Galli: ''Disciplina orari è competenza regionale: Lombardia ricorra contro Governo Monti''

In merito alla mozione della Lega Nord sulle liberalizzazioni nel commercio, approvata oggiAggiungi un appuntamento per oggi dal Consiglio Regionale, è intervenuto il capogruppo del Carroccio, Stefano Galli.

"Il decreto Monti sulle liberalizzazioni - ha affermato Galli - ha poco a che fare con il rafforzamento della concorrenza e della competitività. Il provvedimento varato dall'attuale Governo spalanca di fatto le porte ad una deregulation selvaggia delle attività commerciali, a vantaggio esclusivo della grande distribuzione organizzata e conseguentemente delle grandi catene francesi e tedesche, che ne rappresentano la grande maggioranza. Se non si porrà rimedio a questa vera e propria invasione di campo delle competenze legislative regionali saremo costretti ad assistere, nel giro di pochi mesi, alla distruzione di innumerevoli patrimoni aziendali costruiti con fatica nel corso degli anni dalle famiglie lombarde. Non illudiamoci poi che misure di questo tipo portino come conseguenza un aumento dei consumi. Il denaro a disposizione delle famiglie per i loro acquisti sarà sempre il medesimo, che si tengano aperti o no i negozi alla sera o nelle feste comandate. La disciplina degli orari - ha continuato Galli - rientra nelle competenze esclusive delle Regioni e lasciare che lo Stato interferisca è impensabile oltre che anticostituzionale. Non possiamo accettare che la tutela della concorrenza, la scusa con la quale lo Stato di fatto esautora le Regioni, venga utilizzata come argomentazione imperativa ed inderogabile. Con questa mozione chiediamo che Regione Lombardia agisca a tutela delle proprie legittime prerogative, della propria autonomia e a salvaguardia di migliaia di piccole attività che, per colpa del decreto Monti, verranno spazzate via a favore della grande distribuzione organizzata.
Mi ritengo soddisfatto - ha concluso Galli - per l'approvazione della mozione da parte anche di Pd e Pdl, certamente però non posso fare a meno di evidenziare che in Parlamento queste due forze politiche si stanno comportando in maniera diametralmente opposta."


Milano, 24 gennaio 2011


 

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