Verderio: 4 denunce contro il sindaco dalla minoranza
Che Verderio sia una enclave a sé è cosa ormai nota. Ma che un sindaco sia destinatario di ben 4 denunce da parte del gruppo di opposizione a nemmeno un anno dall'elezione, è fatto davvero non raro ma unico.
A darne notizia lo stesso Danilo Villa nel corso della seduta consigliare che si è svolta a Villa Gallavresi mercoledì 23 aprile con 8 punti all'ordine del giorno.

Presente per il gruppo di “Cambia Verderio” solo Francesco Manfredi (ex candidato sindaco) che, manifestando il dissenso nell'approvazione dei regolamenti non tanto per la sostanza quanto per la forma e le modalità di approdo in consiglio comunale dei testi, senza cioè il coinvolgimento della minoranza attraverso la conferenza capigruppo (abrogata nella precedente legislatura), è stato zittito, con il garbo che lo contraddistingue, dal primo cittadino.
Giunti, infatti, all'approvazione del regolamento sul pre e post scuola, illustrato dall'assessore Natalia Burbello, il membro dell'opposizione ha motivato la contrarietà non per la eventuale mancanza di condivisione del testo, quanto perchè, ha detto a nome del gruppo, “non abbiamo potuto partecipare alla stesura”. Abrogata dalla precedente amministrazione, la conferenza capigruppo era il luogo dove discutere tali atti. Non esistendo più, restano appannaggio della maggioranza che li presenta poi in consiglio per l'approvazione.

Preso atto della dichiarazione di voto contrario, il sindaco Villa ha spiegato con una certa durezza:
“E' il merito che dovrebbe guidare il voto. Chiedere collaborazione e condivisione vuol dire mettersi su un piano di dialogo. Io sono stato chiamato in caserma più volte per ricevere le notifiche di 4 denunce da parte vostra”.
Tra lo sgomento di coloro che nel pubblico non ne erano a conoscenza, lo stesso Manfredi ha negato la circostanza dicendo “Signor Sindaco, si sbaglia non sono quattro”.
Spazientito il primo cittadino ha allora elencato i capi di imputazione contestatigli, ricordando anche che una presa di posizione verso uno dei membri dell'amministrazione abbia creato non pochi problemi sul lavoro al consigliere.
“Sono stato denunciato per abuso di potere, minacce a pubblico ufficiale, calunnia e diffamazione” per poi concludere “Dovete avere un comportamento in linea con quello che chiedete. Questo non è un atteggiamento costruttivo”.
A darne notizia lo stesso Danilo Villa nel corso della seduta consigliare che si è svolta a Villa Gallavresi mercoledì 23 aprile con 8 punti all'ordine del giorno.

Presente solo Francesco Manfredi. Assenti Valeria Quinterio, Caterina Viani, Marco Benedetti
Presente per il gruppo di “Cambia Verderio” solo Francesco Manfredi (ex candidato sindaco) che, manifestando il dissenso nell'approvazione dei regolamenti non tanto per la sostanza quanto per la forma e le modalità di approdo in consiglio comunale dei testi, senza cioè il coinvolgimento della minoranza attraverso la conferenza capigruppo (abrogata nella precedente legislatura), è stato zittito, con il garbo che lo contraddistingue, dal primo cittadino.
Giunti, infatti, all'approvazione del regolamento sul pre e post scuola, illustrato dall'assessore Natalia Burbello, il membro dell'opposizione ha motivato la contrarietà non per la eventuale mancanza di condivisione del testo, quanto perchè, ha detto a nome del gruppo, “non abbiamo potuto partecipare alla stesura”. Abrogata dalla precedente amministrazione, la conferenza capigruppo era il luogo dove discutere tali atti. Non esistendo più, restano appannaggio della maggioranza che li presenta poi in consiglio per l'approvazione.

Il sindaco Danilo Villa
Preso atto della dichiarazione di voto contrario, il sindaco Villa ha spiegato con una certa durezza:
“E' il merito che dovrebbe guidare il voto. Chiedere collaborazione e condivisione vuol dire mettersi su un piano di dialogo. Io sono stato chiamato in caserma più volte per ricevere le notifiche di 4 denunce da parte vostra”.
Tra lo sgomento di coloro che nel pubblico non ne erano a conoscenza, lo stesso Manfredi ha negato la circostanza dicendo “Signor Sindaco, si sbaglia non sono quattro”.
Spazientito il primo cittadino ha allora elencato i capi di imputazione contestatigli, ricordando anche che una presa di posizione verso uno dei membri dell'amministrazione abbia creato non pochi problemi sul lavoro al consigliere.
“Sono stato denunciato per abuso di potere, minacce a pubblico ufficiale, calunnia e diffamazione” per poi concludere “Dovete avere un comportamento in linea con quello che chiedete. Questo non è un atteggiamento costruttivo”.
S.V.