Nuove strade, grazie Lega: ma è seria o una battuta?

Letto il comunicato della Lega ho dovuto darmi qualche pizzicotto per essere sicuro di non dormire, meglio di non sognare. No, perchè intitolare nuove strade: grazie Lega nel lecchese dove il problema della viabilità è il più grave in assoluto, denunciato da lavoratori e imprese suona o come presa per il sedere o come una campagna senza pudore.
Da mesi si accusa la regione a trazione leghista di non aver programmato alcun investimento nel lecchese.
Per cui occorre un'ora buona per arrivare da Merate e Lecco, anche di più nelle ore di punta; il ponte di Paderno è percorribile a 20 km/h a senso alterno col blocco quando passa il treno, quindi con soste anche di un quarto d'ora; il ponte di Brivio è lì lì per essere chiuso e quindi dovremo tutti andare a Olginate o a Trezzo per scavalcare l'Adda.
E quand'anche si costruisse il nuovo ponte di Paderno resta il dramma della rete secondaria, che tanto preoccupa tutti i sindaci. Investimenti solo nelle grandi arterie che costano montagne di soldi e rischiano di essere sempre in perdita come Brebemi e Teem. E ora ci si metterà pure la Pedemontana. Peccato che alle sette del mattino da Merate all'imbocco della tangenziale Est occorra come minimo mezzora nonostante i proclami leghisti che la Est sarebbe stata allungata fino a Calco/Olgiate.
La Lega pensa solo alle grandi opere come il ponte sullo Stretto, 14 miliardi poi tre ore per la Palermo-Catania su strade più simili a mulattiere. Daniele Butti afferma senza arrossire che il territorio lecchese può contare su un impegno concreto per potenziare le infrastrutture. Sarebbe così gentile da specificare quali? E quando?
E Mauro Piazza da 11 anni in Regione ci può dire quali opere stradali sono state realizzate nel decennio? Senza pudore proprio. E del resto è come l'eccellenza sanitaria lombarda. Poi vai al Mandic chiedi una visita oculistica e, se va bene te la fissano per dicembre 2026 oppure rispondono che le agende sono chiuse. Ripassare.
Alessandro Amato
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