Brivio: incontro in Prefettura con Anas per le limitazioni ai mezzi pesanti e la passerella accanto al ponte
Si è tenuto negli scorsi giorni da remoto l’incontro tra Anas, la Prefettura di Lecco, i Comuni di Brivio e Cisano Bergamasco e il Parco Adda Nord in merito al ponte di Brivio.
La riunione è stata convocata dalla Prefettura, ma richiesta da Anas a seguito della segnalazione – da parte del Comune di Brivio – del transito sul ponte di mezzi evidentemente oltre le 40 tonnellate, nonostante il divieto.

Il sindaco Federico Airoldi, in merito alla questione, ha ricordato che nel 2020 quando era stato istituito il divieto, l’ingegner Valsecchi della Provincia di Lecco aveva fatto “un ottimo lavoro” facendo posizionare dei cartelli che segnalano il divieto ben prima del ponte, addirittura prevenendo l’arrivo dei camion (intenzionati a raggiungere la sponda bergamasca) a ridosso del centro paese. “Questi cartelli sono posizionati alla rotatoria al confine tra Olgiate, Calco e Brivio. I mezzi che arrivano da Como e Milano li vedono e sanno che devono proseguire fino a Olginate e prendere il ponte Cesare Cantù per attraversare l’Adda” ha spiegato il primo cittadino. I cartelli ci sono tutt’ora, ma attualmente Anas ha posizionato dei movieri (lato Brivio) in corrispondenza della rotatoria in ingresso paese. “Parliamo quindi di una situazione che rende complicato per un mezzo a 4 assi fare manovra e tornare indietro. Per questa ragione ho chiesto che venga fatto rispettare il limite di transito già nelle zone definite dalla Provincia”. Il problema – tecnicamente – dovrebbe porsi solo per i mezzi provenienti da Milano o Como, poiché quelli provenienti da Lecco o Sondrio (e intenzionati a superare l’Adda) si imbattono nel ponte di Olginate ben prima di raggiungere Brivio. Anas ha accolto positivamente la richiesta del primo cittadino di Brivio, dunque i movieri dovrebbero essere presto spostati dalla rotatoria di ingresso paese.
La riunione è stata anche occasione per un aggiornamento sulla progettazione dell’intervento di adeguamento strutturale, che, almeno per il comune di Brivio, può essere anche un’occasione per rendere più funzionale il ponte stesso. Ad oggi infatti il viadotto ha una carreggiata con due corsie, ma non ha un vero e proprio marciapiede. Per i pedoni c’è una banchina di 60/70 cm. Poiché l’eventuale rinforzo del guardrail potrebbe portare a un’ulteriore limitazione per pedoni e ciclisti, la proposta fatta ad Anas da parte del comune di Brivio – sostenuta anche dal Parco e dal comune di Cisano, che con Brivio aveva mandato una lettera congiunta – è stata quella di prevedere una passerella pedonale accanto al ponte, anche per consentire il passaggio di persone a ridotta capacità motoria o passeggini, che ora invece sarebbero totalmente in mezzo alla strada se volessero attraversare il ponte. In particolare il sindaco Federico Airoldi, ha chiesto che venga sviluppato un progetto che possa essere condiviso tra i Comuni coinvolti e l’ente Parco.

L’unica difficoltà da superare starebbe però nel fatto che il ponte è ritenuto un bene monumentale e dunque la Soprintendenza potrebbe non consentire un intervento di questo tipo. Dal punto di vista del sindaco Airoldi – ingegnere di professione – un buon progettista potrebbe inserire la passerella nel progetto di adeguamento strutturale senza impattare eccessivamente a livello paesaggistico. “Peraltro l’adeguamento prevede già che sugli stralli in cemento armato che si vedono vengano accoppiati degli elementi metallici pre-tesi, quindi si va già ad alterare il bene monumentale con un elemento metallico. Introdurne un altro per un bene funzionale, diventa un obbligo”.
Altra questione sarà capire come sostenere economicamente questa ulteriore opera. L’adeguamento del ponte infatti sarà finanziato dal Ministero, ma non è detto che la copertura possa essere estesa anche a questo secondo intervento. Da capire, eventualmente, se gli enti coinvolti possano contribuire economicamente. Nel frattempo, però, si resta in attesa del progetto di adeguamento strutturale del ponte da parte di Anas.
La riunione è stata convocata dalla Prefettura, ma richiesta da Anas a seguito della segnalazione – da parte del Comune di Brivio – del transito sul ponte di mezzi evidentemente oltre le 40 tonnellate, nonostante il divieto.

