Merate:Luca Spreafico, classe 1974, notaio racconta la sua ''scalata'' all'ambito sigillo
Notaio a Merate, nello studio che era di Achille Tasca. Luca Spreafico, nel dicembre 2009 con la nomina effettiva avvenuta in data 28 giugno 2011, ha raggiunto il traguardo con l'ambita nomina a notaio. Per tre mesi ha operato a Torino e a settembre 2011 ha ottenuto il trasferimento ritornando nella sua Brianza, dove è conosciuto e stimato. Residente con la famiglia a Missaglia, un passato da avvocato a Lecco, Luca Spreafico si è insediato a Merate.
La volontà che ha messo nello studio è encomiabile. Con grinta, voglia di riuscire e di fare, tanto impegno e sacrificio è riuscito a realizzare il suo sogno. Ma ecco il suo percorso, per nulla in discesa.
Classe 1974, ha conseguito il diploma al Liceo Scientifico Agnesi di Merate, poi si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza di Milano. All'università per "liberare la mente dalle molte ore di studio" ha affiancato il lavoro. "Ho fatto il cameriere, operando con agenzie interinali, il barista, il fiorista. Andava bene tutto perchè il lavoro mi aiutava a distrarmi dallo studio e, non da ultimo, a mantenermi da solo. I miei non volevano che lavorassi ma ho sempre pensato che fosse giusto riuscire a mantenersi da soli. Perché questo aiuta a crescere".
Al lavoro e allo studio, oggi come allora Luca Spreafico ha affiancato il volontariato. "Quando riesco vado al ricovero per anziani di Monticello. E' un servizio che ho fatto nel passato e che cerco di mantenere ancora adesso, generalmente il sabato pomeriggio, nonostante il lavoro assorba molte ore della mia giornata".
Per dieci anni ha lavorato a Lecco, specializzandosi nelle esecuzioni immobiliari e fallimentari, con il dottor Mirko Lombardi, giudice del tribunale preposto a questo settore. Nel contempo ha frequentato la scuola notarile di Napoli una volta a settimana, continuato a studiare e a fare esperienza presso il notaio Brini e poi pratica decennale con il notaio Jose Carbonell di Villasanta, "una persona che ammiro, eccezionale nel lavoro, giovane e dinamica, che mi ha fatto crescere davvero come professionista ".
Nel dicembre 2009, nell'attesa della nomina, è stato accolto nello studio del Notaio Panzeri di Olgiate Molgora che lo ha aiutato a inserirsi nel territorio dove oggi opera, un Notaio, il Presidente dei Notai, di cui ha apprezzato la grande professionalità e preparazione frutto di oltre 40 anni di esperienza e dove ha potuto confrontarsi positivamente con lo stesso Presidente ed i suoi più stretti collaboratori.
E parimenti con un confronto professionale col Notaio Claudio Sala e con il Notaio Schiantarelli, Presidente dei Notai di Sondrio.
"Ho cercato di superare l'esame tre volte, la quarta volta è andata bene e sono riuscito ad avere il "sigillo" di Notaio. Tutto il mio percorso è stato così appagato".
Luca Spreafico ha le idee molto chiare. E la giovane età e il dinamismo che lo caratterizzano si sono concretizzate anche nei colori vivaci alle pareti del grande studio di Via Papa Giovanni dove ci sono l'archivio del dottor Tasca, consultabile da tutti i colleghi, che lo ha preceduto e tre collaboratrici. Ma è lui che incontra il cliente, è lui che vuole avere il primo contatto e ascoltare le esigenze della persona che si rivolge al suo studio.
"Quello che ho acquisito in questi anni, è proprio il rapporto che ci deve essere tra me e il cliente. Per questo non voglio essere il Notaio che firma l'atto già preparato dalle collaboratrici, voglio e credo sia giusto incontrare il cliente, ascoltare e dare suggerimenti proprio perchè la responsabilità è grande e il cliente deve uscire soddisfatto e capire che di fronte ha una persona che lo ascolta prima di mettere solo un sigillo o una firma".
