Merate: “Viene la Guerra”. Il punto con Mario Mauro

Partenza col botto per l’associazione “L’Incontro”, con la sala civica affollata di persone attratte dalla novità rappresentata dal sodalizio, costituitosi di recente, ma anche dal tema di estrema attualità. “Viene la guerra” era infatti il titolo, anche un po’ inquietante ammettiamolo. Ma l’oratore, grazie alla sua consolidata esperienza e a una capacità oratoria non comune, non ha tradito le aspettative dei presenti.
A parlare dell’argomento che oggi più agita i nostri pensieri era infatti Mario Mauro, ministro della Difesa durante il governo Letta, ex vice-presidente e membro del Parlamento europeo, attualmente senior advisor del Centro studi internazionali Meseuro.
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Sollecitato a spiegare le cause che hanno portato alla situazione attuale e le possibili conseguenze, ha potuto dare sfoggio delle sue conoscenze in ambito storico con una “cavalcata” che ha preso le mosse dalla pace di Vestfalia nel 1648 per arrivare ai giorni nostri.
Tra le varie tappe ripercorse, la sua attenzione si è concentrata soprattutto sulla conferenza di Yalta che nel 1945 pose fine alla Seconda guerra mondiale.
“In quella circostanza i vincitori si spartirono il mondo. Oggi Stati Uniti e Russia vogliono una nuova Yalta, e nel loro piccolo anche Francia e Inghilterra”, ha affermato. “Ma il mondo è totalmente cambiato rispetto ad allora, oggi ci sono attori globali come Cina e India che rivestono un ruolo sempre più importante”.
Per capire quanto la situazione sia davvero radicalmente diversa, Mauro si è più volte rifatto alle parole di Papa Francesco: “Non viviamo in un’epoca di cambiamento, ma viviamo in un cambiamento d’epoca”.
Sembra un gioco di parole, ma in realtà vi è racchiusa tutta la drammaticità dei nostri tempi. Perché, ha ricordato il relatore, non si è mai visto un periodo in cui come oggi ci fossero contemporaneamente 56 conflitti. Guerre ce ne sono sempre state, a partire da quella tra Corea del Nord e Corea del Sud che ancora oggi non è risolta, ma un così gran numero davvero non si è mai verificato.
E se questo non bastasse, c’è anche il rischio nucleare incombente.
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Dario Perego, Mario Mauro, Nuccia Decio


“Oggi il rischio è addirittura più alto di quello della crisi di Cuba nel 1961”, ha affermato. L’attacco all’isola caraibica, che avrebbe potuto avere esiti devastanti, poteva sembrare un conflitto locale ma in realtà fu una prova di forza tra i due schieramenti che si fronteggiavano nella cosiddetta “Guerra fredda”.
Guardando all’oggi, che significato ha il conflitto tra Russia e Ucraina?
“Con l’Ucraina la Russia diventa un player mondiale, senza Ucraina resta una potenza limitatamente all’area asiatica. La Russia è una grande potenza militare ma non economica e ha anche un grave problema demografico”, ha spiegato Mauro, che ha più volte sottolineato come invece l’India sia un Paese “arrembante” non solo perché demograficamente significativo ma anche per la sua cultura tecnologica. Non è un caso infatti che diverse multinazionali hi-tech abbiano a capo un Ceo di nazionalità indiana.
Quanto ai dazi sulle merci di importazione decisi da Trump, “la guerra commerciale è l’antefatto della guerra con le armi da fuoco”.
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Il relatore, anche sollecitato dal pubblico, non si è però limitato a una disamina storica e geo-politica, ma ha pungolato i presenti a essere consapevoli di quanto sta accadendo assumendo un ruolo attivo e responsabile.
Molto duro nei confronti del dibattito televisivo su questi temi che ha definito senza mezzi termini “di quart’ordine”, ha anche criticato chi parla di pace con il sottinteso che questa parola possa significare “essere lasciati in pace”.
“Pace vuol dire libertà, pace vuol dire giustizia, pace vuol dire riconoscere i diritti dei popoli e delle nazioni”, ha affermato, richiamando anche la politica ad assumere un ruolo.
“Sentire la politica come inutile è un pericolo. Il vuoto viene prima riempito dal populismo e poi, quando il populismo fallisce, arriva il caos”.
Ad avere coraggio e lungimiranza è anche l’invito rivolto ai presenti da Ombretta Fumagalli, membro del direttivo dell’associazione “L’incontro”, di cui è presidente il dottor Dario Perego, vice presidente il dottor Giacomo Molteni, segretario Giacomo Ventrice e tesoriere Roberto Riva. Gli altri membri del direttivo sono Giuseppe Pancani, Silvia Villa, Dario Benatti e Andrea Colombo.
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L'intervento del sindaco Mattia Salvioni

Perego, che ha illustrato come i campi di intervento dell’associazione siano la cultura, la sanità, la società civile (famiglia, educazione, welfare) e il territorio, ha quindi invitato a iscriversi al sodalizio, che ha già in cantiere altri appuntamenti di cui il primo si terrà il 9 maggio a Imbersago sul tema dell’elettrosmog.
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Per chi fosse interessato la sede dell’associazione, che si trova in via Trento al civico 1, è aperta nei giorni di lunedì, martedì e giovedì mattina.
A.Vi.
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