Olgiate: via Risorgimento senza controlli
Quale abitante di Via Risorgimento, mi permetto di integrare l'articolo di cui sopra con alcune osservazioni. Innanzitutto, a quanto mi risulta, il signore vittima della rapina si è procurato la frattura al bacino in seguito alla caduta provocata da un accoltellamento. Proprio così, la vittima è stata accoltellata a un braccio. E direi che in questa narrazione qesto particolare deve necessarimente destare preoccupazione e, soprattutto, una risposta decisa da parte dei Comuni che condividono la via. In secondo luogo, e qui ci sarebbe un lungo discorso da fare ma mi limiterò all'essenziale per non annoiare nessuno, le attività di sorveglianza di Via Risorgimento sono inesistenti. Personalmente, quale pendolare sulla tratta Milano-Lecco, non ho mai visto nessun agente della Polfer in stazione. Inoltre, faccio notare che gli agenti della Polfer sono tenuti ad occuparsi della sicurezza dei treni e non hanno di fatto alcun ruolo attivo nella sicurezza dei cittadini una volta che sono arrivati a destinazione. In secondo luogo, che io sappia, non esiste attualmente nessun dispositivo di videosorveglianza funzionante che operi in Via Risorgimento, a parte forse le telecamere poste all'ingresso della stazione, all'inizio della via. Ma queste telecamere sono lontane dal luogo in cui si è verificata l'aggressione, ovvero il ponte sotto via Como. I dispositivi di videosorveglianza nei sottopassaggi sono stati resi inutilizzabili e mai ripristinati. Non credo che la presenza di tali dispositivi possa comunque scoraggiare i tentativi di aggressione che ormai sono sempre più frequenti. In merito a questo ho solo una domanda: cosa aspettano i Comuni ad agire ? L'articolo dice che la stazione: "...nelle ultime settimane stava vivendo invece un periodo tutto sommato tranquillo,...". Non mi è chiaro il significato di questa affermazione. Cosa significa ? Che dobbiamo solo pacificamente rassegnarci ad attendere la prossima aggressione ?
Lettera firmata