I volontari di APS Brivio alle prese con le opere ittiogeniche 

Neanche la pioggia e il maltempo degli scorsi giorni hanno fermato i volontari dell’Associazione Pescatori Sportivi di Brivio che, come ogni anno, hanno avviato le opere ittiogeniche sull’Adda al fine di favorire la riproduzione di alcune specie di pesci. 
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In particolare negli scorsi giorni i pescatori del sodalizio si sono dati da fare per manutenere alcuni impianti esistenti di legnaie. “È il periodo ottimale per questo tipo di interventi – spiega il presidente Stefano Previtali – Oltre ad aggiungere fascine di legna negli impianti, abbiamo provveduto anche alla sostituzione di alcuni pali in acciaio”. Si tratta di un’operazione non semplice dal momento in cui i pali in questione sono lunghi 6 metri e devono essere fissati nel letto del fiume lavorando dalle barche.
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“I pali vengono poi legati tra loro, creando un cerchio, con corde e cavi d’acciaio. All’interno aggiungiamo legna che serve ai pesci più piccoli per trovare riparo dai predatori e per poter deporre le uova, che restano aggrappate alla legna”. Per recuperare rami utili alle opere ittiogeniche, i volontari si sono rivolti sia a privati cittadini che in questo periodo hanno fatto potature nel proprio giardino, sia eseguendo loro stessi piccoli interventi di taglio lungo l’alzaia, andando a spuntare rami troppo sporgenti. Insomma, un intervento che porta a “due piccioni con una fava”, come si dice. 
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Nelle prossime settimane, da aprile a maggio, i volontari proseguiranno nelle opere, lavorando però ai “geroli”, ovvero letti di frega artificiali che favoriscono una più proficua riproduzione di avannotti. “Viene portata della ghiaia che poi spargiamo manualmente con dei badili, creando come dei tappeti sui quali vengono tracciate righe trasversali al fiume con una inclinazione ben precisa che permette un minimo ricircolo di acqua, ma non troppo forte, in modo tale che il pesce possa deporre uova che non vengano portate via dalla corrente”. 
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Per questi interventi, il sodalizio riceve un contributo da parte del Comune, che ovviamente, così come il Parco Adda Nord, autorizza i volontari ai lavori sul fiume. In questo accordo, oltre alle opere ittiogeniche, rientrano anche due tagli d’erba in aree comunali che vengono eseguiti a maggio e agosto dai soci dell’associazione. 
E.Ma.
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