Lomagna: finisce la relazione, la storia approda in tribunale

Dalla relazione d’amore si è approdati al tribunale, passando attraverso...un coltello e una pistola.
E’ la vicenda che riguarda due cittadini di Lomagna che avevano intrattenuto una relazione extraconiugale nel 2022 e che oggi ha trascinato davanti al giudice l’uomo accusato di minacce e porto di armi ed oggetti atti ad offendere.
La titolare del fascicolo, dottoressa Martina Beggio, assente quest’oggi, è stata sostituita dal collega Angelo Parisi che ha sentito solamente un teste, il luogotenente Christian Cucciniello, comandante della stazione carabinieri di Casatenovo che a quei tempi aveva raccolto l’esposto della parte offesa.
La donna si era presentata in caserma accompagnata dal marito raccontando la sua preoccupazione per quanto stava accadendo con l’imputato, con cui aveva intrattenuto una relazione, e che ora aveva assunto atteggiamenti che riteneva pericolosi per la sua incolumità, parlando di un coltello con le facce di avorio bianco e di una pistola.
Ravvisata una seria pericolosità della situazione, il militare aveva disposto per il giorno successivo una perquisizione presso l’abitazione dell’imputo dove aveva trovato una rivoltella Smith&Wesson calibro 38, riposta in un marsupio nell’armadio della camera da letto, e un coltello, diverso da quello però descritto, nell’autovettura.
Il luogotenente, visto il contesto, aveva così chiesto alla Prefettura il sequestro dell’arma sia per l’imputato (nella cui abitazione erano state trovate anche 36 munizioni non legalmente dichiarate in caserma) che per il marito della parte civile, anch’egli detentore di armi.
La vicenda giudiziaria, che verte sulla violazione dell’articolo 612 del codice penale e della legge nr. 110 del 1975, art, 4 C1 e C2) per l’escussione degli altri testimoni, è stata rinviata al mese di giugno.
S.V.
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