Cernusco: esemplare di "canide strutturato" morto sulla SP54. Potrebbe essere una lupa
In termine tecnico si tratta della carcassa di un "canide strutturato".
Se le analisi che saranno effettuate presso l'istituto preposto di Sondrio confermeranno il primo accertamento dei veterinari ATS, si dovrà prendere atto che l'animale morto rinvenuto a lato della provinciale 54 sulla discesa tra Cernusco e Montevecchia, era un esemplare di lupa italiana, giovane.

La segnalazione giunta al numero di emergenza ha fatto convergere sul posto, questa mattina, gli agenti della polizia locale di Cernusco che hanno atteso l'arrivo dei medici dell'azienda di tutela della salute.
L'animale, dal pelo chiaro, di pochi anni vista la corporatura, era a lato strada già dalla tarda serata di mercoledì 23.
I medici giunti in loco, dopo un primo esame, hanno ipotizzato con buona probabilità che si tratti di una lupa italiana.

Gli ultimi avvistamenti, a seguito anche di atti predatori avvenuti nell'area di valle santa Croce e di La Valletta, risalgono al 2020.
Recentemente, come ha confermato il presidente del parco del Curone Giovanni Zardoni, non ci sono state segnalazioni.
Ora si dovrà attendere l'esito degli esami sulla carcassa dell'animale per capire anzitutto se è confermato trattarsi di una lupa e poi la causa della morte, dunque un investimento da parte di un veicolo oppure altro.
Se le analisi che saranno effettuate presso l'istituto preposto di Sondrio confermeranno il primo accertamento dei veterinari ATS, si dovrà prendere atto che l'animale morto rinvenuto a lato della provinciale 54 sulla discesa tra Cernusco e Montevecchia, era un esemplare di lupa italiana, giovane.

La segnalazione giunta al numero di emergenza ha fatto convergere sul posto, questa mattina, gli agenti della polizia locale di Cernusco che hanno atteso l'arrivo dei medici dell'azienda di tutela della salute.
L'animale, dal pelo chiaro, di pochi anni vista la corporatura, era a lato strada già dalla tarda serata di mercoledì 23.
I medici giunti in loco, dopo un primo esame, hanno ipotizzato con buona probabilità che si tratti di una lupa italiana.

Gli ultimi avvistamenti, a seguito anche di atti predatori avvenuti nell'area di valle santa Croce e di La Valletta, risalgono al 2020.
Recentemente, come ha confermato il presidente del parco del Curone Giovanni Zardoni, non ci sono state segnalazioni.
Ora si dovrà attendere l'esito degli esami sulla carcassa dell'animale per capire anzitutto se è confermato trattarsi di una lupa e poi la causa della morte, dunque un investimento da parte di un veicolo oppure altro.
S.V.