Codurelli: sostengo la democrazia al lavoro
"Non sarò presente domani a Roma alla giornata di mobilitazione indetta dalla Fiom, perchè impegnata altrove, ma ne condivido pienamente il titolo della manifestazione, "democrazia al lavoro", un titolo che non poteva essere più calzante per descrivere la situazione dei lavoratori italiani oggi e il violento attacco ai loro diritti. Nei giorni scorsi hanno manifestato i lavoratori edili, sottolineando con forza la drammaticità degli "omicidi" sul lavoro, poi quello nei trasporti, domani invece è la giornata dei metalmeccanici, diventati un obiettivo da colpire a tutti i costi da alcuni amministratori delegati. Gli attacchi ai diritti dei lavoratori sono sotto gli occhi di tutti così come è diventato uno sport nazionale scaricare le colpe della crisi sul lavoro o sulla rappresentanza sindacale . In questo momento di disagio crescente credo sia indispensabile che dal Governo arrivi un segnale di distensione. Ormai i casi di discriminazioni sul lavoro non si contano più, la Fiat ne è un esempio per tutti. Per non parlare delle violazioni della legislazione vigente e i principi di parità sanciti dalla Costituzione italiana e riaffermati dalle normative europee per quanto riguarda le lavoratrici . La centralità del lavoro è il perno della democrazia, oggi sempre più sospesa per le migliaia e migliaia di giovani precari, sotto pagati e senza diritti. La flessibilità tanto invocata, in Italia c'è eccome, purtroppo è ed è stata utilizzata solo e soltanto nel segno della precarietà e non viceversa. Continuare a mettere i giovani contro gli anziani, come si continua a fare da anni non ci aiuta a uscire dalla crisi ma aumenta invece la conflittualità e la sfiducia di cui il paese non ha certo bisogno. Il paese oggi ha bisogno che dal rigore si passi alla crescita e all'equità per dare speranza ai lavoratori e alle loro famiglie. Mi auguro pertanto che la manifestazione contribuisca a diminuire le disuguaglianze e visto che il problema è la democrazia ovunque e la dignità, c'è bisogno di più confronto, più coinvolgimento, più partecipazione. Anche della politica.
On. Lucia Codurelli