Lecco: il PD esprime preoccupazione per la nomina a nuovo prefetto di Paolo Maddaloni
Paolo Maddaloni
Commento di Ercole Redaelli | Segretario Federazione Provinciale PD Lecco
In una situazione come quella attuale così delicata e complessa per il nostro territorio, che ha registrato e continuamente registra episodi di infiltrazione mafiosa, la nomina a Prefetto di Lecco di Paolo Maddaloni, rinviato a giudizio per fatti illeciti dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, è inopportuna e politicamente grave.
Come Partito Democratico abbiamo già sollevato il problema nelle opportune sedi attraverso l'intervento immediato dei nostri Parlamentari, Sen. Antonio Rusconi e On. Lucia Codurelli.
Rispetto le Istituzioni che sono tenute ad applicare le regole senza ledere i diritti di chicchessia, ma quando le Istituzioni godono di un qualche grado di discrezionalità, non possono sottrarsi al dovere di esercitare responsabilmente questo loro potere.
Questo episodio rivela, come minimo, la sottovalutazione della situazione.
Mi auguro che il Ministro riveda la decisione.
Commento di Roberto Pietrobelli | Segretario PD Città di Lecco
Il Comune di Lecco ha svolto in questi ultimi anni un'importante azione di prevenzione contro le infiltrazioni mafiose aumentando i controlli e la vigilanza nel territorio. Il caso dell'annullamento della gara di appalto dei parcheggi è una testimonianza concreta dell'impegno in tal senso. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza una stretta collaborazione con il Prefetto Marco Valentini con il quale si è instaurato una fatttiva collaborazione generata da un rapporto di fiducia oltre che da un chiaro impegno a favore della tutela della legalità. Oggi con la scelta inopportuna del Ministro Cancellieri che ha destinato a Lecco Paolino Maddaloni iscritto nel registro degli indagati per presunte accuse di turbativa d'asta, rischia di bloccare quel circolo virtuoso instaurato fino ad oggi.
Non si tratta di dividersi tra chi è più o meno garantista. Il compito di un Prefetto è molto delicato per il tipo di rapporti che instaura sul territorio e per questo deve essere garante di correttezza e di incorruttibilità. Noi riteniamo che chi rappresenta lo Stato non debba in alcun modo generare anche il semplice sospetto di un suo possibile coinvolgimento con la malavita organizzata.