentato dalle disposizioni di affidamento del servizio) che gli obblighi sottoscritti dall'azienda venissero rispettati assicurando quindi il pieno godimento del servizio da parte dei cittadini.
Ignorando tutto ciò, la dirigenza presenta l'ennesimo sciagurato taglio di risorse umane e di servizio sulla base di logiche squisitamente economiche, - continua - Poste Italiane si difende tirando in ballo trattative con gli enti locali per salvare gli sportelli trasformandoli in centri multiservizi, fa sorridere questa notizia considerando che normalmente gli Enti Locali e gli amministratori non sono coinvolti nelle scelte locali trovandosi poi ad essere i primi bersagli del malumore dei loro cittadini per un servizio sempre più scadente, solo nella nostra regione parliamo della chiusura di 82 uffici, ,4 nella nostra Provincia ben 22 mila dipendenti in meno oltre a ulteriori riduzioni di orari e giornate d'aperura!
Da qui l'ennesima interrogazione - conclude - che ho presentato ieri, chiedendo al Governo un intervento presso P.I. al fine di aprire un dialogo con le amministrazioni e con il Sindacato, l'azienda è utile ricordarlo è una Spa ma il Governo ne è il maggior azionista, un piano del genere avrebbe ricadute pesantissime non solo sui cittadini e sull'efficenza del servizio ma anche in termini di occupazione"
"Ci risiamo - commenta l'On. Codurelli - oltre a dover continuare a subire pesanti disagi per quanto riguarda la consegna della posta o lo svolgimento delle pratiche allo sportello, disagi costantemente ignorati dalla dirigenza, con questo nuovo piano i cittadini di piccoli centri di provincia si vedranno togliere il servizio postale con conseguenze pesantissime soprattutto per anziani e pensionati.
La direttiva comunitaria 2008/06/CE recepita con il DL 96767/CE dispone la piena copertura del servizio universale anche laddove si verifichino situazioni particolari come nelle zone rurali e montane, e un o.d.g accolto nell'aprile 2011 dal governo durante l'analisi della P.D.L. sulla valorizzazione dei piccoli comuni impegnava il Governo a verificare (come per altro regolamentato dalle disposizioni di affidamento del servizio) che gli obblighi sottoscritti dall'azienda venissero rispettati assicurando quindi il pieno godimento del servizio da parte dei cittadini.
Ignorando tutto ciò, la dirigenza presenta l'ennesimo sciagurato taglio di risorse umane e di servizio sulla base di logiche squisitamente economiche, - continua - Poste Italiane si difende tirando in ballo trattative con gli enti locali per salvare gli sportelli trasformandoli in centri multiservizi, fa sorridere questa notizia considerando che normalmente gli Enti Locali e gli amministratori non sono coinvolti nelle scelte locali trovandosi poi ad essere i primi bersagli del malumore dei loro cittadini per un servizio sempre più scadente, solo nella nostra regione parliamo della chiusura di 82 uffici, ,4 nella nostra Provincia ben 22 mila dipendenti in meno oltre a ulteriori riduzioni di orari e giornate d'aperura!
Da qui l'ennesima interrogazione - conclude - che ho presentato ieri, chiedendo al Governo un intervento presso P.I. al fine di aprire un dialogo con le amministrazioni e con il Sindacato, l'azienda è utile ricordarlo è una Spa ma il Governo ne è il maggior azionista, un piano del genere avrebbe ricadute pesantissime non solo sui cittadini e sull'efficenza del servizio ma anche in termini di occupazione"