
Giovanni Lorenzi
Un intervento adottato per la prima volta da un' équipe italiana su paziente con un aneurisma dell'aorta toracica superiore a 9 cm, ha salvato la vita ad un ottantatreenne di Canzo, operato al Manzoni la scorsa settimana.
“Questo tipo di intervento, raramente praticato su scala nazionale, è stato messo a punto dalla clinica cardiovascolare dell'ospedale di Zurigo e permette di risolvere casi inoperabili di aneurismi all'aorta toracica o addominale” ha spiegato Giovanni Lorenzi, primario di chirurgia vascolare dell'ospedale Manzoni di Lecco.
“Per l'aneurisma due sono le metodiche tradizionali d'intervento: l'intervento chirurgico con apertura del torace e dell'addome o quello endovascolare mediante endoprotesi” ha proseguito il primario
“Nel paziente in questione entrambe le soluzioni non erano praticabili per via di un quadro clinico compromesso da silicosi (insufficienza respiratoria) e fibrillazione atriale e data la collocazione dell'aneurisma che si estendeva fino alle arterie che andavano all'intestino”. L'uso di un particolare tipo di endoprotesi, funzionali al paziente, ma prodotte in Australia è stato scartato perchè era necessario un intervento d'urgenza.
“Abbiamo scelto questa terza via d' intervento poco invasiva, chiamata periscopio e consistente nell' inserimento di due protesi affiancate in anestesia locale con due incisioni all'inguine. In una di queste protesi il sangue fluisce verso il basso, nella seconda, collocata in prossimità dell'intestino, il sangue viene fatto riaffluire verso l'alto per eliminare la sofferenza intestinale. L'intervento, eseguito otto giorni fa, ha avuto buon esito e il paziente è già stato dimesso” ha illustrato il dottor Lorenzi. Un intervento straordinario per una patologia con una notevole incidenza: l'aneurisma dell'aorta (toracica e addominale) si presenta in 50 nuovi casi ogni anno su 100.000 persone. E' una malattia silenziosa e asintomatica, come l'ictus. I soggetti più a rischio sono uomini ultra sesantenni, con pressione alta, fumatori, con una familiarità alla malattia o con altre patologie cardiache. Solamente all'ospedale Manzoni di Lecco vengono operati all'incirca 110 aneurismi all'anno nel cardiovascolare. Le possibili complicazioni comprendono la rottura dell'aneurisma.
"Nell'ultimo anno e mezzo abbiamo operato d'urgenza tre pazienti con aneurismi rotti sotto i sesant' anni e tutti si sono salvati” ha ricordato il primario di chirurgia vascolare, Giovanni Lorenzi. Gli aneurismi, oltre ad essere legati ad una certa predisposizione, possono essere prevenuti mediante controllo del colesterolo e dell'ipertensione.
V.M.