Cascina Rapello riapre al pubblico, Un gioiello tra natura e sostenibilità

La cooperativa sociale “Liberi Sogni” ha finalmente realizzato il proprio sogno: dopo anni di lavori di ristrutturazione Cascina Rapello è ufficialmente aperta al pubblico.
Mancano ancora pochi ritocchi, ma il progetto finale è stato completato e questa mattina, in compagni degli amici – di associazioni del territorio e privati donatori – è avvenuta l'inaugurazione dell'edificio rurale del 1700, completamente ristrutturato e pronto per accogliere le iniziative della cooperativa.
DSC_0727.jpg (324 KB)
DSC_0712.jpg (235 KB)
“Siamo molto emozionati e non ci sembra vero di poter accogliere tutti voi quest'oggi in Cascina” ha dato il benvenuto ai presenti il presidente della cooperativa Matteo Rossi, che ha poi lasciato la parola al direttore dei lavori Jacopo Vezzani.
“Volevo sottolineare la straordinarietà di questo cantiere, per tre aspetti: un aspetto umano, culturale e tecnico. In un momento di frammentazione sociale dove ogni attività sembra una lotta fra vari attori, invece qui siamo riusciti a creare un ambiente collaborativo e solidale” ha spiegato l'architetto “L'aspetto culturale è quello a cui sono più legato: fare architettura oggi non può più essere ridotto ad un mero esercizio tecnico, ma c'è una società in profondo cambiamento e il portato fondamentale dell'architetto è dare un nuovo senso al proprio fare”.
DSC_0708.jpg (218 KB)
DSC_0704.jpg (254 KB)
Più che di un intervento edilizio, si sarebbe trattato di un vero e proprio intervento urbanistico di rigenerazione territoriale, analizzando il tessuto sociale e riportando vecchi valori e nuove funzioni: dalla dimensione agricola a quella turistica così è stata immaginata la nuova vita della Cascina.
“Dal punto di vista tecnico anche questo è stato straordinario: qui c'è stato un restauro con una progettazione attenta all'ambiente e ai materiali, senza però avere quegli atteggiamenti enfatizzanti rispetto a certe tecnologie, utilizzando delle tecniche passive”.

Galleria fotografica (vedi tutte le 41 immagini)


Divisi in due gruppi, i presenti sono stati guidati, oltre che dai rappresentanti della cooperativa dall'archietetto Raffaele Gagliardi e dal referente del progetto agricolo e sociale Raffaele Ortisi, in un tour attraverso i locali della nuova Cascina: dall'aula didattica alla cucina, passando attraverso i giardini e le viste del frutteto, dei boschi che ospitano opere di land art e il pascolo per le asine, si è poi arrivati al piano superiore che ospita un'aula polifunzionale per conferenze ed eventi, un soppalco immaginato per il pernotto ed altre due stanze per il living.
DSC_0700.jpg (426 KB)
DSC_0696.jpg (279 KB)
Presente oggi anche il sindaco di Airuno Gianfranco Lavelli, che ha voluto ringraziare la cooperativa per la tenacia e il lavoro svolto al servizio dei cittadini e non solo: “La storia di questi posti è anche la storia delle persone che vivono in questi luoghi: vedere Cascina Rapello così recuperata a servizio della comunità di Airuno è un grande vanto per il nostro comune Voglio ringraziare Liberi Sogni per quanto stanno realizzando, per l'importanza di questo punto di incontro per tante culture, tante età, uomini e donne che arrivano da tutte le parti del mondo”.
DSC_0694.jpg (238 KB)
DSC_0693.jpg (266 KB)
Il plauso per l'associazione è arrivato anche dal presidente del Parco Regionale del Curone – di cui Cascina Rapello è entrata a far parte - Giovanni Zardoni: “Come Parco il presidio del territorio è un elemento importante e quindi la possibilità che la Cascina abbandonata sia diventata un luogo vivo potrà portare un'aumento della consapevolezza di cosa può essere un parco. Sicuramente chi fa attività come Liberi Sogni con le generazioni più giovani ci può aiutare con questo obiettivo”.
“Quella di Liberi Sogni è una storia bellissima” ha detto Elena Jachia, responsabile del settore ambiente della Fondazione Cariplo, tra i principali enti sostenitori dell'opera “abbiamo cercato di aiutarli a conservare e realizzare i loro sogni, aiutandoli a partire dai progetti più piccoli, per poi crescere sempre di più. La visione non l'avete mai persa. Adesso speriamo che questo fantastico sogno, che è diventato realtà possa continuare a procedere con le proprie gambe”
DSC_0687.jpg (328 KB)
DSC_0683.jpg (342 KB)
“Abbiamo deciso di dare un contributo a questa piccola realtà del nostro territorio ed è stata una bellissima esperienza” ha proseguito Marina Balossi, segretario del Lions Club Castello Brianza Laghi, che insieme alla sezione di Merate ha partecipato alle donazioni per il frutteto ed i lavori di restauro “speriamo di poter proseguire a contribuire e di poter vivere concretamente questi spazi”.
“Godeteveli questi spazi” ha concluso Enrico della società cooperativa finanziaria Mag 6 di Reggio Emilia “è importante sognare, importante vedere che i sogni si possano realizzare”.
Al termine dei saluti i bimbi hanno aiutato a terminare il trapianto di un caco donato alla onlus da un'azienda vivaistica della bergamasca, dopo che gli amici della cooperativa avevano dovuto abbattere una pianta storica, poi un ricco rinfresco.
Nel pomeriggio la festa è proseguita con laboratori, giochi e musica.
F.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.