Osnago: serata pendolari. Il punto sul trasporto F.S.
Non si ferma la battaglia del Comitato Pendolari del Meratese che giovedì sera ha convocato un incontro pubblico presso Spazio aperto a Osnago, per fare il punto sulla soppressione delle fermate in alcune stazioni della tratta Milano-Lecco.
Presente all’incontro una delegazione di sindaci del territorio: oltre al padrone di casa, Felice Rocca, hanno presenziato Gianfranco Lavelli di Airuno, Marco Magni di Robbiate, Maria Cristina Citterio di Lomagna, Gianpaolo Torchio di Paderno d’Adda. Due assessori erano presenti in rappresentanza di Merate e Verderio, rispettivamente nelle persone di Mattia Muzio e Natalia Burbello.

Come si ricorderà Trenord, senza alcuna comunicazione ufficiale né ufficiosa, ha di punto in bianco soppresso alcune fermate nelle stazioni di Osnago e Airuno: dal 18 marzo al 24 aprile per alcuni convogli della S8 viaggianti da Milano a Lecco, dal 27 aprile al 21 giugno in direzione contraria (una volta ogni ora anziché ogni mezz’ora).
Il Comitato, con un lavoro puntuale e certosino ha analizzato tutte le corse effettuate da quando il provvedimento è entrato in vigore, arrivando alla conclusione che, salvo il primo giorno di attuazione del provvedimento, anche i treni che effettuavano le fermate non accumulavano ritardi significativi tra Milano e Cernusco-Merate.

Quindi, si chiede il Comitato, a cosa è servito tutto ciò?
“Si è creato un grave disagio per nulla”, ha dichiarato il sindaco di Airuno, Gianfranco Lavelli, rivelando di aver dovuto fronteggiare l’allarmismo che il provvedimento ha creato tra i suoi concittadini.
Critiche sono piovute da Francesco Ninno, che del Comitato è il rappresentante ufficiale, anche sui bus sostitutivi attivati da Trenord.
“In media sono stati utilizzati da 4-5 persone”, ha reso noto, “uno spreco considerato che si tratta di mezzi che possono portare oltre 50 passeggeri”.
Ma la novità è che dal 27 aprile, quando entrerà in vigore il provvedimento in direzione Lecco-Milano, forse cambierà qualcosa, con il ripristino delle fermate nella fascia mattutina maggiormente utilizzata dai pendolari.
Se così fosse si tratterebbe di una piccola ma significativa vittoria del Comitato e dei sindaci, che da tempo fanno pressioni su Trenord e sull’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, Franco Lucente.
Un passo avanti positivo, anche se non del tutto sufficiente, è stato anche l’aver ottenuto un bus sostitutivo per l’andata e uno per il ritorno degli studenti sulla linea Paderno-Bergamo. L’ha ricordato il sindaco di Paderno, Gianpaolo Torchio, che tuttavia ha fatto notare come sulla sponda bergamasca da Calusco a Bergamo i pullman siano due per l’andata e due per il ritorno con un’evidente discriminazione verso l’area lecchese nei confronti di quella bergamasca.
“Nel settembre 2024 la nostra linea era la terza peggiore, nel novembre dello stesso anno era ottava, a gennaio 2025 risulta la peggiore in assoluto secondo i dati di Trenord”, ha riferito Torchio, mostrando un certo sconforto per la fatica che ha comportato ottenere anche solo un piccolo miglioramento.
“C’è l’assoluta necessità di un servizio pubblico diverso e di comunicazione tra le istituzioni”, ha concluso il primo cittadino di Paderno.
Una necessità ribadita da diversi dei presenti, anche in vista dei problemi che la circolazione con mezzi privati ha subito e subirà a causa dei lavori ai ponti sull’Adda sia a Paderno che a Brivio.

“E’ in gioco il presente e il futuro della mobilità del territorio”, ha ribadito il primo cittadino di Osnago, Felice Rocca, annunciando che l’assessore Lucente ha promesso di incontrarlo nel mese di maggio. “Sono in contatto con il sindaco di Mandello e anche lui è scoraggiato. Non c’entra quindi l’appartenenza politica”, ha concluso. All’assessore regionale, Rocca farà presente che, oltre al problema dei pendolari, c’è anche quello degli studenti che rientrano da scuola e che quindi necessita una fascia di garanzia anche per loro nell’orario di fine lezioni
L’assessore di Merate Mattia Muzio ha invece sottolineato come la soppressione delle fermate nei giorni festivi indichi che il trasporto pubblico viene considerato solo come un servizio per i pendolari mentre dovrebbe avere una funzione più ampia.
Anche Francesco Ninno ha tenuto a evidenziare come il trasporto pubblico sia importante ai fini della riduzione dell’inquinamento da polveri sottili, oltre che per la diminuzione degli incidenti stradali.
Il Comitato Pendolari del Meratese è un organismo apartitico, che non riceve contributi da nessuno. La figura e il ruolo dei comitati è sancita nel Contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenord. All’articolo 40, comma 2, si legge che “Trenord assicura una partecipazione qualificata agli incontri di confronto convocati dalla Regione con eventuali comitati di viaggiatori presenti sulle diverse direttrici, qualora se ne presenti la necessità e comunque di massima, in occasione delle modifiche inerenti ai cambi orari”.
Un articolo, purtroppo, fino ad ora largamente disatteso.
Chi volesse contattare il Comitato può farlo scrivendo a: pendolari.meratese@gmail.com oppure seguendo le attività sulla sua pagina Facebook.
Presente all’incontro una delegazione di sindaci del territorio: oltre al padrone di casa, Felice Rocca, hanno presenziato Gianfranco Lavelli di Airuno, Marco Magni di Robbiate, Maria Cristina Citterio di Lomagna, Gianpaolo Torchio di Paderno d’Adda. Due assessori erano presenti in rappresentanza di Merate e Verderio, rispettivamente nelle persone di Mattia Muzio e Natalia Burbello.