Mentre parla indica sull'enorme scaffalatura i libri antichi che il Notaio Condò, ora in pensione, gli ha regalato e che, disposti in ordine uno accanto all'altro, regalano allo studio un sapore di antico e moderno, uniti a una grande eleganza.
Le nuove normative sulla liberalizzazione delle professioni, tra cui anche quella di notaio, lo trovano concorde. "Sono stato dall'altra parte e trovo giusto questo decreto. Credo che non sia un problema avere più notai nella stessa città. Il cliente può scegliere dove andare, anche in base alla conoscenza, all'amicizia e alla professionalità Non credo sia questo il problema e, proprio perchè capisco il sacrificio di chi come me ha studiato e tentato il concorso, riuscire ad aprire un proprio studio, non può che arricchire le varie città. Dopo Torino, sono riuscito a tornare nella mia zona dove mi conoscono. La fiducia è basilare da ambo le parti. Io preferisco lavorare cercando di conoscere chi ho di fronte, quindi fare il Notaio a Merate è sicuramente meglio per me che farlo in una città come Milano. La realtà piccola ti porta a vedere le persone del proprio paese, a conoscerle e questo è un vantaggio per entrambi".
E per quanto riguarda i tariffari? "Su questo argomento voglio prima capire che cosa davvero si farà. Sul sito Notai di Lecco, abbiamo inserito la tabella ufficiale che è la stessa per tutti. Certo, liberalizzare potrebbe avere vantaggi e svantaggi. Lo svantaggio non è per noi notai ma, potrebbe capitare, anche per il cliente. Ad esempio se devo fare una visura catastale non mi fermo davanti al pc e, con una spesa minima, controllo a video la visura ma non posso, andare oltre, invece, se una persona che reputo un professionista và lui direttamente al catasto, controlla, fotocopia e poi, prima di parlare con il cliente, si valuta si guarda tutto quello che si trova, ovviamente il costo diventa maggiore ma, il cliente lo deve sapere, diventa maggiore solo perchè la ricerca viene eseguita con un metodo giusto, professionale.
Prima di eseguire un Atto Notarile per correttezza, preparo un preventivo e lo consegno al cliente perchè così dev'essere. Può capitare che il costo poi superi la cifra messa nello stesso preventivo, ma io non la conteggio. Proprio perchè se ho fatto un ulteriore controllo ma non l'ho preventivato, non amo alla fine dell'atto presentare una spesa superiore. Mi metto sempre dalla parte del cliente e non è piacevole aspettarsi una cosa e trovarsene poi un'altra. Non fare all'altro ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso, è un insegnamento che mi appartiene. Mi capita che in ufficio arrivi un cliente solo per una mera informazione, una consulenza. Ovviamente è gratuita. Mi chiedono il costo ma non è questo il lavoro che faccio, anzi ritengo che ogni Notaio debba considerare una consulenza come tale. Tornando alla domanda tariffe libere, preferisco valutare con la nostra associazione e il nostro presidente, siamo all'inizio e prima di esprimermi credo sia necessario un confronto. Potrebbe anche andar bene, però la base di partenza credo ci debba essere, non vorrei poi che si possa pensare di "mercanteggiare". Il cliente deve capire il lavoro che c'è dietro a qualsiasi atto notarile e i suoi costi. Questa proposta è tutta da valutare soprattutto con riferimento allo stesso decreto laddove dispone che la tariffa è valutata in base al lavoro effettuato così come recita l'articolo 2233 del Codice Civile."
Che ne pensa di un incontro pubblico a Merate dove si parla di Eredità e di testamento?
"Si, mi piacerebbe poterlo fare. Organizzare un incontro credo sia una cosa molto positiva e penso che possa interessare davvero ai cittadini. Portare la propria esperienza al pubblico, non solo gratifica, ma può aiutare chi non conosce i cavilli o non conosce il merito della materia tanto complessa".
