Lecco: si accende il confronto in aula sul futuro di LineeLecco. Si punta ad alleanze

Quale futuro per Linee Lecco? Ancora una volta il consiglio comunale si divide nel cercare una risposta a questa complessa domanda. Le sorti della società di trasporto pubblico locale sono state affidate ad un nuovo piano industriale e alle ipotesi sul riassetto societario contenute all’interno della delibera approvata ieri sera con i soli voti della maggioranza (contraria la Lega, che aveva chiesto il ritiro della delibera, e astenuti i consiglieri del Pdl insieme al consigliere di Rifondazione comunisti italiani e Sel Alessandro Magni). Il nuovo piano industriale, approvato dal consiglio di amministrazione della società lo scorso 28 marzo, parte innanzitutto dalla mutata situazione relativa alla gara di appalto per la gestione dei parcheggi (clicca qui ).

Il rinnovo dell’affidamento del servizio a Linee Lecco ha, infatti, fortemente ridotto il buco previsto per il bilancio 2012, sceso da 1 milione e 350 mila euro inizialmente calcolati a poco più di 140 mila euro. Certo, a fare da contraltare a questa buona notizia rimangono i dati negativi riguardanti gli introiti conseguenti all’aumento delle tariffe (ci si aspettava una crescita dei ricavi di oltre 170 mila euro nel 2011 ma il reale incremento è stato di soli 20 mila euro) e le preoccupazioni sui tanto ventilati tagli al personale. Sul piano del riassetto societario, altro nodo della delibera approvata ieri sera, le ipotesi sul tavolo rimangono due: promuovere per quanto possibile, in via preferenziale, l’integrazione strategica e territoriale di Linee Lecco spa con altri soggetti pubblici nelle forme ritenute più opportune, o in alternativa, qualora entro il prossimo 30 luglio la prima opzione non fosse andata a buon fine, dare il via alla cessione di quote di partecipazione societaria tramite procedura ad evidenza pubblica, aprendo così le porte ai privati.
Tra gli obiettivi figurano quindi il pareggio di bilancio ma non solo: è, infatti, scattato un vero e proprio conto alla rovescia per far sì che Linee Lecco si presenti nei migliori dei modi all’appuntamento con la gara regionale sui trasporti pubblici, scadenza fissata per il 2014.
Ma come dicevamo, i punti di disaccordo tra maggioranza e opposizione rimangono e riguardano soprattutto il piano industriale. “Non è un mistero che nostro gruppo non abbia mai gradito modalità con cui è stata affrontata la questione di Linee Lecco - ha, infatti, precisato il capogruppo della Lega Cinzia Bettega - Non ci piace la riduzione del personale che ci pare la via più facile per trovare una soluzione e rappresenta un peso sullo stomaco soprattutto in questo periodo storico”. La capogruppo del carroccio ha poi rincarato la dose puntando l’attenzione sulle numerose critiche mosse in questi ultimi mesi all’indirizzo delle passate amministrazioni societarie: “Non ci è piaciuto l’attacco ai precedenti consigli di amministrazione che, vorrei ricordare, hanno in dieci anni fatto investimenti per 8 milioni di euro”. Il Pdl ha invece puntato il dito contro le fragilità dimostrate sotto il profilo strategico e imprenditoriale. “Per quanto riguarda piano industriale siamo contrari in particolare ai tagli al personale che oltretutto arriverebbero a fronte di migliaia di ore di straordinari - ha precisato il neo capogruppo Filippo Boscagli anticipando il voto di astensione del Pdl.
È comunque indubbio che guardando al futuro rimangono ancora molti nodi da sciogliere, “Linee Lecco rispetto alle altre aziende del nuovo bacino costituito rischia di essere il vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro”, ha ribadito ancora una volta il Consigliere del Pd Andrea Frigerio, sottolineando la necessità di adottare, senza rinvii o procrastinazioni, il piano industriale presentato, uno sguardo al futuro che non si poteva più rimandare stando seduti sugli introiti derivanti dai parcheggi o dalle sovvenzioni regionali. E sempre guardando al futuro, come ha fatto notare il consigliere Casto Pattarini, è necessario evitare che Linee Lecco si chiuda all’interno del suo territorio aprendo ad alleanze con altre società, l’unica via percorribile per salvare azienda e dipendenti.
Rosa Valsecchi
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