Calco: responsabile di agenzia immobiliare accusato di truffa. Processo aggiornato a ottobre

Secondo l'accusa avrebbe chiesto (e intascato, senza più restituire) una caparra di 10.000 euro sulla compravendita di un immobile senza informare il diretto interessato che sulla proprietà pendevano una ipoteca e una multa giudiziaria. Per questo R.S., titolare di una agenzia immobiliare con sedi a Calco e Besana Brianza, è stato denunciato per truffa da S.C., comparso di fronte al giudice Ambrogio Ceron nella mattinata di lunedì 2 luglio insieme ad un brigadiere della Guardia di Finanza allertata dell'accaduto a suo tempo. "Nel gennaio 2008, su indicazione del sostituto procuratore, abbiamo provveduto a perquisire la sede calchese dell'agenzia il cui titolare risulta essere imputato" ha spiegato il brigadiere. "L'immobile in questione è situato a Galbiate ed era di proprietà di due donne, D.A. e C.F. madre e figlia. Il querelante ha versato la caparra di 10.000 euro senza che il titolare dell'agenzia lo avesse informato di ipoteche pendenti sull'immobile. Nel 2008 abbiamo effettuato gli interrogatori dei diretti interessati ma una delle donne si è avvalsa della facoltà di non rispondere". Il querelante ha spiegato come l'affare in un primo tempo sembrasse sfumato. "Avevo visto l'annuncio su un giornale gratuito del settore, ho fatto una proposta di acquisto ma è stata rifiutata, e mi è stato detto che l'immobile era stato venduto. Sono stato poi ricontattato dall'agenzia di Calco per essere informato che invece l'acquirente aveva rinunciato, e ci siamo accordati per un prezzo di 460.000 euro di cui 10.000 di caparra. Ho pagato e 15-20 giorni dopo mi è stato chiesto un saldo parziale di 290.000 euro. Quando ho incontrato l'imputato e C.F. per un compromesso mi è stato comunicato della multa giudiziaria, ho poi scoperto l'ipoteca e che le proprietarie erano due. Ad una mia domanda specifica in merito mi era stata data risposta negativa, che era tutto a posto. Ho deciso dunque di ritirarmi dall'affare, ma non ho più visto i miei soldi". Rispondendo alle domande dell'avvocato difensore Alessandro Patti e del legale rappresentante delle due donne Enzo Perrella (Richard Martini ha l'incarico per la parte civile), il querelante ha raccontato di essere stato chiamato ad un confronto di fronte ad un avvocato meratese. "Della multa giudiziaria sono stato informato dal responsabile dell'agenzia, mentre dell'ipoteca ho saputo solo dopo, e l'incontro dal legale è avvenuto dopo che avevo segnalato i fatti alla Guardia di Finanza. La mia querela è del dicembre 2007, l'immobile l'avevo visto in estate una volta con lui e C.F,, la seconda anche con l'altra donna". L'udienza è rinviata al prossimo 4 ottobre.
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