Accadeva 30 anni fa/155 febbraio 1995: elezioni a Merate, l’incognita PPI. Presentato il progetto del raddoppio F.S.

Il 27 gennaio 1995 è una data importante per la politica italiana: a Fiuggi il Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale approva la mozione Gianfranco Fini di abbandonare i riferimenti ideologici al fascismo al fine di qualificarsi come forza politica legittimata a governare[. Chiude il vecchio partito fondato da Giorgio Almirante e altri deduci di Salò il 26 dicembre 1946 e nasce Alleanza Nazionale. La svolta lancia il nuovo partito nell’agone politico, a destra ma con uno sguardo al sociale, pronto quindi a candidarsi per la guida del Paese. Anche in periferia arriva l’onda lunga di Fiuggi. Il 22 dicembre 1994 era caduto il governo Berlusconi uno a causa dell’uscita della Lega Nord, dopo il cosiddetto “patto della sardina” con Buttiglione e D’Alema. Lamberto Dini, ex Bankitalia, è il presidente del Consiglio. In campo ci sono ancora i forzisti e il Partito Popolare. A Merate, come in molti comuni dell’area meratese-casatese, tra cui proprio Casatenovo, si vota. La data fissata è il 23 aprile. Le vecchie alleanze con la Dc a dominare sono disintegrate o quasi. Alleanza nazionale si presenta per la prima volta.
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Francesco Ripamonti e Federico Ripamonti

Segretario è Federico Maggioni, “guida ideologica” del partito è Francesco Ripamonti. Nel direttivo ci sono Goffredo Bursi, Roberto Calvi, lo stesso Ripamonti e Riccardo Sanvito “capo” del Fronte della Gioventù. Membro esterno ma di prima grandezza, Renato Crippa di Rovagnate, consigliere comunale eletto con il MSI. L’alleanza a cui guarda il nuovo partito è con Forza Italia che a Merate si fa formando sotto la spinta del club. Meno probabile l’accordo col Partito Popolare Italiano, nato dalle ceneri della Democrazia Cristiana, guidato da pochi mesi da Dario Perego.
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Bruno Mauri

La Lega Nord a Merate mantiene la pressione – a tratti anche molto aspra – sul Piano regolatore generale appena adottato ma ancora da approvare. E’ Bruno Mauri, capogruppo, a presentare le osservazioni. Tra queste le più significative riguardano l’area di Cascina Vedù, la trasformazione da agricola a edificabile dell’area tra via Po e via Arnaboldi, l’edificazione del terreno sotto Sabbioncello, la riduzione dell’edificabilità tra via Como, via F.lli Cernuschi e via Turati al fine di consentire lo sviluppo di attività pubbliche, e, a uso pubblico, dovrebbe rimanere anche l’area antistante l’ospedale che soffre per la mancanza di posteggi. Qualche rilievo sarà poi osservato, altri no. E più di un danno, con lo sguardo di oggi, è stato fatto.
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Il 3 febbraio davanti a un folto pubblico e a tutti gli amministratori dei comuni interessati, viene presentato il progetto definitivo del raddoppio ferroviario. Per ciascuna stazione i dirigenti delle ferrovie e quelli della regione illustrano la tipologia di interventi: via i passaggi a livello, tutti sottopassi, banchine coperte, parcheggi, barriere antirumore. L’appalto – dicono i relatori – sarà perfezionato entro fine anno. Termine dei lavori il 2000. Costo complessivo dell’opera 360 miliardi di lire.
Febbraio 1995 è stato caratterizzato da un durissimo scontro all’interno del mondo dell’informazione locale. Una brutta pagina soprattutto per la Gazzetta di Merate, nata a settembre del 1990 a opera di ex cronisti del Giornale di Merate, guidati dall’allora direttore Antonio Risolo. Uno dopo l’altro i partecipanti a quell’impresa che, giova qui riconoscerlo, per almeno un triennio avevano fatto un giornalismo di qualità davvero elevata, se n’erano andati e, in una delle fasi più concitate dello scontro con l’editore lo avevano attaccato con una pagina pubblicata proprio dal giornale concorrente. Qualcosa di simile si era appena verificato a Lecco. Un nutrito gruppo di cronisti del Giornale di Lecco, guidati dal direttore Marco Calvetti aveva dato vita alla Gazzetta di Lecco e della Provincia. Uno squadrone impressionante costituito dalle migliori firme del giornalismo lecchese. Tuttavia la storicità, la tradizione, come spesso accade, fa premio anche sulla qualità. La Gazzetta di Merate aveva i mesi contati nonostante il cambio di direttori. La Gazzetta di Lecco avrebbe raggiunto il traguardo dei vent’anni. Ma senza andare oltre.
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Alessandro Patti, Dario Perego, Andrea Consonni

