Merate: 7 a processo per 47 furti in abitazione. Chiesti 6 anni per una donna, assolta

Assoluzione piena per non avere commesso il fatto. Questa mattina il giudice Martina Beggio, a fronte di una richiesta di condanna del pubblico ministero Caterina Scarselli a 6 anni di reclusione e 1600 euro di multa, così ha deciso per una donna, difesa dall’avvocato Giulia Consonni, imputata con altri sei soggetti per 47 capi di imputazione relativi a furti, tentati e consumati, verificatisi sul territorio meratese nell’anno 2021.
Mentre tre hanno patteggiato, una ha optato per la messa alla prova e un altro si è reso irreperibile, l’imputata odierna ha deciso di affrontare il processo. Sfilati i testimoni, tra cui le vittime e i carabinieri che hanno svolto le indagini, basate principalmente su intercettazioni telefoniche e spostamenti registrati dai GPS applicati alle auto, questa mattina c’è stata la discussione.
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Il pubblico ministero, ritenuta raggiunta la prova di colpevolezza a carico di A.S. per il tentato furto e quello consumato, ha chiesto una condanna pesantissima per la donna, incensurata, a sei anni di reclusione e 1600 euro di multa. Di diverso avviso l’avvocato difensore che ha sottolineato come le indagini non abbiano portato prove sufficienti a decretare una condanna. La mappatura del segnale GPS sarebbe, infatti, stata in contrasto con gli spostamenti della donna, residente a Verderio presso un’anziana dove svolgeva l’attività di badante e comunque nulla avrebbero portato di concreto sui due episodi contestati.

Chiusa la discussione il giudice ha emesso seduta stante la sentenza di assoluzione per non avere commesso il fatto.
S.V.
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