On. Codurelli: sulla riforma del lavoro serve più coraggio

"Il confronto tra Governo e parti sociali prosegue ancora tra molte perplessità nonostante l'annuncio di qualche risorsa trovata per la copertura degli ammortizzatori sociali. Al primo posto dell'agenda occorre mettere il superamento della precarietà senza anteporlo all'abbassamento dei pochi diritti e tutele rimaste per il mondo del lavoro. Ancora stiamo aspettando le risposte dovute del governo sugli effetti della riforma delle pensioni che troppi morti e feriti ha lasciato sul campo: l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne, come per gli uomini, senza essere accompagnato da una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca il reddito a lavoratori anziani che perdono il lavoro e non lo ritrovano, data la crisi profonda, non è di aiuto a nessuno. Per quanto riguarda le donne, dovrebbe essere accompagnata da un rafforzamento dei servizi alla persona, come il PD ha chiesto in tutte le circostanze, invece tali servizi, già insufficienti, vengono ulteriormente ridotti per il taglio agli enti locali. I servizi alle donne e alle famiglie non sono solo una spesa, ma soprattutto un investimento. Sono un ciclo virtuoso che crea altro lavoro e   consente alle donne di permanere nel mercato del lavoro. Va ricordato infatti che l'Italia ha uno dei congedi genitoriali meno generosi, specie dal punto di vista della remunerazione, e un tasso di copertura dei servizi per la prima infanzia tra i più bassi in Europa. L'agenda sociale per il 2020 e la lettera della BCE, ci chiedono di sostenere l'occupazione femminile anche e soprattutto con misure di conciliazione. Il tutto per contribuire alla crescita del nostro paese".
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