Cresce la C.E.R. Sinergia 60 comuni (10 lecchesi)

Una crescita impetuosa. Con ampia base di soci nella provincia di Bergamo, ma adesioni sempre più convinte anche nelle province di Lecco e Monza Brianza. La Fondazione Sinergia Cer era stata costituita, lo scorso 5 agosto, da 23 Comuni: gli enti locali aderenti (inclusi Provincia e Comune di Bergamo) sono nel frattempo diventati 58 e saranno oltre 60 prima di fine marzo. Ma altri ingressi nella Comunità energetica rinnovabile sono già programmati a inizio aprile, e ulteriori ne seguiranno.

In provincia di Lecco, ai promotori originari (Lomagna, Monte Marenzo, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate e Verderio) si sono aggiunti Airuno, Imbersago, Merate e Santa Maria Hoé; i prossimi saranno altri Comuni del Meratese e dell’Oggionese (a cominciare da Sirone, che porterà in Consiglio l’adesione tra il 24 e il 27 marzo). Nella fascia nord della provincia di Monza Brianza, ai recenti ingressi di Bellusco, Sulbiate e Bernareggio si aggiungeranno presto quelli di Cornate d’Adda e Usmate Velate, ma altri arrivi (a cominciare da Lissone e Carnate) sono più che probabili.

Numero e ritmo delle adesioni confermano la bontà dell’intuizione che sta alla base di Sinergia: «I Comuni apprezzano – avverte il presidente, Lucio Brignoli – non solo le nostre finalità di agevolazione della transizione energetica e di miglioramento ambientale, ma anche il controllo pubblico della fondazione e l’orientamento sociale che ci caratterizzano. Oltre al fatto che li solleviamo da oneri di costituzione, organizzativi e gestionali, e nel contempo garantiamo autonomia decisionale ai territori, sia riguardo alla ripartizione degli incentivi statali, sia riguardo alla destinazione della componente sociale degli stessi».
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Sinergia è però soprattutto un’ottima opportunità per cittadini e imprese. I privati hanno cominciato ad aderire, alcuni come consumer, altri anche come prosumer, cioè inserendo nella comunità impianti di produzione di energia rinnovabile (fotovoltaici) allacciati alla rete elettrica dopo la costituzione della Comunità, consentendo così il processo di condivisione dell’energia non autoconsumata, che è tipico di ogni Cer. Agli incentivi ventennali erogati dallo Stato per incoraggiare questi processi, si aggiunge per gli enti locali, gli organismi sociali, le piccole e medie imprese e i cittadini dei Comuni sotto i 5 mila abitanti la possibilità di accedere a contributi Pnrr a fondo perduto, fino al 40% del valore del nuovo impianto: la scadenza per presentare progetti e avanzare domanda è stata recentemente posticipata (dal 31 marzo) al 30 novembre. E la platea dei Comuni cui i fondi Pnrr sono dedicati potrebbe presto ampliarsi, includendo quelli fino a 30 mila abitanti: il governo italiano ne sta discutendo con la Commissione europea.L’ingresso di produttori privati consente a Sinergia di avviare la seconda fase del suo sviluppo, successiva all’ampliamento della base sociale (che, vedi sopra, comunque non si arresta): con la disponibilità di energia rinnovabile da condividere virtualmente, vengono attivate le “configurazioni”, cioè le aggregazioni di produttori e consumatori situati nel territorio di una cabina primaria.

La prima configurazione per la quale Sinergia ha rivolto domanda di attivazione al Gse (il Gestore nazionale dei servizi energetici) è la numero CR000001201, ovvero quella di Merate: al suo interno potrà presto prendere corpo lo schema di condivisione dell’energia, che il Gse stessa contabilizzerà e remunererà, cominciando a erogare gli incentivi ventennali, che verranno ripartiti tra prosumer (40%), consumer (25%), progetti sociali (almeno 25%) e costi di gestione della Cer (fino al 10%).

L’esperienza di Sinergia e le opportunità che offre al territorio sono al centro delle serate pubbliche di presentazione, che nei Comuni si calendarizzano dopo i passaggi nei consigli comunali: le prossime, in Brianza, sono in programma a Imbersago (7 aprile), Carnate (9 aprile) e Bernareggio (10 aprile).

Ma un modo per conoscere presto la proposta della Comunità energetica delle tre province lombarde, probabilmente la più estesa a livello regionale, è anche contattare direttamente il suo sportello per le relazioni con il pubblico, rafforzato da inizio marzo con l’entrata in servizio di un operatore dedicato a tempo pieno: possono rivolgersi ad esso sia amministrazioni pubbliche che soggetti privati.
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