Lecco: la provincia nega l'avvio dei corsi professionali all'Artistico. Nasce Mission. Teti: ''Decisione generale per una verifica''
"Questa decisione mette a repentaglio l'esistenza del Liceo Artistico lecchese". Con queste parole Mario Carzaniga, insegnante presso il "Medardo Rosso", commenta la decisione presa dalla Provincia di Lecco e dal Comitato di Indirizzo di congelare, almeno per l'anno scolastico 2012-2013, la richiesta di attivazione di due corsi professionali regionali in "Operatore delle Lavorazioni Artistiche - decorazioni di oggetti" e"Operatore Grafico Multimedia".
"Sono ormai dieci anni - continua Carzaniga - che il Liceo Artistico cambia annualmente il suo dirigente scolastico. Questo ha portato la scuola ad essere poco rappresentata a livello istituzionale e scarsamente informata sulle possibilità di attivazione di nuovi corsi come quelli proposti quest'anno grazie al sostegno del nuovo dirigente, Ugo Baglivo. A questa precarietà si è poi aggiunta la "Riforma Gelmini" che ci ha costretto a eliminare lo storico corso quadriennale, che rispondeva alle esigenze di una fascia di alunni non intenzionati a intraprendere una carriera scolastica di tipo liceale. Conseguenza diretta sarà una drastica diminuzione del numero degli studenti, cosa che in futuro potrà portare la scuola a un accorpamento a un altro istituto, con tutte le problematiche di tipo occupazionale che questo comporta".
Proprio il possibile rischio di accorpamento e l'eventuale chiusura dalla storica scuola lecchese hanno portato l'istituto a fare richiesta dell'attivazione di due corsi professionali regionali in settori scoperti o con poca offerta a livello provinciale, così da aumentare il numero potenziale di studenti. La doccia fredda è arrivata quando il 15 novembre la Provincia ha comunicato il congelamento dei corsi richiesti con la motivazione di prendersi un anno di tempo per monitorare il corretto svolgimento di quelli già esistenti.
"Una decisione che ci ha lasciato con l'amaro in bocca - riprende Carzaniga -in quanto abbiamo in precedenza visto la Provincia intervenire a sostegno del Classico, a cui è stato aggiunto il Liceo Linguistico, mentre nel caso della nostra scuola non sembra che ci sia un uguale interesse. Non condividiamo inoltre la motivazione della scelta in quanto riteniamo che un simile monitoraggio dei corsi professionali spetti alla Regione".
Preoccupazioni manifestate anche dal Dirigente Scolastico del "Medardo Rosso", Ugo Baglivo: " La notizia - sottolinea -ha creato apprensione nel corpo docente, che si è organizzato e ha dato vita una commissione ad hoc, chiamata "Mission", al fine di far valere le nostre ragioni e di difendere una scuola così importante nel territorio lecchese . La mia intenzione è quella di fare gli interessi dell'istituto, senza alimentare polemiche e cercando, per quello che è nelle mie possibilità, di non coinvolgere gli studenti. Ritengo - prosegue -che l'istituzione della suddetta commissionevada in questa direzione".
Ma qual è, invece, il punto di vista della Provincia?
" La decisione- spiega l'assessore provinciale all'Istruzione, Luca Teti - è stata presa dal Comitato di Indirizzo che comprende anche le parti sociali. È stato, infatti, deciso di congelare i corsi di tutte le scuole e non solo quelli proposti dall'Artistico, al fine di valutare l'operato di quelli partiti da poco e di verificare quali siano le esigenze professionali del nostro territorio, per evitare un inutile spreco di denaro pubblico. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di un eventuale accorpamento non è assolutamente nostra intenzione permettere la chiusura della scuola. Il provvedimento - continua Teti -riguarda solamente l'anno corrente e l'istituto è libero di riproporre la richiesta in futuro,con buone possibilità di risposta positiva. Per questo - conclude - voglio tranquillizzare i docenti dell'istituto."
