Retesalute e la parabola di Marco Panzeri il “fondatore”

RETESALUTE O GARA DI APPALTO?

Nei mesi scorsi, sui media locali, sono stato eufemisticamente descritto come un sindaco “incoerente” nelle posizioni che, nel corso del tempo, ho assunto su differenti aspetti della vita amministrativa meratese.

La prima di queste “presunte incoerenze”, sarebbe stata la mancata adesione del Comune di La Valletta Brianza all’Azienda Speciale Retesalute in seguito alla messa in liquidazione dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta.

Con  questo post, voglio rimarcare che l’unica motivazione per la quale il Consiglio comunale non ha deliberato l’adesione all’Azienda Speciale Retesalute è stata l’evidente insostenibilità economica di tale scelta sulla base del confronto con la modalità di acquisto dei servizi tramite gara di appalto; nelle sedi ufficiali e nelle varie interviste rilasciate, ho sempre sostenuto questa posizione che, però, è stata continuamente distorta sui media locali e, di fatto, strumentalizzata.

Dopo l’approvazione del Bilancio di Esercizio 2025 di Retesalute, ritengo sia utile pubblicare il confronto, su base annua, tra la spesa effettivamente sostenuta dal nostro Comune per l’acquisto dei servizi in appalto e la spesa che avremmo dovuto sostenere qualora avessimo aderito all’Azienda.

Questo il raffronto:
 
Anno 2024:
- acquisto servizi da gara di appalto: 199.173,76 euro;
- acquisto servizi da Retesalute (tariffe in vigore al 1.9.24): 238.580,20 euro;
- risparmio di spesa: 39.406,43 euro pari al 19,78 %;
 
Anno 2025:
- acquisto servizi da gara di appalto: 199.173,76 euro;
- acquisto servizi da Retesalute (tariffe in vigore al 1.3.25): 250.148,46 euro;
- risparmio di spesa: 50.974,69 euro pari al 25,59 %;

Qualora dovessimo conteggiare anche il valore economico delle migliorie offerte in sede di gara, il risparmio di spesa 2025 salirebbe a 57.107,65 euro, pari al 28,67 % del costo dei servizi acquistati.

Vale la pena precisare che dal 1° settembre 2024 – data inizio operatività del contratto con la Cooperativa L’Anello di Meda – riscontriamo un'elevata qualità dei servizi erogati, la completa copertura dei servizi richiesti e la puntualità della loro attivazione.

Marco Panzeri

Sindaco di La Valletta Brianza
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Diamo spazio volentieri al manifesto che Marco Panzeri ha postato per dimostrare quanto sia stata illuminata la sua scelta, la sola, sui ventiquattro comuni dell'area, di abbandonare Retesalute per operare la gestione dei servizi sociali in proprio. E la lettura facilita anche la comprensione della vicenda Unione con relativo scontro con Santa Maria Hoé. Ormai Marco Panzeri è un bulldozer con la volontà di asfaltare tutti, a partire ovviamente dagli ex colleghi del centrosinistra. Un feudo isolato dal contesto territoriale, proprio mentre la tendenza è aggregare, mettere assieme forze e capacità per affrontare in gruppo i tanti problemi rivenienti dal gestire una comunità. Perché anche nel caso Retesalute ci sono momenti in cui un comune spende più del dovuto e altri in cui beneficia più del dovuto. E' la logica comunitaria, del mutuo aiuto. Possiamo pensare - pur senza alcuna prova - che l'inacidimento di Marco Panzeri abbia origini di natura personale e che l'uscita da Retesalute sia più motivata da questioni famigliari che da un calcolo da amministratore acuto, anzi, il più acuto. E lo scriviamo noi che, in perfetta solitudine, mentre tutti attaccavano Simona Milani e Anna Ronchi (moglie di Panzeri) imputando loro i problemi finanziari dell'Azienda Speciale Pubblica, ne avevamo preso convintamente le difese. Posizione poi che ha trovato ampia conferma nella sentenza della Corte dei Conti.
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Marco Panzeri, sindaco di La Valletta Brianza
Certo ne è passato del tempo da quando Marco Panzeri con Giacomo Molteni e pochi altri aveva di fatto studiato l'assetto organizzativo sull'esempio delle Case della Salute toscane, di un'azienda speciale controllata dai comuni in grado di gestire i servizi sociali in forma associata. Panzeri tra il 2004 e il 2005 era stato un vero trascinatore.

Tanto che il giorno della firma della costituzione di Retesalute, il 19 luglio 2005, l'allora sindaco di Merate Giovanni Battista Albani, disse davanti a tutti i sindaci convocati per la firma del protocollo col notaio Franco Panzeri: "Ringrazio il giovane presidente dell'assemblea distrettuale, l'ingegner Marco Panzeri, per aver trasformato in realtà un progetto coraggioso. Lui è stato tenace, ha lavorato incessantemente, ha convertito anche quelli di noi più scettici. E' in gran parte merito suo se stasera siamo qui".

E, spontaneamente sindaci e assessori dei 24 comuni del distretto sanitario meratese indirizzavano un lungo e caloroso applauso a Marco Panzeri.

Un altro Marco Panzeri!
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