Il sindaco Federico Airoldi, in merito alla questione, ha ricordato che nel 2020 quando era stato istituito il divieto, l’ingegner Valsecchi della Provincia di Lecco aveva fatto “un ottimo lavoro” facendo posizionare dei cartelli che segnalano il divieto ben prima del ponte, addirittura prevenendo l’arrivo dei camion (intenzionati a raggiungere la sponda bergamasca) a ridosso del centro paese. “Questi cartelli sono posizionati alla rotatoria al confine tra Olgiate, Calco e Brivio. I mezzi che arrivano da Como e Milano li vedono e sanno che devono proseguire fino a Olginate e prendere il ponte Cesare Cantù per attraversare l’Adda” ha spiegato il primo cittadino. I cartelli ci sono tutt’ora, ma attualmente Anas ha posizionato dei movieri (lato Brivio) in corrispondenza della rotatoria in ingresso paese. “Parliamo quindi di una situazione che rende complicato per un mezzo a 4 assi fare manovra e tornare indietro. Per questa ragione ho chiesto che venga fatto rispettare il limite di transito già nelle zone definite dalla Provincia”. Il problema – tecnicamente – dovrebbe porsi solo per i mezzi provenienti da Milano o Como, poiché quelli provenienti da Lecco o Sondrio (e intenzionati a superare l’Adda) si imbattono nel ponte di Olginate ben prima di raggiungere Brivio. Anas ha accolto positivamente la richiesta del primo cittadino di Brivio, dunque i movieri dovrebbero essere presto spostati dalla rotatoria di ingresso paese.
La riunione è stata anche occasione per un aggiornamento sulla progettazione dell’intervento di adeguamento strutturale, che, almeno per il comune di Brivio, può essere anche un’occasione per rendere più funzionale il ponte stesso. Ad oggi infatti il viadotto ha una carreggiata con due corsie, ma non ha un vero e proprio marciapiede. Per i pedoni c’è una banchina di 60/70 cm. Poiché l’eventuale rinforzo del guardrail potrebbe portare a un’ulteriore limitazione per pedoni e ciclisti, la proposta fatta ad Anas da parte del comune di Brivio – sostenuta anche dal Parco e dal comune di Cisano, che con Brivio aveva mandato una lettera congiunta – è stata quella di prevedere una passerella pedonale accanto al ponte, anche per consentire il passaggio di persone a ridotta capacità motoria o passeggini, che ora invece sarebbero totalmente in mezzo alla strada se volessero attraversare il ponte. In particolare il sindaco Federico Airoldi, ha chiesto che venga sviluppato un progetto che possa essere condiviso tra i Comuni coinvolti e l’ente Parco.

L’unica difficoltà da superare starebbe però nel fatto che il ponte è ritenuto un bene monumentale e dunque la Soprintendenza potrebbe non consentire un intervento di questo tipo. Dal punto di vista del sindaco Airoldi – ingegnere di professione – un buon progettista potrebbe inserire la passerella nel progetto di adeguamento strutturale senza impattare eccessivamente a livello paesaggistico. “Peraltro l’adeguamento prevede già che sugli stralli in cemento armato che si vedono vengano accoppiati degli elementi metallici pre-tesi, quindi si va già ad alterare il bene monumentale con un elemento metallico. Introdurne un altro per un bene funzionale, diventa un obbligo”.
Altra questione sarà capire come sostenere economicamente questa ulteriore opera. L’adeguamento del ponte infatti sarà finanziato dal Ministero, ma non è detto che la copertura possa essere estesa anche a questo secondo intervento. Da capire, eventualmente, se gli enti coinvolti possano contribuire economicamente. Nel frattempo, però, si resta in attesa del progetto di adeguamento strutturale del ponte da parte di Anas.
E.Ma.