In data 15/11/2011 La Provincia di Lecco, tramite l'Assessore all'istruzione dott. Teti, ha comunicato, telefonicamente il parere negativo da parte della Provincia per l'assegnazione e l'avvio dei Corsi Professionali per l'anno scolastico 2012/2013 per il Liceo Artistico Statale di Lecco.
Il Comitato di Indirizzo a detta dell'Assessore, ha congelato tutte le richieste di avvio di nuovi corsi al fine di monitorare il corretto svolgimento di quelli attualmente esistenti e la loro validità occupazionale sul territorio di Lecco.
In virtù della risposta comunicata dalla Provincia rispetto al parere negativo per attivare Corsi Professionali Regionali anche nella nostra scuola, la commissione "Mission" pone le seguenti considerazioni ed interrogativi:
Considerazioni
L'attivazione dei Corsi Professionali Regionali, avviata dall'Assessorato all'Istruzione della Provincia di Lecco nell'anno 2009, non ha visto il Liceo Artistico protagonista nella loro attuazione poiché l'istituto non è stato rappresentato da una figura di preside di continuità istituzionale stabile in sede di contrattazione a livello Provinciale. Infatti nell'arco di nove anni più dirigenti scolastici si sono avvicendati, senza garantire la necessaria continuità per la crescita del Liceo Artistico "Medardo Rosso" e dell'istruzione artistica sia a livello scolastico che a livello territoriale.
Il Liceo Artistico, continuando a cambiare Dirigente,( anche per il prossimo anno è previsto l'ennesimo cambio del Preside), non potrà mai garantire una stabilità di reggenza atta a programmare e a definire le linee guida dell'istituzione scolastica.
Gran parte dei dirigenti scolastici non hanno saputo o voluto valorizzare la nostra scuola nelle sue competenze e nell' offerta formativa che essa può dare agli studenti di Lecco e Provincia.
Il Liceo Artistico Statale di Lecco, ha ricevuto dai vari dirigenti in ambito collegiale (Collegio docenti e Consiglio di Istituto) solo indicazioni vane, e poco esaustive sui corsi professionali e su ciò che si stava avviando a livello provinciale.
Tra gli anni 2009 e 2011, il Liceo Artistico, ha dovuto affrontare un ulteriore mutamento delle proprie linee programmatiche a seguito della "Riforma Gelmini", che ha cambiato completamente l'indirizzo di formazione del Liceo stesso.
Con l'avvio del nuovo Liceo riformato, il "vecchio" Corso Ordinamentale ha chiuso definitivamente i battenti (questo corso rappresentava per gli studenti del Liceo Artistico l'indirizzo più simile agli attuali corsi professionali, per l'alto numero di ore curriculari rivolte alle materie disciplinari) .
Non tutti gli studenti possono e vogliono avere una formazione liceale di cinque anni, molti studenti preferiscono assolvere l'obbligo scolastico con un corso impostato su tre o quattro anni e con una maggiore propensione verso ambiti disciplinari che caratterizzano più le aree d'indirizzo, più il "saper fare" che il "saper essere"
Un corso professionale impostato su un triennio garantirebbe la piena risposta per questi studenti evitando in tal modo un'inutile dispersione scolastica.
La sola presenza del Liceo Artistico quinquennale, certamente limita il numero d'iscrizioni, in quanto gli ambiti di studio previsti dalla "Riforma Gelmini" risultano essere troppo vincolati al prosieguo degli studi a livello universitario o verso scuole di specializzazione, mentre un Corso Professionale potrebbe soddisfare le esigenze di un'utenza più interessata ad entrare nel mondo del lavoro dopo il diploma superiore.
Se al Liceo Artistico non viene data l'opportunità di crescita con una maggiore diversificazione dell'offerta formativa, capace di soddisfare le esigenze di un numero di utenti più vasto, rischierà fortemente l'accorpamento ad un'altra istituzione scolastica, con la perdita della propria autonomia e della funzione sociale sino ad ora svolta.
Interrrogativi
1) La domanda prodotta e presentata alla Provincia per l'attivazione dei corsi professionali non è stata considerata poiché, a detta dell'Assessore Teti, la Provincia ha congelato tutti le richieste per meglio monitorare i corsi già in essere.
