Novate: Jelena Vasilj veggente di Medjugorje affida un messaggio di speranza alla folla di fedeli


Come era prevedibile, la presenza di Jelena Vasilj, veggente di Medjugorje, nella parrocchia di Novate per l'incontro in calendario domenica pomeriggio, ha riempito la chiesa.

Jelena Vasilj

La donna, madre di quattro figli e in attesa del quinto, ha testimoniato di fronte a una variegata folla di fedeli, la sua esperienza mistica che la porta ad avere contatti frequenti con la Madonna, iniziati all'età di 10-11 anni, periodo durante il quale la Vergine iniziava a manifestarsi sui monti di Medjugorje.

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Dopo un momento di preghiera comunitario, la donna ha fatto il suo ingresso in chiesa, accomodandosi poi sull'altare da dove ha fatto la sua testimonianza. Jelena Vasilj ha ripercorso le tappe di questa sua esperienza iniziata appunto da bambina, nel momento delle apparizioni nel suo paese natale, proseguita con il richiamo nel cuore della notte per ascoltare quella voce interiore che le chiedeva di salire in cima alla montagna e cresciuta negli anni assieme alla sua fede.

Jelena Vasilj con Don Pietro

La donna ha invitato i fedeli ad abbandonarsi, con cuore aperto, alla Vergine, a concentrarsi sulla preghiera e sulla meditazione, a chiedere sempre tramite la preghiera e il ringraziamento di poter crescere nella fede.

Nella fotografia di destra Marco Ripamonti

"Voi siete le mie mani tese ci ha detto fin da piccoli la Madonna" ha ricordato scandendo le parole della Madonna "ecco, ricordiamo la nostra Missione e non dimentichiamo mai che i nostri limiti possono anche essere un'opportunità per crescere". Come dicevamo la chiesa di Novate era gremita per questo incontro da una centinaia di persone di tutte le età. Presente anche Marco Ripamonti, meratese, che di Medjugorje ha fatto la sua "ragione di vita", giungendo al suo 23° pellegrinaggio.
S.V.
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