Dinamicità, correttezza ovviamente e preparazione sono le tre parole che il giovane notaio Luca Spreafico ha davvero ben chiare.
La volontà che ha messo nello studio è encomiabile. Con grinta, voglia di riuscire e di fare, tanto impegno e sacrificio è riuscito a realizzare il suo sogno. Ma ecco il suo percorso, per nulla in discesa.
Luca Spreafico nel suo studio
Classe 1974, ha conseguito il diploma al Liceo Scientifico Agnesi di Merate, poi si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza di Milano. All'università per "liberare la mente dalle molte ore di studio" ha affiancato il lavoro. "Ho fatto il cameriere, operando con agenzie interinali, il barista, il fiorista. Andava bene tutto perchè il lavoro mi aiutava a distrarmi dallo studio e, non da ultimo, a mantenermi da solo. I miei non volevano che lavorassi ma ho sempre pensato che fosse giusto riuscire a mantenersi da soli. Perché questo aiuta a crescere".
Al lavoro e allo studio, oggi come allora Luca Spreafico ha affiancato il volontariato. "Quando riesco vado al ricovero per anziani di Monticello. E' un servizio che ho fatto nel passato e che cerco di mantenere ancora adesso, generalmente il sabato pomeriggio, nonostante il lavoro assorba molte ore della mia giornata".
Per dieci anni ha lavorato a Lecco, specializzandosi nelle esecuzioni immobiliari e fallimentari, con il dottor Mirko Lombardi, giudice del tribunale preposto a questo settore. Nel contempo ha frequentato la scuola notarile di Napoli una volta a settimana, continuato a studiare e a fare esperienza presso il notaio Brini e poi pratica decennale con il notaio Jose Carbonell di Villasanta, "una persona che ammiro, eccezionale nel lavoro, giovane e dinamica, che mi ha fatto crescere davvero come professionista ".
Nel dicembre 2009, nell'attesa della nomina, è stato accolto nello studio del Notaio Panzeri di Olgiate Molgora che lo ha aiutato a inserirsi nel territorio dove oggi opera, un Notaio, il Presidente dei Notai, di cui ha apprezzato la grande professionalità e preparazione frutto di oltre 40 anni di esperienza e dove ha potuto confrontarsi positivamente con lo stesso Presidente ed i suoi più stretti collaboratori.
E parimenti con un confronto professionale col Notaio Claudio Sala e con il Notaio Schiantarelli, Presidente dei Notai di Sondrio.
"Ho cercato di superare l'esame tre volte, la quarta volta è andata bene e sono riuscito ad avere il "sigillo" di Notaio. Tutto il mio percorso è stato così appagato".
Luca Spreafico ha le idee molto chiare. E la giovane età e il dinamismo che lo caratterizzano si sono concretizzate anche nei colori vivaci alle pareti del grande studio di Via Papa Giovanni dove ci sono l'archivio del dottor Tasca, consultabile da tutti i colleghi, che lo ha preceduto e tre collaboratrici. Ma è lui che incontra il cliente, è lui che vuole avere il primo contatto e ascoltare le esigenze della persona che si rivolge al suo studio.
"Quello che ho acquisito in questi anni, è proprio il rapporto che ci deve essere tra me e il cliente. Per questo non voglio essere il Notaio che firma l'atto già preparato dalle collaboratrici, voglio e credo sia giusto incontrare il cliente, ascoltare e dare suggerimenti proprio perchè la responsabilità è grande e il cliente deve uscire soddisfatto e capire che di fronte ha una persona che lo ascolta prima di mettere solo un sigillo o una firma".
Mentre parla indica sull'enorme scaffalatura i libri antichi che il Notaio Condò, ora in pensione, gli ha regalato e che, disposti in ordine uno accanto all'altro, regalano allo studio un sapore di antico e moderno, uniti a una grande eleganza.
