Parco: notturna con le Gev al plenilunio di primavera
Grande successo per la visita notturna guidata dalle Gev (Guardie ecologiche volontarie) del Parco del Curone.
Sabato sera si sono presentati in 43 iscritti (di cui 6 tra bambini e ragazzi) per l’escursione al plenilunio di primavera che, partendo dal parcheggio di Monte, ha portato i partecipanti a percorrere un itinerario di circa 3 chilometri con l’accompagnamento di cinque tra Gev e volontari del Parco.
Il tempo era un po’ velato e coperto, ma con una buona visibilità.

Dopo la registrazione dei partecipanti il gruppo si è diretto in località Cipressi dove il coordinatore delle Gev, Simone Renoldi, ha illustrato il fenomeno del plenilunio previsto proprio per la notte tra il 12 e il 13 aprile.
La luna piena rosa, detta anche “Pink moon”, uno degli appuntamenti astronomici più suggestivi della primavera, si è fatta vedere per qualche minuto per poi scomparire tra le nuvole.
Proseguendo sul sentiero dei Cipressi il gruppo è arrivato a una radura dove, grazie al silenzio che regnava sovrano, è stato possibile ascoltare il caratteristico verso delle civette. Il coordinatore ha quindi parlato dei rapaci notturni che sono presenti nel Parco, spiegando il modo in cui cacciano, raccontando i luoghi che prediligono per costruire il loro nido e illustrando i vari aspetti che li caratterizzano.

Sempre in silenzio il gruppo si è poi diretto alla cascina Galbusera Nera, dove i proprietari hanno raccontato la storia della loro azienda a conduzione famigliare e dei vini da loro prodotti. Vini che i partecipanti hanno potuto degustare, accompagnati da assaggi di salumi e formaggi locali.
All’uscita, dopo aver proseguito nella spiegazione sui rapaci con un binocolo a visione notturna e proiezione su tablet e dopo aver avvistato una lepre, il gruppo si è rimesso in moto risalendo verso i Cipressi per poi far ritorno al parcheggio.

L’escursione è stata molto apprezzata dai partecipanti, che hanno potuto godere delle bellezze naturali in un orario e in una circostanza, quella del plenilunio, particolarmente affascinanti oltre a gustare i prodotti tipici della zona.
Sabato sera si sono presentati in 43 iscritti (di cui 6 tra bambini e ragazzi) per l’escursione al plenilunio di primavera che, partendo dal parcheggio di Monte, ha portato i partecipanti a percorrere un itinerario di circa 3 chilometri con l’accompagnamento di cinque tra Gev e volontari del Parco.
Il tempo era un po’ velato e coperto, ma con una buona visibilità.

Dopo la registrazione dei partecipanti il gruppo si è diretto in località Cipressi dove il coordinatore delle Gev, Simone Renoldi, ha illustrato il fenomeno del plenilunio previsto proprio per la notte tra il 12 e il 13 aprile.
La luna piena rosa, detta anche “Pink moon”, uno degli appuntamenti astronomici più suggestivi della primavera, si è fatta vedere per qualche minuto per poi scomparire tra le nuvole.
Proseguendo sul sentiero dei Cipressi il gruppo è arrivato a una radura dove, grazie al silenzio che regnava sovrano, è stato possibile ascoltare il caratteristico verso delle civette. Il coordinatore ha quindi parlato dei rapaci notturni che sono presenti nel Parco, spiegando il modo in cui cacciano, raccontando i luoghi che prediligono per costruire il loro nido e illustrando i vari aspetti che li caratterizzano.

Sempre in silenzio il gruppo si è poi diretto alla cascina Galbusera Nera, dove i proprietari hanno raccontato la storia della loro azienda a conduzione famigliare e dei vini da loro prodotti. Vini che i partecipanti hanno potuto degustare, accompagnati da assaggi di salumi e formaggi locali.
All’uscita, dopo aver proseguito nella spiegazione sui rapaci con un binocolo a visione notturna e proiezione su tablet e dopo aver avvistato una lepre, il gruppo si è rimesso in moto risalendo verso i Cipressi per poi far ritorno al parcheggio.

L’escursione è stata molto apprezzata dai partecipanti, che hanno potuto godere delle bellezze naturali in un orario e in una circostanza, quella del plenilunio, particolarmente affascinanti oltre a gustare i prodotti tipici della zona.
A.Vi.