Lomagna: recupero edilizio e minimo consumo di suolo. Approvata la variante PGT

È stata una seduta densa e articolata quella del consiglio comunale di martedì 16 aprile a Lomagna, interamente dedicata alla conclusione del procedimento di variante generale al Piano di Governo del Territorio (PGT). Un momento chiave per l’amministrazione e per la cittadinanza, che ha sancito l’approvazione di un documento frutto di anni di confronto, elaborazione tecnica e visione politica. A guidare i lavori la sindaca Cristina Citterio, affiancata dall’assessora all’Urbanistica Lara Panariti e dall’architetto Paolo Favole.
LomagnaCcAprile__1_.png (1.56 MB)
La Sindaca ha aperto la serata illustrando l’importanza del nuovo piano e il lungo processo che ne ha accompagnato l’elaborazione: un percorso avviato nel 2022, sviluppato attraverso incontri pubblici e con realtà locali, fino all’adozione dell’aprile 2024. "Questo piano è frutto non solo di un obbligo normativo – ha detto Citterio – ma di una volontà chiara: limitare il consumo di suolo e puntare su rigenerazione, riqualificazione e sostenibilità".
Il fulcro dell’incontro è stato la presentazione delle osservazioni ricevute da enti sovraordinati e soggetti privati, lette una a una dall’assessora Panariti. A rispondere nel dettaglio, l’architetto Paolo Favole, redattore del piano, che ha illustrato le controdeduzioni punto per punto, fornendo il quadro tecnico e normativo di riferimento.
Le osservazioni del Ministero della Cultura, ad esempio, sono state quasi interamente accolte: tra le richieste, l’inserimento di dati archeologici, vincoli e cartografie, recepiti dal piano tranne la classificazione dell’intero territorio come "a rischio archeologico", esclusa per mancanza dei requisiti richiesti.
LomagnaCcAprile__2_.png (1.11 MB)
Anche ATS Brianza ha formulato osservazioni tecniche e ambientali, accolte in buona parte. Favole ha chiarito che molte delle richieste, come la necessità di analisi ambientali, erano già previste dalla normativa, mentre altre, come le fasce di salvaguardia tra insediamenti, non risultavano praticabili per la morfologia del territorio.
ARPA e Regione Lombardia hanno confermato la solidità della variante, chiedendo solo integrazioni formali. Favole ha illustrato come, per esempio, nel caso della rigenerazione urbana, la scelta dell’Amministrazione sia stata quella di non inserire l’unica area dismessa tra quelle incentivabili, per evitare bonus edificatori in contrasto con la linea generale del piano.
Particolarmente ricco il confronto con il Parco del Curone, che ha portato osservazioni su cartografia, vincoli, uso delle aree e compatibilità ambientale. Favole ha spiegato come siano state corrette sovrapposizioni grafiche, aggiornati riferimenti normativi, integrate le norme paesaggistiche, e riconfermate le destinazioni agricole e naturali, in linea con i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP) ed il Piano di Indirizzo Forestale (PIF). Sono state inoltre aggiunte norme specifiche per la gestione delle vasche di laminazione e per la verifica della compatibilità d’uso degli edifici nei nuclei antichi, rispondendo puntualmente alle richieste del Parco.
LomagnaCcAprile__3_.png (1.03 MB)
Numerose anche le osservazioni da parte di privati cittadini, per lo più riguardanti richieste di cambio di destinazione d’uso, chiarimenti normativi o errori materiali. Panariti ha dato lettura di ogni istanza, mentre Favole ha fornito controdeduzioni tecniche, ribadendo la linea generale del piano: nessuna nuova espansione edilizia, massima attenzione al recupero dell’esistente. Sono state accolte osservazioni per errori cartografici e chiarimenti interpretativi e respinte richieste in contrasto con la tutela agricola o con il Parco.
Il gruppo "Uniti per Lomagna" ha presentato un’osservazione articolata, discussa pubblicamente. In particolare, sono stati chiesti aggiornamenti su edifici non inclusi nelle tavole, una modifica del piano delle regole per dotarsi di una commissione paesaggistica, una modifica dell'area ex-Jucker, destinata ad attività commerciali, e la piantumazione sostitutiva degli alberi preesistenti in via Marconi. La risposta è stata parzialmente accolta, con l'architetto che ha confermato l’utilizzo della base cartografica regionale per la redazione delle tavole, pur ammettendo che alcuni edifici non risultano aggiornati a causa del database utilizzato. L'osservazione sul secondo punto è stata accolta, con l'inserimento della possibilità di dotarsi di una commissione paesaggistica, mentre la richiesta di modificare l'area Exeria per le medie strutture di vendita è stata accolta parzialmente, con l'ampliamento delle destinazioni d’uso. La richiesta di piantumazione sostitutiva degli alberi in via Marconi è stata respinta, in quanto non rientra nelle competenze del PGT, ma viene gestita tramite disposizioni tecniche specifiche.
LomagnaCcAprile__4_.png (1.58 MB)
Nella variante approvata rientrano anche aggiornamenti importanti al piano delle regole. Favole ha spiegato come siano stati introdotti criteri per salvaguardare la viabilità esistente, regolamentare le opere vicino alle strade provinciali, mantenere continuità ecologica tra aree boscate, proteggere le aree agricole strategiche e prevedere, tra le altre cose, una vasca di laminazione sul torrente Molgoretta. Un’attenzione particolare è stata rivolta anche alla progettazione delle piste ciclabili, con criteri per l’ombreggiatura in funzione dell’orientamento solare.
La serata si è conclusa con la votazione favorevole della variante al PGT e della sua immediata eseguibilità, approvata con due astensioni. La sindaca ha ringraziato pubblicamente tutto il team di lavoro – in particolare Favole per l’approfondita esposizione tecnica – oltre agli altri tecnici e collaboratori, dai geologi ai consulenti ambientali, fino agli uffici comunali e al servizio urbanistica associato con Osnago.
Il consigliere Stefania Casturà (Impegno Civico) ha espresso l'importanza della continuità con i piani precedenti e l'apprezzamento del gruppo all’approccio partecipato che ha caratterizzato il processo. D'altra parte, la consigliere di minoranza Margherita Vigorelli, pur riconoscendo l'impegno e l'importanza del lavoro svolto, ha annunciato l'astensione dalla votazione, esprimendo qualche incertezza su alcuni punti tecnici.
"Un piano solido, costruito con pazienza e competenza" ha concluso la sindaca Citterio. "Grazie a tutti per il lavoro e per l’attenzione dimostrata anche in questa lunga serata". 
Matteo Pennati
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.