Rusconi/PD: scuola, di epocale ci sono solo i tagli
SCUOLA: RUSCONI, "RIFORMA EPOCALE? NESSUN MINISTRO AVEVA MAI OSATO TAGLIARE TANTO"
Dichiarazione del capogruppo Pd in Commissione Istruzione al Senato, Antonio Rusconi
"Sono d'accordo su una unica frase del Ministro Gelmini: quando parla di riforma epocale. Infatti, nessun Ministro della Repubblica aveva mai osato tagliare 8 miliardi e mezzo, vale a dire più del 20 per cento delle risorse della scuola italiana. Il problema vero è che le famiglie italiane non credono più alla mera propaganda del Ministro: nelle scuole elementari sono venute meno le compresenze e gli insegnanti di lingua straniera, nella scuola superiore sono usciti i quadri orari e quattro mesi dopo i programmi, rivelando che l'unico obiettivo erano i tagli delle risorse, nessun giovane meritevole avrà, in questi anni, l'opportunità di entrare nella scuola italiana. Il problema dei precari è che avevano da anni incarichi annuali e un lavoro sicuro e che, con il programma triennale della Finanziaria 2007, sarebbero entrati in ruolo entro il 2010. Invece, con la legge 133, ovvero una legge Finanziaria, il ministro Tremonti ha tagliato, oltre alle risorse, 100 mila cattedre e, dunque, si sono cambiate le regole e i diritti per queste persone. La verità è una sola, la dica finalmente il ministro Gelmini e non è certo un augurio di inizio anno: mentre negli altri Paesi europei si investe nella scuola, in Italia il ministro assiste impotente al saccheggio delle risorse".
Dichiarazione del capogruppo Pd in Commissione Istruzione al Senato, Antonio Rusconi
"Sono d'accordo su una unica frase del Ministro Gelmini: quando parla di riforma epocale. Infatti, nessun Ministro della Repubblica aveva mai osato tagliare 8 miliardi e mezzo, vale a dire più del 20 per cento delle risorse della scuola italiana. Il problema vero è che le famiglie italiane non credono più alla mera propaganda del Ministro: nelle scuole elementari sono venute meno le compresenze e gli insegnanti di lingua straniera, nella scuola superiore sono usciti i quadri orari e quattro mesi dopo i programmi, rivelando che l'unico obiettivo erano i tagli delle risorse, nessun giovane meritevole avrà, in questi anni, l'opportunità di entrare nella scuola italiana. Il problema dei precari è che avevano da anni incarichi annuali e un lavoro sicuro e che, con il programma triennale della Finanziaria 2007, sarebbero entrati in ruolo entro il 2010. Invece, con la legge 133, ovvero una legge Finanziaria, il ministro Tremonti ha tagliato, oltre alle risorse, 100 mila cattedre e, dunque, si sono cambiate le regole e i diritti per queste persone. La verità è una sola, la dica finalmente il ministro Gelmini e non è certo un augurio di inizio anno: mentre negli altri Paesi europei si investe nella scuola, in Italia il ministro assiste impotente al saccheggio delle risorse".