Merate: la visita guidata del FAI a Villa dei Cedri
Domenica 23 marzo, in occasione delle Giornate FAI di Primavera iniziate sabato 22, Villa dei Cedri a Merate ha aperto i suoi cancelli per una visita esclusiva dedicata ai soci del Fondo per l’Ambiente Italiano. L'iniziativa, parte della 33ª edizione dell'evento nazionale, ha visto la partecipazione di circa 250 visitatori, guidati dai volontari FAI Alta Brianza attraverso un percorso suggestivo tra storia, architettura e natura.


La Villa, conosciuta anche come “Villa Biffo”, rappresenta uno dei più affascinanti esempi di residenze borghesi lombarde. Edificata nel XVIII secolo e successivamente rimaneggiata dall'architetto Piero Portaluppi, conserva l'eleganza delle sue linee neomanieriste e le caratteristiche del barocchetto, arricchite dalle innovazioni del Novecento. Nel 1917, sotto la proprietà della famiglia Fossati, l'edificio fu ampliato con interventi che ne esaltarono l'estetica e la funzionalità. Successivamente, negli anni Trenta, la villa passò ad Aldo Crespi, noto imprenditore e proprietario del "Corriere della Sera", che commissionò ulteriori modifiche a Portaluppi.


Durante la visita, i partecipanti hanno potuto ammirare le caratteristiche architettoniche e i dettagli paesaggistici della tenuta. Tra gli elementi più suggestivi spiccano la maestosa piscina, progettata per essere il fulcro della vita mondana della famiglia Crespi, e la cappella privata. Non meno affascinante il lungo viale dei cipressi, adornato dalle statue raffiguranti i mesi dell'anno, che conduce alla gloriette, un tempietto con fontana immerso nel verde.


Un particolare ricordo è stato dedicato a Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI, nata proprio a Merate nel 1923. Nella sua autobiografia, Crespi ha descritto con affetto la Villa dei Cedri, sottolineandone il valore simbolico e personale. Il legame tra la famiglia Crespi e la dimora ha conferito ulteriore significato alla visita, che ha permesso ai soci di riscoprire la storia locale attraverso racconti e aneddoti.

Oggi, Villa dei Cedri ospita una residenza sanitaria assistenziale, con spazi interni adeguati alle esigenze degli ospiti. Nonostante la nuova destinazione d'uso, l'estetica originaria dell'edificio è stata preservata, testimoniando l'eccellenza dell'architettura lombarda del primo Novecento.

L'apertura straordinaria della Villa, riservata ai soci FAI, ha rappresentato un'opportunità unica per ammirare un patrimonio spesso celato al pubblico, ribadendo anche l'importanza della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, in linea con la missione del Fondo per l'Ambiente Italiano. Le Giornate FAI di Primavera si confermano così un appuntamento imperdibile per riscoprire e apprezzare le bellezze del territorio meratese ed italiano.
Le amministrazioni dei comuni coinvolti si sono mostrate soddisfatte e partecipi anche fattivamente del successo riscosso con le due Giornate FAI al Traghetto e a Villa Mombello, parte dei 5 beni aperti in occasione delle Giornate FAI organizzate dalla Delegazione FAI Alta Brianza, insieme Villa dei Cedri, Villa Subaglio e Convento di Sabbioncello a Merate.


La Villa, conosciuta anche come “Villa Biffo”, rappresenta uno dei più affascinanti esempi di residenze borghesi lombarde. Edificata nel XVIII secolo e successivamente rimaneggiata dall'architetto Piero Portaluppi, conserva l'eleganza delle sue linee neomanieriste e le caratteristiche del barocchetto, arricchite dalle innovazioni del Novecento. Nel 1917, sotto la proprietà della famiglia Fossati, l'edificio fu ampliato con interventi che ne esaltarono l'estetica e la funzionalità. Successivamente, negli anni Trenta, la villa passò ad Aldo Crespi, noto imprenditore e proprietario del "Corriere della Sera", che commissionò ulteriori modifiche a Portaluppi.


Durante la visita, i partecipanti hanno potuto ammirare le caratteristiche architettoniche e i dettagli paesaggistici della tenuta. Tra gli elementi più suggestivi spiccano la maestosa piscina, progettata per essere il fulcro della vita mondana della famiglia Crespi, e la cappella privata. Non meno affascinante il lungo viale dei cipressi, adornato dalle statue raffiguranti i mesi dell'anno, che conduce alla gloriette, un tempietto con fontana immerso nel verde.


Un particolare ricordo è stato dedicato a Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI, nata proprio a Merate nel 1923. Nella sua autobiografia, Crespi ha descritto con affetto la Villa dei Cedri, sottolineandone il valore simbolico e personale. Il legame tra la famiglia Crespi e la dimora ha conferito ulteriore significato alla visita, che ha permesso ai soci di riscoprire la storia locale attraverso racconti e aneddoti.

Oggi, Villa dei Cedri ospita una residenza sanitaria assistenziale, con spazi interni adeguati alle esigenze degli ospiti. Nonostante la nuova destinazione d'uso, l'estetica originaria dell'edificio è stata preservata, testimoniando l'eccellenza dell'architettura lombarda del primo Novecento.

L'apertura straordinaria della Villa, riservata ai soci FAI, ha rappresentato un'opportunità unica per ammirare un patrimonio spesso celato al pubblico, ribadendo anche l'importanza della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, in linea con la missione del Fondo per l'Ambiente Italiano. Le Giornate FAI di Primavera si confermano così un appuntamento imperdibile per riscoprire e apprezzare le bellezze del territorio meratese ed italiano.
Le amministrazioni dei comuni coinvolti si sono mostrate soddisfatte e partecipi anche fattivamente del successo riscosso con le due Giornate FAI al Traghetto e a Villa Mombello, parte dei 5 beni aperti in occasione delle Giornate FAI organizzate dalla Delegazione FAI Alta Brianza, insieme Villa dei Cedri, Villa Subaglio e Convento di Sabbioncello a Merate.
M. Pen.