Pagnano: estumulazioni al cimitero. Scavi con le bare in vista. Cittadini indignati
L'ordinanza a firma del sindaco Mattia Salvioni, esposta all'esterno del cimitero, intima la chiusura del camposanto nella giornata del 4 aprile, giorno in cui avverranno le estumulazioni ordinarie e sarà consentito l'accesso ai soli famigliari. Ma diverse persone sono già state invitate a presentarsi nella giornata di martedì 1 aprile.

Ha lasciato interdetti, però, i visitatori del luogo che già da domenica diversi spazi fossero stati scavati e fosse già stata rimossa la terra che copriva le bare poste nel cosiddetto "campo comune".


In bella vista in un fossato, con la terra scavata accumulata ai bordi a ridosso dei monumenti, ci sono infatti le sagome dei sarcofagi, ricoperti solo da un lungo telo in plastica verde, "fissato" ai lati da altrettanta terra appoggiata sopra.
Un nastro bianco e rosso cintura l'area ma il visitatore arriva fino a pochi centimetri dallo scavo e dunque dalle bare, in una condizione che non appare, almeno agli occhi di chi le ha viste, né igienica né rispettosa.


Ma non è l'unica criticità riscontrata negli ultimi tempi con la gestione dei cimiteri. Solo la scorsa settimana a Novate un operaio si stava adoperando per ripristinare la linea elettrica che alimenta i lumini posti sui monumenti dell'ala a sud, in quanto strappata e dannegiata irrimediabilmente durante le operazioni di esumazione.


Perplessità aveva destato invece la nuova “pratica” secondo cui per il posizionamento di un secondo feretro nello spazio doppio, ora non si procede più con lo scavo davanti alla la lastra ma si va a togliere la stessa e a posizionarla. Operazione questa che ha preoccupato più di un cittadino, specialmente per il rischio di rottura o danneggiamento. Abbiamo chiesto all'assessore Mattia Muzio le ragioni di questa nuova procedura. “Le modalità di tumulazione sono cambiate con la nuova concessione alla cooperativa il ponte (da giugno 2023) principalmente per rispettare il regolamento regionale 14.06.2022 n° 4 - art. 23 comma 1, che prevede che i manufatti (ipogei) siano integri, senza danneggiamenti strutturali e consentano la separazione di ciascun feretro mediante solette e pareti impermeabili. Con il sistema di prima veniva infatti demolita la parete perimetrale in cemento. Poi ci sono anche le motivazioni di sicurezza perché non scavando sui camminamenti si evitano i cedimenti del terreno, ma è il rispetto del nuovo regolamento la ragione principale ovviamente. Per quanto riguarda le spese e le responsabilità di rimozione del monumento, questo non riguarda né il Comune né la cooperativa in qualunque caso, perché sono operazioni che la famiglia tratta direttamente con il proprio marmista”.

Ha lasciato interdetti, però, i visitatori del luogo che già da domenica diversi spazi fossero stati scavati e fosse già stata rimossa la terra che copriva le bare poste nel cosiddetto "campo comune".


In bella vista in un fossato, con la terra scavata accumulata ai bordi a ridosso dei monumenti, ci sono infatti le sagome dei sarcofagi, ricoperti solo da un lungo telo in plastica verde, "fissato" ai lati da altrettanta terra appoggiata sopra.
Un nastro bianco e rosso cintura l'area ma il visitatore arriva fino a pochi centimetri dallo scavo e dunque dalle bare, in una condizione che non appare, almeno agli occhi di chi le ha viste, né igienica né rispettosa.


Ma non è l'unica criticità riscontrata negli ultimi tempi con la gestione dei cimiteri. Solo la scorsa settimana a Novate un operaio si stava adoperando per ripristinare la linea elettrica che alimenta i lumini posti sui monumenti dell'ala a sud, in quanto strappata e dannegiata irrimediabilmente durante le operazioni di esumazione.


Perplessità aveva destato invece la nuova “pratica” secondo cui per il posizionamento di un secondo feretro nello spazio doppio, ora non si procede più con lo scavo davanti alla la lastra ma si va a togliere la stessa e a posizionarla. Operazione questa che ha preoccupato più di un cittadino, specialmente per il rischio di rottura o danneggiamento. Abbiamo chiesto all'assessore Mattia Muzio le ragioni di questa nuova procedura. “Le modalità di tumulazione sono cambiate con la nuova concessione alla cooperativa il ponte (da giugno 2023) principalmente per rispettare il regolamento regionale 14.06.2022 n° 4 - art. 23 comma 1, che prevede che i manufatti (ipogei) siano integri, senza danneggiamenti strutturali e consentano la separazione di ciascun feretro mediante solette e pareti impermeabili. Con il sistema di prima veniva infatti demolita la parete perimetrale in cemento. Poi ci sono anche le motivazioni di sicurezza perché non scavando sui camminamenti si evitano i cedimenti del terreno, ma è il rispetto del nuovo regolamento la ragione principale ovviamente. Per quanto riguarda le spese e le responsabilità di rimozione del monumento, questo non riguarda né il Comune né la cooperativa in qualunque caso, perché sono operazioni che la famiglia tratta direttamente con il proprio marmista”.
S.V.