Calco: istituita "via delle Rose" per chi è senza fissa dimora
Da qualche giorno a Calco esiste una nuova strada. Si tratta di “via delle Rose”. Non si tratta di un nuovo tracciato né di uno esistente che è stato rinominato. Via delle Rose è infatti una via fittizia che negli scorsi giorni la Giunta comunale ha deliberato di istituire.
Per quanto sia un fatto curioso, si tratta di una pratica spesso in uso e a cui i Comuni talvolta devono ricorrere per provvedere all’iscrizione anagrafica dei soggetti senza fissa dimora che abbiano i requisiti previsti. La Legge 24.12.1954, n° 1228 infatti, all’articolo 2, prescrive l’obbligo per chiunque di avere una propria iscrizione anagrafica, precisando nel comma 3 che “la persona che non ha fissa dimora si considera residente nel comune dove ha stabilito il proprio domicilio e, in mancanza di questo, nel comune di nascita”.
Come “persone senza fissa dimora” si intende chi non ha in alcun paese quella dimora abituale che è elemento necessario per l’accertamento della residenza, come artisti delle imprese di spettacoli itineranti, commercianti e artigiani ambulanti, o anche senzatetto e girovaghi. La Legge per loro prevede, una volta individuati i luoghi che sintetizzano il concreto vivere, l’iscrizione sul territorio del comune presso una via fittizia.
Proprio per queste ragioni, negli scorsi giorni la Giunta guidata dal sindaco Stefano Motta ha provveduto a denominare, quale strada fittizia, territorialmente non esistente, via “delle Rose” con numero progressivo dispari per i soggetti indicati nelle istruzioni Istat “Avvertenze, note illustrative e norme A.I.R.E. Metodi e Norme serie B n. 29 edizione 1992” e con numero progressivo pari per le altre necessità fuori dai casi delle suddette avvertenze.
Per quanto sia un fatto curioso, si tratta di una pratica spesso in uso e a cui i Comuni talvolta devono ricorrere per provvedere all’iscrizione anagrafica dei soggetti senza fissa dimora che abbiano i requisiti previsti. La Legge 24.12.1954, n° 1228 infatti, all’articolo 2, prescrive l’obbligo per chiunque di avere una propria iscrizione anagrafica, precisando nel comma 3 che “la persona che non ha fissa dimora si considera residente nel comune dove ha stabilito il proprio domicilio e, in mancanza di questo, nel comune di nascita”.
Come “persone senza fissa dimora” si intende chi non ha in alcun paese quella dimora abituale che è elemento necessario per l’accertamento della residenza, come artisti delle imprese di spettacoli itineranti, commercianti e artigiani ambulanti, o anche senzatetto e girovaghi. La Legge per loro prevede, una volta individuati i luoghi che sintetizzano il concreto vivere, l’iscrizione sul territorio del comune presso una via fittizia.
Proprio per queste ragioni, negli scorsi giorni la Giunta guidata dal sindaco Stefano Motta ha provveduto a denominare, quale strada fittizia, territorialmente non esistente, via “delle Rose” con numero progressivo dispari per i soggetti indicati nelle istruzioni Istat “Avvertenze, note illustrative e norme A.I.R.E. Metodi e Norme serie B n. 29 edizione 1992” e con numero progressivo pari per le altre necessità fuori dai casi delle suddette avvertenze.
E.Ma.