Procopio: Airoldi faccia il suo lavoro non cerchi alibi

GiuseppeProcopioLettera.jpg (75 KB)
Giuseppe Procopio
Egregio Direttore,
Mi ero ripromesso di restare fuori dalle polemiche comunali, ma non posso ignorare le recenti affermazioni dell’assessore al commercio Gianpiero Airoldi, che in Consiglio Comunale ha presumibilmente ritenuto opportuno chiamarmi in causa, accusando di “minore operatività” il precedente assessore. Un’affermazione non solo sgradevole e inopportuna, ma soprattutto falsa, se riferita a me. Chi conosce il mio percorso amministrativo negli ultimi quindici anni sa bene quanto questa dichiarazione sia infondata e fuori luogo.
Tutti sanno quanto sono sempre stato responsabile nell'amministrare la nostra città, affrontando le difficoltà con impegno e dedizione. La mia attenzione è sempre stata rivolta al bene comune e alla crescita della comunità, lavorando instancabilmente per rispondere alle necessità dei cittadini, pur nelle difficoltà politiche e finanziarie.
Trovo altresì scorretto che un amministratore, invece di concentrarsi sulle proprie responsabilità e sulle sfide attuali, preferisca rifugiarsi nel facile confronto con il passato. Come diceva Seneca: “Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili.” Governare significa assumersi oneri e doveri, non cercare alibi.
Oltre a essere una caduta di stile, questo atteggiamento è scorretto anche sotto il profilo istituzionale: chi viene chiamato in causa in Consiglio Comunale non ha modo di replicare in quella sede, il che tradisce più una debolezza che una forza. La politica dovrebbe essere confronto, non rivalsa, come abbiamo visto nell’ultimo anno.
Un assessore che si rispetti lavora con discrezione e concretezza, senza bisogno di sminuire chi lo ha preceduto per legittimare la propria azione. Come ammoniva Goethe: “Parlare è un bisogno, ascoltare è un’arte.”
Un buon amministratore viene giudicato dai fatti, non dalle parole. Mi auguro che l’assessore Airoldi, in futuro, preferisca il lavoro concreto alle dichiarazioni gratuite. Se si riferiva al sottoscritto, il mio operato è sotto gli occhi di tutti, così come lo saranno i risultati di chi oggi ricopre quel ruolo. Lo invito dunque a concentrarsi sul presente e a farsi giudicare dai cittadini per ciò che farà, non per ciò che dice degli altri.
Il tempo sarà, come sempre, il miglior giudice. A quasi un anno dall’insediamento, l’unico segno tangibile dell’azione amministrativa è stato un aumento generalizzato delle tasse e delle preoccupazioni crescente tra i cittadini, insieme a scelte muscolari meramente politiche e ideologiche.
Nel frattempo, sotto la Torre, di risultati concreti ancora non se ne vedono.
Con l’augurio che il dibattito politico rimanga sempre un’occasione di crescita per la nostra comunità, e che l’attuale assessore impari a comportarsi istituzionalmente in maniera corretta, ricordo che chi amministra ha il dovere di guardare avanti e rispondere con i fatti, non con le parole e l'ideologia.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Procopio
Mi posso senz'altro sbagliare ma risentendo l'intervento di Gianpiero Airoldi credo si riferisse al periodo di gestione dell'assessorato da parte di Paolo Centemero, dopo la revoca delle deleghe che le aveva assegnato Panzeri. Resta semmai da valutare la partecipazione al tavolo del distretto dove forse la presenza del tecnico era maggiore rispetto a quella del politico. Comunque ci sono i verbali di presenza/assenza a dire l'ultima parola.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.