Merate: "L'assessorato Giano" e il vero volto di Gianpi Airoldi

GianpieroAiroldiHacker.jpg (4 KB)
Gianpiero Airoldi
Caro Direttore,
una cosa è certa, l'Avv. Giuseppe Procopio, ha un "fiuto eccezionale" - come la Gianna di Rino Gaetano - soprattutto per quelle situazioni, apparentemente insignificanti, ma che nascondono un mucchio di polvere sotto il tappeto. Si perchè, in fondo, l'ex assessore, al di là delle sue presenze ai tavoli del commercio, ha finito per mettere a nudo chi, almeno fino al consiglio di lunedì 3 marzo, nulla aveva fatto per mettere in evidenza il suo ruolo di assessore (al commercio e allo sport) che condivide con il consigliere Lorenzo Ravasi, tanto che, più di qualche attento osservatore in città, riferendosi all'assessorato retto da Airoldi, lo definisce "l'assessorato Giano", un assessorato a due teste dove è il consigliere a tessere trame e rapporti, godendo della stima personale del primo cittadino, ma non delle preferenze necessarie per poter ambire allo scranno più alto conquistato dalla sua stessa fronte, restando all'iconografia, per via del più alto numero di voti conseguito. Fino al tediosissimo consiglio comunale di lunedì 3 marzo, l'Assessore al Commercio non si era fatto notare per particolare loquacità, anche negli incontri a cui partecipa, spesso assume una posizione defilata, schivo, da osservatore e scrutatore silente, come in occasione degli incontri con i commercianti, laddove si limita a fare da spalla al protagonista di turno della serata. Ma tant'è, cara grazia. Come dice il famoso adagio: prima di proferire parola è meglio contare fino a dieci, o, ancora meglio, stare in silenzio. Eppure, come è stato fatto notare, stranamente, rispondendo all'interrogazione sul commercio locale del consigliere di minoranza Alfredo Casaletto, il nostro si è mostrato particolarmente grintoso sino al punto di affermare, riferendosi alla riunioni del Distretto del Commercio, che molti si erano manifestati stupiti della presenza dell'assessore al ramo del Comune di Merate come mai successo prima. Insomma, un atto di forza, ma di poca sostanza politica, perchè, come hai rilevato, non sono i tavoli o gli incontri a svegliare il sonnecchiante commercio cittadino, ma il buon senso e la qualità delle manifestazioni proposte. Ma questa è un'altra storia. Un sussulto inaspettato a detta di qualcuno, ma non per me. Il nostro assessore al commercio, anche in quello che è stato fino a ieri, secondo i più, il suo ruolo di maggiorente dell'Oratorio cittadino non si è mai sottratto allo scontro, sia inteso dialettico, anzi, spesso, si è posto a capo delle fronde più riottose di quello stesso mondo da cui promana finito per reggere le sorti della città. Fu proprio Airoldi a rendersi protagonista di qualche vivace scambio di opinioni con l'allora prevosto Don Luigi Francesco Conti legato da un rapporto di stima e di amicizia con alcuni esponenti centristi della giunta Robbiani. Ernesto Sellitto, scudiero di quella maggioranza, e di quella attuale, te lo potrà confermare. Non credo che Airoldi coglierà il tuo invito a mostrare le carte, ma una cosa è certa, l'Assessore ha manifestato un tratto del suo carattere che sembrava essersi perso nel trapasso al rigorismo istituzionale.
Matrix
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.