Osnago: l’on. Vittoria Franco infiamma le donne della festa PD nel ricordo di Carla


Non poteva che cominciare con un ricordo rivolto a Carla Zanetti, l'incontro "Care ragazze... i diritti non sono per sempre", appuntamento tutto al femminile della Festa democratica di Osnago. "Quella di stasera è un'iniziativa che noi donne dedichiamo a lei, una donna che in quarant'anni ha dimostrato un impegno a tutto campo nella scuola, nelle istituzioni e in politica" ha esordito l'onorevole Lucia Codurelli, moderatrice del dibattito e, in primis, amica personale di Carla Zanetti. "Seppur malata da tempo, Carla chiedeva, interloquiva e si indignava per quello che, anche in questi ultimi mesi, sta accadendo a noi donne. Non è possibile che la libertà che abbiamo ottenuto sia sprecata e ridotta al livello attuale. Carla in più occasioni ha chiesto di ricominciare e noi donne dobbiamo ricominciare".
Nelle parole dell'onorevole Codurelli, chiaro il riferimento al tema trattato nel libro che ha fornito lo spunto per la serata: "Care ragazze" edito dalla senatrice Vittoria Franco, presente sul palco, e incentrato sulla condizione femminile e sul tanto agognato concetto di "pari opportunità".

Da sinistra l'on. Emanuela Baio, l'on. Lucia Codurelli, la senatrice Vittora Franco
e Ilaria Cova responsabile del forum donne del Pd regionale


"Il libro costituisce un lungo excursus storico-filosofico sui diritti femminili" ha raccontato Ilaria Cova, giovane responsabile del forum sulle donne per il PD regionale, "è la storia della nostra emancipazione non ancora conclusa ed evidenzia bene il rischio di ricaduta sempre in agguato. Diamo infatti per scontate libertà ottenute da chi ci ha preceduto con lacrime, sangue e passione".
"Ho scritto questo libro in 2 mesi, mentre per il primo ci ho messo 3 anni" ha raccontato l'onorevole Vittoria Franco, responsabile per le pari opportunità ora per il Pd e ultima a ricoprire tale carica per gli allora Ds. "L'ho scritto da indignata: indignata per i discorsi di Tarantini, per le "donne-tangenti", per una Noemi che dice potrà diventare attrice, cantante o presentatrice se Papi lo vorrà, per le liste per le europee con donne dello spettacolo, per lo scandalo escort, per la mercificazione del proprio corpo. Nella mia testa un'immagine tratta da un documentaria, quella della "donna prosciutto", appesa tra i prosciutti e un amara considerazione: le donne fanno notizia solo quando sono vittime o quando fanno le Veline, fanno spettacolo. Il modello di donna proposto dai media è quello della ragazza giovane, nuda e muta sulla scena, messa li per essere vista. Spogliarsi diventa la scorciatoia per il successo".

La senatrice Vittoria Franco, Ilaria Cova e, in primo piano, una foto di Carla Zanetti fatta appendere dall'onorevole Codurelli

L'onorevole, ha poi snocciolata un'altra serie di fatti recentissimi che l'hanno in qualche scioccata tra i quali Bruno Vespa che alla consegna del premio Campiello ha invitato a guardare il deccolté della giovane scrittrice Vallone al posto di intervistarla normalmente come aveva fatto con gli altri premiati uomini oppure le hostess selezionate da un'apposita agenzia per essere convertite da Gheddafi.
A colpire il pubblico, nel racconto dell'onorevole anche i dati che ella ha presentato: "Lo stipendio delle donne è inferiore a quello degli uomini del 35%, in Italia lavora solo il 45% delle donne lavora: l'Unione europea ci ha chiesto di arrivare al 65% e noi rispondiamo con un'occupazione femminile al sud pari al 31% circa! Tutti i provvedimenti di questo governo hanno tagliato le risorse agli enti locali quindi abbiamo un welfare più ristretto. E chi ne paga le conseguenze? Tutto è a carico delle donne. Mancano posti negli asili, il tempo prolungato nelle scuole. Così non ci sono pari opportunità! Proponiamo il congedo paterno obbligatorio quando nasce un figlio. Non è più possibile che la maternità sia un ostacolo per la carriera della donne".


Anche in politica le cose non vanno meglio. Quella profilata dall'onorevole è dunque una battaglia delle donne su tutti i fronti. Nel terminare il suo accorato intervento domanda: "Negli anni '70 abbiamo conquistato i diritti. Oggi sono alla portata di tutte? Sono fruibili?" e invita le ragazze attivarsi: "e' possibile creare un movimento di donne ma dobbiamo essere noi donne a crearlo!".
A. M.
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