Ma a quanto risulta, dallo statuto dei corsi professionali, l'attività di monitoraggio e verifica spetta agli Ispettori competenti della Regione Lombardia.
I corsi Professionali Regionali sono a costo zero per la Provincia, gli eventuali finanziamenti alle varie scuole vergono erogati dalla Regione ( a seguito di un preciso progetto presentato dalle scuole) e gli stipendi per gli insegnanti sono a carico dello Stato.
2) La domanda di attivazione dei corsi Professionali risulta essere attualmente l'unica eccezione che il Comitato di Indirizzo della Provincia dovrebbe considerare, in quanto tutte le scuole di Lecco hanno avuto nel corso dell'ultimo biennio agevolazioni da parte della Provincia sia per l'attivazione di Corsi Professionali che per il mantenimento della propria autonomia e dell'organico .
3) Per mantenere l'esistenza e l'autonomia delle varie scuole di Lecco la Provincia ha sempre svolto un ruolo di guida e d'indirizzo; l'esempio più lampante è il Liceo Classico Manzoni a cui è stato accorpato un intero ambito liceale (Liceo Linguistico).
Perché dunque al liceo Artistico viene negata la possibilità di una effettiva crescita con l'avvio dei Corsi Professionali già dal prossimo anno scolastico? Ciò permetterebbe di mantenere l'autonomia scolastica del Liceo ed una progressiva crescita dello stesso in un ambito settoriale più specifico.
4) Quale piano di sviluppo e organizzazione scolastica sta attuando la Provincia di Lecco, visto che ad una scuola di indirizzo Professionale, il Fiocchi, è stato concesso, da due anni, un corso di Grafica, che nulla ha a che fare con le finalità di quella scuola? O cosa dire dell' accorpamento di istituti tecnici di indirizzo totalmente differente (vedi Badoni /Bovara), o di scuole private che aprono corsi analoghi sia ad indirizzo Liceale che Professionale?
Perché non creare allora una serio piano territoriale scolastico in cui tutte le specificità scolastiche abbiano la giusta collocazione?.
Queste sono le considerazioni emerse rispetto al ruolo e alla funzione che il Liceo Artistico ha svolto e vorrebbe continuare a svolgere nella città di Lecco in completa autonomia prima di vedersi accorpato o meglio "assorbito" da un altro istituto con prerogative e finalità diverse.
"Sono ormai dieci anni - continua Carzaniga - che il Liceo Artistico cambia annualmente il suo dirigente scolastico. Questo ha portato la scuola ad essere poco rappresentata a livello istituzionale e scarsamente informata sulle possibilità di attivazione di nuovi corsi come quelli proposti quest'anno grazie al sostegno del nuovo dirigente, Ugo Baglivo. A questa precarietà si è poi aggiunta la "Riforma Gelmini" che ci ha costretto a eliminare lo storico corso quadriennale, che rispondeva alle esigenze di una fascia di alunni non intenzionati a intraprendere una carriera scolastica di tipo liceale. Conseguenza diretta sarà una drastica diminuzione del numero degli studenti, cosa che in futuro potrà portare la scuola a un accorpamento a un altro istituto, con tutte le problematiche di tipo occupazionale che questo comporta".
Proprio il possibile rischio di accorpamento e l'eventuale chiusura dalla storica scuola lecchese hanno portato l'istituto a fare richiesta dell'attivazione di due corsi professionali regionali in settori scoperti o con poca offerta a livello provinciale, così da aumentare il numero potenziale di studenti. La doccia fredda è arrivata quando il 15 novembre la Provincia ha comunicato il congelamento dei corsi richiesti con la motivazione di prendersi un anno di tempo per monitorare il corretto svolgimento di quelli già esistenti.
"Una decisione che ci ha lasciato con l'amaro in bocca - riprende Carzaniga -in quanto abbiamo in precedenza visto la Provincia intervenire a sostegno del Classico, a cui è stato aggiunto il Liceo Linguistico, mentre nel caso della nostra scuola non sembra che ci sia un uguale interesse. Non condividiamo inoltre la motivazione della scelta in quanto riteniamo che un simile monitoraggio dei corsi professionali spetti alla Regione".