Si avvicinano a grandi passi le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Merate. La grande incognita è il Partito Popolare Italiano (PPI) nato sulle ceneri della Democrazia Cristiana. Incognita perché da una parte c’è Romano Prodi che rappresenta la continuità di una Dc più vicina alla sinistra moderata e dall’altra c’è il neo segretario del partito, eletto al primo congresso, Rocco Buttiglione che, invece, è idealmente più vicino alla destra, esponente di spicco di Comunione e Liberazione, il movimento creato da don Luigi Giussani. Dove andrà il PPI, dunque diventa una domanda fondamentale in vista della prima tornata elettorale senza i vecchi simboli dei partiti: Dc, Pri, Psi, Psdi, Pci. Rispondono quattro possibili candidati alla carica di sindaco di Merate. Alessandro Patti del Polo delle Libertà che auspica un’alleanza con Forza Italia, di cui sarà il candidato, Bruno Mauri secondo il quale non ci sarà nessuna spaccatura nel PPI, forte della cinquantennale esperienza della Dc che conteneva proprio come balena bianca personaggi di destra e di sinistra e poi lui sarà il candidato della Lega Nord, Andrea Consonni dei progressisti che invece ritiene inevitabile una spaccatura, se non alle elezioni del 1995 alle successive (e i fatti gli daranno ragione), e, infine Dario Perego che, in quanto esponente di Comunione e Liberazione invita tutto il partito a seguire la linea politica del segretario. Anche Perego si candiderà a sindaco proprio col PPI. Vincendo la competizione.
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Eugenio Mascheroni e Ugo Gasparoni

Sul Colle si fa incandescente lo scontro tra il sindaco Eugenio Mascheroni e la Lega Nord guidata da Ugo Gasparoni. Quest’ultimo presenta un esposto in Prefettura lamentando di non vedere rispettati i diritti dei consiglieri a avere atti e documenti. Tra i quesiti posti dal leghista che attendono risposte, il trasferimento alle Quattro strade degli uffici comunali in quanto più facilmente raggiungibili da tutti. Ma Mascheroni non intende cambiare linea. E’ stato eletto sindaco nel 1967. E lo resterà fino al 2001 (quando le nuove normative gli impediranno di ricandidarsi).
La “banda degli asili” colpisce ancora, stavolta a Cernusco. L’8 febbraio due persone attorno alle 21 penetrano nell’asilo, sorprendono tre suore e, minacciandole con i coltelli le inducono a dire sono si trovano i soldi. Poi le chiudono in una stanza dopo una mezzora di terrore. Si impadroniscono di alcuni milioni di lire e fuggono indisturbati. Più violenta la rapina ai danni di un orafo di Verderio Superiore. Sempre nella stessa giornata ma alle 18,15 due individui armati di fucile e pistola fanno irruzione nel laboratorio dove, oltre al titolare ci sono due donne intente a osservare alcuni gioielli. I banditi si sono fatti consegnare diversi preziosi per un valore di una trentina di milioni poi sono saliti su una Fiat Uno che attendeva con un complice al volante e si sono dileguati.
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Ma anche le banche se la passano male. Il 15 febbraio due persone col volto coperto da passamontagna e pistole in mano fanno irruzione nella tesoreria della Banca Briantea di Paderno. Immobilizzano l’impiegato presente e arraffano i contanti dai cassetti: 35 milioni di lire. Poi asportano la cassetta del sistema di videosorveglianza e si danno alla fuga. Furto su commissione anche a Villa Colonna. I ladri penetrati nel giardino asportano ben otto statue del peso medio di 80 kg. ciascuna e una grande anfora.
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Osnago dichiara guerra alle prostitute. Le piazzole lungo la ex 36 fino a Carnate sono sempre più presidiate da ragazze di colore, probabilmente costrette a prostituirsi. E del resto finché ci saranno uomini disposti a pagare per il sesso la piaga non si chiuderà mai. Il Comune ha chiesto alla vigilanza urbana di essere più presente in quelle rientranze lungo l’arteria e anche i carabinieri effettuano sempre più spesso fermi con trasferimento delle ragazze in Questura a Como. Ma puntualmente il giorno dopo rieccole al...lavoro.
Una indagine effettuata a Paderno D’Adda mostra come soltanto un parrocchiano su tre frequenta la S. Messa. Gli assenteisti – su 2.691 parrocchiani soltanto 939 vanno alla funzione religiosa – sono stati individuati nella fascia di età tra 26 e 40 anni.
 

Quale foto di trent’anni fa.
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Al notaio Modesto Bosisio, vera enciclopedia per tutti i meratesi arriva la nomina a difensore civico
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Parte la nona edizione del “Concorso letterario nazionale ‘Merate’” fondato e coordinato dalla dottoressa Angela Laura Finzi
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L’11 febbraio l’OSGB Merate festeggia i dieci anni con una festa presso il salone del teatro gremito in ogni ordine e grado

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La Compagnia dell’Oratorio di Airuno in scena il 18 e 19 febbraio riscuote un bel successo di pubblico

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Una bella immagine dell’A.S. Bernareggio – Campionato nazionale C/1 – Girone B
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Il Circolo velico Koala, fondato da Cesare Milano e un gruppo di amici, con sede in piazza Prinetti a Merate, prepara la nuova stagione velica
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La Virtus Calco festeggia i 35 anni di attività

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 Robbiate pensa al Televideo per informare la cittadinanza sulle attività e le offerte di servizi dell’Amministrazione comunale. L’assemblea per la presentazione del progetto in Aula consiliare.


155/continua
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