Merate: disagi e disservizi con il trasporto pubblico. E Azione interroga il Ministro
A far nascere l’interrogazione parlamentare a firma Grippo-Benzoni, del gruppo Azione, è stato l’ultimo inconveniente, uno dei tanti, accaduto a Giuseppe Lanzillotti, lo studente universitario di Merate, affetto dalla sindrome di Duchenne, di cui più volte abbiamo raccontato le battaglie per il riconoscimento dei diritti ma anche i successi ottenuti, dallo studio al raggiungimento dei suoi obiettivi, grazie alla forza e alla determinazione di cui è dotato.

Se fino allo scorso anno il giovane riusciva a raggiungere il polo accademico per le lezioni prenotando al punto blu l’assistenza per il viaggio di andata e ritorno, sul treno e poi sino alla sede, da quest’anno ha ridotto gli spostamenti a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Anche in queste poche tratte, però, l’inefficienza e l’inaffidabilità del servizio non hanno mancato di manifestarsi. Perché Giuseppe ogni volta che vuole utilizzare il treno deve “prenotarlo”, comunicando orari e luoghi di salita e discesa così da avere la giusta assistenza. Un treno che viene cancellato o che non rispetta gli orari, lo costringe ad attaccarsi al telefono seduta stante per avvisare del disguido e chiedere una assistenza su un altro convoglio. Una dipendenza diventata defatigante che lo ha portato a inoltrare una istanza al Ministero dei Trasporti, ora sostenuta dal gruppo di Azione.

La richiesta di una “Sala blu” anche nelle stazioni “minori” come quella di Cernusco-Merate sino ad oggi non ha avuto riscontro mettendo di fatto le persone con disabilità in una condizione di ulteriore difficoltà e impossibilità a recarsi a scuola o al lavoro con libertà di movimento. Con garanzia e tutela dei propri diritti. Da qui l’interrogazione a risposta scritta per chiedere quali interventi e di che tipo si hanno intenzione di mettere in atto per alleviare tali criticità che ledono dei diritti fondamentali.
CLICCA QUI per la lettera di Giuseppe Lanzillotti
CLICCA QUI per il testo dell'interrogazione parlamentare

Se fino allo scorso anno il giovane riusciva a raggiungere il polo accademico per le lezioni prenotando al punto blu l’assistenza per il viaggio di andata e ritorno, sul treno e poi sino alla sede, da quest’anno ha ridotto gli spostamenti a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Anche in queste poche tratte, però, l’inefficienza e l’inaffidabilità del servizio non hanno mancato di manifestarsi. Perché Giuseppe ogni volta che vuole utilizzare il treno deve “prenotarlo”, comunicando orari e luoghi di salita e discesa così da avere la giusta assistenza. Un treno che viene cancellato o che non rispetta gli orari, lo costringe ad attaccarsi al telefono seduta stante per avvisare del disguido e chiedere una assistenza su un altro convoglio. Una dipendenza diventata defatigante che lo ha portato a inoltrare una istanza al Ministero dei Trasporti, ora sostenuta dal gruppo di Azione.

La richiesta di una “Sala blu” anche nelle stazioni “minori” come quella di Cernusco-Merate sino ad oggi non ha avuto riscontro mettendo di fatto le persone con disabilità in una condizione di ulteriore difficoltà e impossibilità a recarsi a scuola o al lavoro con libertà di movimento. Con garanzia e tutela dei propri diritti. Da qui l’interrogazione a risposta scritta per chiedere quali interventi e di che tipo si hanno intenzione di mettere in atto per alleviare tali criticità che ledono dei diritti fondamentali.
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S.V.