Il dirigente scolastico, Ugo Baglivo
Ma qual è, invece, il punto di vista della Provincia?
" La decisione- spiega l'assessore provinciale all'Istruzione, Luca Teti - è stata presa dal Comitato di Indirizzo che comprende anche le parti sociali. È stato, infatti, deciso di congelare i corsi di tutte le scuole e non solo quelli proposti dall'Artistico, al fine di valutare l'operato di quelli partiti da poco e di verificare quali siano le esigenze professionali del nostro territorio, per evitare un inutile spreco di denaro pubblico. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di un eventuale accorpamento non è assolutamente nostra intenzione permettere la chiusura della scuola. Il provvedimento - continua Teti -riguarda solamente l'anno corrente e l'istituto è libero di riproporre la richiesta in futuro,con buone possibilità di risposta positiva. Per questo - conclude - voglio tranquillizzare i docenti dell'istituto."
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Liceo Artistico Statale "Medardo Rosso"
via Calatafimi n°5 - 23900 Lecco
Tel. 0341369278 Fax. 0341364378
email segreteria.mr@liceoartistico.eu
Liceo Artistico Statale "Medardo Rosso"
via Calatafimi n°5 - 23900 Lecco
Tel. 0341369278 Fax. 0341364378
email segreteria.mr@liceoartistico.eu
In data 15/11/2011 La Provincia di Lecco, tramite l'Assessore all'istruzione dott. Teti, ha comunicato, telefonicamente il parere negativo da parte della Provincia per l'assegnazione e l'avvio dei Corsi Professionali per l'anno scolastico 2012/2013 per il Liceo Artistico Statale di Lecco.
Il Comitato di Indirizzo a detta dell'Assessore, ha congelato tutte le richieste di avvio di nuovi corsi al fine di monitorare il corretto svolgimento di quelli attualmente esistenti e la loro validità occupazionale sul territorio di Lecco.
In virtù della risposta comunicata dalla Provincia rispetto al parere negativo per attivare Corsi Professionali Regionali anche nella nostra scuola, la commissione "Mission" pone le seguenti considerazioni ed interrogativi:
Considerazioni
L'attivazione dei Corsi Professionali Regionali, avviata dall'Assessorato all'Istruzione della Provincia di Lecco nell'anno 2009, non ha visto il Liceo Artistico protagonista nella loro attuazione poiché l'istituto non è stato rappresentato da una figura di preside di continuità istituzionale stabile in sede di contrattazione a livello Provinciale. Infatti nell'arco di nove anni più dirigenti scolastici si sono avvicendati, senza garantire la necessaria continuità per la crescita del Liceo Artistico "Medardo Rosso" e dell'istruzione artistica sia a livello scolastico che a livello territoriale.
Il Liceo Artistico, continuando a cambiare Dirigente,( anche per il prossimo anno è previsto l'ennesimo cambio del Preside), non potrà mai garantire una stabilità di reggenza atta a programmare e a definire le linee guida dell'istituzione scolastica.
Gran parte dei dirigenti scolastici non hanno saputo o voluto valorizzare la nostra scuola nelle sue competenze e nell' offerta formativa che essa può dare agli studenti di Lecco e Provincia.
Il Liceo Artistico Statale di Lecco, ha ricevuto dai vari dirigenti in ambito collegiale (Collegio docenti e Consiglio di Istituto) solo indicazioni vane, e poco esaustive sui corsi professionali e su ciò che si stava avviando a livello provinciale.
Tra gli anni 2009 e 2011, il Liceo Artistico, ha dovuto affrontare un ulteriore mutamento delle proprie linee programmatiche a seguito della "Riforma Gelmini", che ha cambiato completamente l'indirizzo di formazione del Liceo stesso.