Le nuove normative sulla liberalizzazione delle professioni, tra cui anche quella di notaio, lo trovano concorde. "Sono stato dall'altra parte e trovo giusto questo decreto. Credo che non sia un problema avere più notai nella stessa città. Il cliente può scegliere dove andare, anche in base alla conoscenza, all'amicizia e alla professionalità Non credo sia questo il problema e, proprio perchè capisco il sacrificio di chi come me ha studiato e tentato il concorso, riuscire ad aprire un proprio studio, non può che arricchire le varie città. Dopo Torino, sono riuscito a tornare nella mia zona dove mi conoscono. La fiducia è basilare da ambo le parti. Io preferisco lavorare cercando di conoscere chi ho di fronte, quindi fare il Notaio a Merate è sicuramente meglio per me che farlo in una città come Milano. La realtà piccola ti porta a vedere le persone del proprio paese, a conoscerle e questo è un vantaggio per entrambi".
Davanti alla libreria con i volumi del notaio Condò
E per quanto riguarda i tariffari? "Su questo argomento voglio prima capire che cosa davvero si farà. Sul sito Notai di Lecco, abbiamo inserito la tabella ufficiale che è la stessa per tutti. Certo, liberalizzare potrebbe avere vantaggi e svantaggi. Lo svantaggio non è per noi notai ma, potrebbe capitare, anche per il cliente. Ad esempio se devo fare una visura catastale non mi fermo davanti al pc e, con una spesa minima, controllo a video la visura ma non posso, andare oltre, invece, se una persona che reputo un professionista và lui direttamente al catasto, controlla, fotocopia e poi, prima di parlare con il cliente, si valuta si guarda tutto quello che si trova, ovviamente il costo diventa maggiore ma, il cliente lo deve sapere, diventa maggiore solo perchè la ricerca viene eseguita con un metodo giusto, professionale.
Prima di eseguire un Atto Notarile per correttezza, preparo un preventivo e lo consegno al cliente perchè così dev'essere. Può capitare che il costo poi superi la cifra messa nello stesso preventivo, ma io non la conteggio. Proprio perchè se ho fatto un ulteriore controllo ma non l'ho preventivato, non amo alla fine dell'atto presentare una spesa superiore. Mi metto sempre dalla parte del cliente e non è piacevole aspettarsi una cosa e trovarsene poi un'altra. Non fare all'altro ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso, è un insegnamento che mi appartiene. Mi capita che in ufficio arrivi un cliente solo per una mera informazione, una consulenza. Ovviamente è gratuita. Mi chiedono il costo ma non è questo il lavoro che faccio, anzi ritengo che ogni Notaio debba considerare una consulenza come tale. Tornando alla domanda tariffe libere, preferisco valutare con la nostra associazione e il nostro presidente, siamo all'inizio e prima di esprimermi credo sia necessario un confronto. Potrebbe anche andar bene, però la base di partenza credo ci debba essere, non vorrei poi che si possa pensare di "mercanteggiare". Il cliente deve capire il lavoro che c'è dietro a qualsiasi atto notarile e i suoi costi. Questa proposta è tutta da valutare soprattutto con riferimento allo stesso decreto laddove dispone che la tariffa è valutata in base al lavoro effettuato così come recita l'articolo 2233 del Codice Civile."
Che ne pensa di un incontro pubblico a Merate dove si parla di Eredità e di testamento?
"Si, mi piacerebbe poterlo fare. Organizzare un incontro credo sia una cosa molto positiva e penso che possa interessare davvero ai cittadini. Portare la propria esperienza al pubblico, non solo gratifica, ma può aiutare chi non conosce i cavilli o non conosce il merito della materia tanto complessa".
Dinamicità, correttezza ovviamente e preparazione sono le tre parole che il giovane notaio Luca Spreafico ha davvero ben chiare.
Luisa Biella