Clima, guerra a insetti e batteri su ulivi

E' sos ulivi in Lombardia dove ogni anno si contano danni per milioni di euro a causa di insetti, funghi e batteri che, favoriti dal cambiamento climatico, rappresentano sempre più un pericolo per una produzione di qualità dell'agroalimentare del territorio. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia, mentre negli uliveti sono iniziate le prime potature con cui l'annata produttiva riprende dopo la pausa invernale.

Proprio per contrastare la diffusione di questi patogeni - afferma Coldiretti Lombardia - la Regione ha dato il via libera alla bruciatura di rami e fronde tagliati durante le operazioni di potatura per l'anno 2025. Una possibilità che rappresenta uno strumento utile nella lotta contro questi organismi nocivi che svernano o prolificano nelle parti legnose degli ulivi.

"Ringraziamo gli assessori regionali Alessandro Beduschi e Giorgio Maione che, insieme al servizio fitosanitario, hanno ascoltato le esigenze del settore di cui ci siamo fatti portavoce - commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia - e hanno lavorato per l'approvazione del decreto che interessa i territori di produzione del 'Garda DOP' e dell'olio extravergine di oliva 'Laghi Lombardi'".

"Una misura attesa che ripristina una buona pratica agronomica del passato che era stata limitata - continua il presidente Comincioli -, che rappresenta un metodo efficace per ostacolare la diffusione di questi organismi nocivi limitando anche l'utilizzo di agrofarmaci per il contrasto". "Se vogliamo salvaguardare davvero questo settore di eccellenza - conclude il presidente Comincioli - occorre continuare a lavorare per individuare nuovi strumenti, anche attraverso la ricerca, che possano risultare decisivi sia nella lotta contro i patogeni sia per mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico. Come Coldiretti ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con le istituzioni competenti".

In Lombardia la superficie complessivamente destinata alla coltivazione di ulivo è di circa 2400 ettari, di cui l'80% concentrato nella sola provincia di Brescia, mentre i frantoi attivi sul territorio regionale sono 49.
Coldiretti Lombardia
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