Con l'avvio del nuovo Liceo riformato, il "vecchio" Corso Ordinamentale ha chiuso definitivamente i battenti (questo corso rappresentava per gli studenti del Liceo Artistico l'indirizzo più simile agli attuali corsi professionali, per l'alto numero di ore curriculari rivolte alle materie disciplinari) .
Non tutti gli studenti possono e vogliono avere una formazione liceale di cinque anni, molti studenti preferiscono assolvere l'obbligo scolastico con un corso impostato su tre o quattro anni e con una maggiore propensione verso ambiti disciplinari che caratterizzano più le aree d'indirizzo, più il "saper fare" che il "saper essere"
Un corso professionale impostato su un triennio garantirebbe la piena risposta per questi studenti evitando in tal modo un'inutile dispersione scolastica.
La sola presenza del Liceo Artistico quinquennale, certamente limita il numero d'iscrizioni, in quanto gli ambiti di studio previsti dalla "Riforma Gelmini" risultano essere troppo vincolati al prosieguo degli studi a livello universitario o verso scuole di specializzazione, mentre un Corso Professionale potrebbe soddisfare le esigenze di un'utenza più interessata ad entrare nel mondo del lavoro dopo il diploma superiore.
Se al Liceo Artistico non viene data l'opportunità di crescita con una maggiore diversificazione dell'offerta formativa, capace di soddisfare le esigenze di un numero di utenti più vasto, rischierà fortemente l'accorpamento ad un'altra istituzione scolastica, con la perdita della propria autonomia e della funzione sociale sino ad ora svolta.
Interrrogativi
1) La domanda prodotta e presentata alla Provincia per l'attivazione dei corsi professionali non è stata considerata poiché, a detta dell'Assessore Teti, la Provincia ha congelato tutti le richieste per meglio monitorare i corsi già in essere.
Ma a quanto risulta, dallo statuto dei corsi professionali, l'attività di monitoraggio e verifica spetta agli Ispettori competenti della Regione Lombardia.
I corsi Professionali Regionali sono a costo zero per la Provincia, gli eventuali finanziamenti alle varie scuole vergono erogati dalla Regione ( a seguito di un preciso progetto presentato dalle scuole) e gli stipendi per gli insegnanti sono a carico dello Stato.
2) La domanda di attivazione dei corsi Professionali risulta essere attualmente l'unica eccezione che il Comitato di Indirizzo della Provincia dovrebbe considerare, in quanto tutte le scuole di Lecco hanno avuto nel corso dell'ultimo biennio agevolazioni da parte della Provincia sia per l'attivazione di Corsi Professionali che per il mantenimento della propria autonomia e dell'organico .
3) Per mantenere l'esistenza e l'autonomia delle varie scuole di Lecco la Provincia ha sempre svolto un ruolo di guida e d'indirizzo; l'esempio più lampante è il Liceo Classico Manzoni a cui è stato accorpato un intero ambito liceale (Liceo Linguistico).
Perché dunque al liceo Artistico viene negata la possibilità di una effettiva crescita con l'avvio dei Corsi Professionali già dal prossimo anno scolastico? Ciò permetterebbe di mantenere l'autonomia scolastica del Liceo ed una progressiva crescita dello stesso in un ambito settoriale più specifico.
4) Quale piano di sviluppo e organizzazione scolastica sta attuando la Provincia di Lecco, visto che ad una scuola di indirizzo Professionale, il Fiocchi, è stato concesso, da due anni, un corso di Grafica, che nulla ha a che fare con le finalità di quella scuola? O cosa dire dell' accorpamento di istituti tecnici di indirizzo totalmente differente (vedi Badoni /Bovara), o di scuole private che aprono corsi analoghi sia ad indirizzo Liceale che Professionale?
Perché non creare allora una serio piano territoriale scolastico in cui tutte le specificità scolastiche abbiano la giusta collocazione?.
Queste sono le considerazioni emerse rispetto al ruolo e alla funzione che il Liceo Artistico ha svolto e vorrebbe continuare a svolgere nella città di Lecco in completa autonomia prima di vedersi accorpato o meglio "assorbito" da un altro istituto con prerogative e finalità diverse.
