Codurelli: giusta la lotta all’evasione ma recuperi rispettosi

CODURELLI  - LOTTA ALL'EVASIONE SACROSANTA -

I RECUPERI DI EQUITALIA SIANO CORRETTI E RISPETTOSI DELLE LEGGI VIGENTI

 
Molte le reazioni ai controlli della Guardia di Finanza, controlli doverosi, perché è doveroso intervenire verso chi evade operando concorrenza sleale senza contribuire al mantenimento di servizi universali quali sicurezza, istruzione, sanità e mantenimento del territorio.
Ancor più doveroso in un momento di crisi profonda come quello che stiamo attraversando, non possiamo assolutamente dimenticare che ogni anno al fisco sfuggono circa 250 miliardi di euro! Tutti, devono fare la propria parte perché è eticamente e moralmente doveroso, per questo i controlli sono benvenuti, devono far parte della normalità, dalla polizia locale ai carabinieri, ai finanzieri, certo devono essere controlli rispettosi e civili ma dobbiamo auspicare che tutto questo finalmente diventi la normalità, non viceversa. Come non vi è dubbio che ora la pressione  fiscale si debba  allentare ma certe incitazioni ad assumere atteggiamenti ostili vanno condannate nettamente.
Altra notizia che compare sempre più spesso riguarda l'intervento coattivo di Equitalia sul recupero di debiti verso il Fisco, di conseguenza debiti verso la collettività, quindi importi dovuti e da saldare (appurata ovviamente la correttezza della cifra dovuta).
Non vi è dubbio che Equitalia si trovi ad operare in un momento di estrema difficoltà per famiglie e imprese, ma non dimentichiamo che l'agenzia sta procedendo alla riscossione di crediti relativi agli anni 2005, 2006, 2007 e che in pochi anni la nuova struttura di Equitalia (operativa dal 2006) è passata da una raccolta di 3,8 miliardi nel 2005 ad una di 8,9 del 2010 e che il 2011 si è chiuso con una leggera flessione a causa del rallentamento della riscossione: 8,6 miliardi. Punto di contestazione è l'aggio troppo elevato (9%) per sostenere le spese di gestione di Equitalia. Dal 2006 l'attività di riscossione non è più nelle mani dei vecchi concessionari e il contributo ad essi riconosciuto è stato azzerato e da quella data le spese per la riscossione sono a carico dei contribuenti in debito e non più della fiscalità generale.
Porre questo tema obbliga a rispondere alla domanda se l'attività di riscossione debba finanziarsi con l'aggio o attraverso la fiscalità generale. E' giusto? Dico di si, se tutto rientra nella correttezza dell'intervento.
Importante sapere che nel decreto DL 16/2012 semplificazioni tributarie approvato il 23 aprile scorso si sono introdotte modifiche per un milione e seicentomila cittadini che utilizzano lo strumento della rateazione per un importo di quasi 20 miliardi.
Rateizzare significa dilazionare il debito in 6 anni, con la possibilità, in caso di ulteriori difficoltà di poter rateizzare per altri 6 anni. L'invito è quello di rivolgersi all'Agenzia delle Entrate chiedendo di ricontrattare la rateizzazione alla luce dal decreto semplificazioni tributarie sopra citato che prevede: "la possibilità, per il contribuente che, a seguito di irregolarità, decada dalla possibilità già accordata dal Fisco di rateizzare il proprio debito tributario, di poter comunque accedere, una volta ricevuta la cartella di pagamento delle somme iscritte a ruolo, all'istituto della rateazione «per momentanea difficoltà economica".
Il decreto punta sulla flessibilità dando modo al creditore del Fisco di chiedere rate crescenti e non costanti (al momento, questo è possibile solo in caso di richiesta di proroga, per peggioramento della situazione economica, di una rateazione già concessa). Il beneficio verrà meno solo in caso di mancato pagamento di due rate consecutive. Inoltre, con rateizzazione già accordata Equitalia non potrà più procedere all'iscrizione dell'ipoteca.


Lecco, 30.05.2012
Lucia Codurelli
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