Francesco Ninno
Come si ricorderà Trenord, senza alcuna comunicazione ufficiale né ufficiosa, ha di punto in bianco soppresso alcune fermate nelle stazioni di Osnago e Airuno: dal 18 marzo al 24 aprile per alcuni convogli della S8 viaggianti da Milano a Lecco, dal 27 aprile al 21 giugno in direzione contraria (una volta ogni ora anziché ogni mezz’ora).
Il Comitato, con un lavoro puntuale e certosino ha analizzato tutte le corse effettuate da quando il provvedimento è entrato in vigore, arrivando alla conclusione che, salvo il primo giorno di attuazione del provvedimento, anche i treni che effettuavano le fermate non accumulavano ritardi significativi tra Milano e Cernusco-Merate.

Gli amministratori
Quindi, si chiede il Comitato, a cosa è servito tutto ciò?
“Si è creato un grave disagio per nulla”, ha dichiarato il sindaco di Airuno, Gianfranco Lavelli, rivelando di aver dovuto fronteggiare l’allarmismo che il provvedimento ha creato tra i suoi concittadini.
Critiche sono piovute da Francesco Ninno, che del Comitato è il rappresentante ufficiale, anche sui bus sostitutivi attivati da Trenord.
“In media sono stati utilizzati da 4-5 persone”, ha reso noto, “uno spreco considerato che si tratta di mezzi che possono portare oltre 50 passeggeri”.
Ma la novità è che dal 27 aprile, quando entrerà in vigore il provvedimento in direzione Lecco-Milano, forse cambierà qualcosa, con il ripristino delle fermate nella fascia mattutina maggiormente utilizzata dai pendolari.
Se così fosse si tratterebbe di una piccola ma significativa vittoria del Comitato e dei sindaci, che da tempo fanno pressioni su Trenord e sull’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, Franco Lucente.
Un passo avanti positivo, anche se non del tutto sufficiente, è stato anche l’aver ottenuto un bus sostitutivo per l’andata e uno per il ritorno degli studenti sulla linea Paderno-Bergamo. L’ha ricordato il sindaco di Paderno, Gianpaolo Torchio, che tuttavia ha fatto notare come sulla sponda bergamasca da Calusco a Bergamo i pullman siano due per l’andata e due per il ritorno con un’evidente discriminazione verso l’area lecchese nei confronti di quella bergamasca.
“Nel settembre 2024 la nostra linea era la terza peggiore, nel novembre dello stesso anno era ottava, a gennaio 2025 risulta la peggiore in assoluto secondo i dati di Trenord”, ha riferito Torchio, mostrando un certo sconforto per la fatica che ha comportato ottenere anche solo un piccolo miglioramento.
“C’è l’assoluta necessità di un servizio pubblico diverso e di comunicazione tra le istituzioni”, ha concluso il primo cittadino di Paderno.
Una necessità ribadita da diversi dei presenti, anche in vista dei problemi che la circolazione con mezzi privati ha subito e subirà a causa dei lavori ai ponti sull’Adda sia a Paderno che a Brivio.

“E’ in gioco il presente e il futuro della mobilità del territorio”, ha ribadito il primo cittadino di Osnago, Felice Rocca, annunciando che l’assessore Lucente ha promesso di incontrarlo nel mese di maggio. “Sono in contatto con il sindaco di Mandello e anche lui è scoraggiato. Non c’entra quindi l’appartenenza politica”, ha concluso. All’assessore regionale, Rocca farà presente che, oltre al problema dei pendolari, c’è anche quello degli studenti che rientrano da scuola e che quindi necessita una fascia di garanzia anche per loro nell’orario di fine lezioni
L’assessore di Merate Mattia Muzio ha invece sottolineato come la soppressione delle fermate nei giorni festivi indichi che il trasporto pubblico viene considerato solo come un servizio per i pendolari mentre dovrebbe avere una funzione più ampia.
Anche Francesco Ninno ha tenuto a evidenziare come il trasporto pubblico sia importante ai fini della riduzione dell’inquinamento da polveri sottili, oltre che per la diminuzione degli incidenti stradali.
Il Comitato Pendolari del Meratese è un organismo apartitico, che non riceve contributi da nessuno. La figura e il ruolo dei comitati è sancita nel Contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenord. All’articolo 40, comma 2, si legge che “Trenord assicura una partecipazione qualificata agli incontri di confronto convocati dalla Regione con eventuali comitati di viaggiatori presenti sulle diverse direttrici, qualora se ne presenti la necessità e comunque di massima, in occasione delle modifiche inerenti ai cambi orari”.
Un articolo, purtroppo, fino ad ora largamente disatteso.
Chi volesse contattare il Comitato può farlo scrivendo a: pendolari.meratese@gmail.com oppure seguendo le attività sulla sua pagina Facebook.
A.Vi.