Cernusco: essere propositivi o no? Dibattito in Consulta
È consistita fondamentalmente in un dibattito su quale dovrebbe essere il proprio ruolo, l’ultima riunione della Consulta Urbanistica del Comune di Cernusco Lombardone, nonché la prima con Lino Guglielmo in qualità di presidente (e l’architetto Ivan Ghidorzi come vice) al posto del dimissionario Giovanni Zardoni, che ha preferito lasciare l’incarico una volta divenuto presidente del Parco del Cuore.
La riunione, a cui ha partecipato anche il sindaco Gennaro Toto, si è tenuta nella serata di martedì 4 marzo. Il presidente Guglielmo ha chiesto all’ex, Zardoni (divenuto semplice membro della Consulta), di parlare del suo nuovo incarico. “È iniziato un percorso molto impegnativo e importante. È positivo ora che ci siano delle Linee di mandato approvate all'unanimità dalla Comunità del Parco. Non mi sento più un presidente di minoranza. Quello che devo fare è portare avanti il programma. Le tensioni sono superate” ha spiegato.

Quanto al proprio incarico, il presidente Guglielmo ha detto: “È importante ricordare il compito delle Consulte. Ho rivisto il regolamento anche per ricordarlo a me stesso e mi è saltato all’occhio il secondo articolo, che dice che c’è piena autonomia nella scelta degli argomenti da trattare”. Il nuovo presidente ha tenuto a rimarcare il fatto che il gruppo ha anche la facoltà di proporre. “Forse in questo non siamo stati molto attivi, ma in quanto Consulta Urbanistica siamo il vero motore e promotore di idee, un ponte tra cittadini e amministrazione e se diventiamo propositivi, possiamo parlare anche di quella che deve essere la Cernusco del futuro” ha proseguito, annunciando che il suo mandato sarà all’insegna della propositività e dell’ascolto.
Proprio questa idea è stata poi oggetto di uno scambio di vedute tra i membri della Consulta dopo aver approvato all’unanimità il proprio parere riguardo al progetto per la riqualificazione di Piazza della Vittoria, di cui segue articolo a parte.
Il primo ad avere espresso un’opinione sfavorevole a questa “visione” è stato proprio Zardoni, che ha detto di aver colto una “velata critica” nei confronti di della precedente presidenza. “Si può fare tutto, ma bisogna tirare fuori cose concrete. La Consulta Urbanistica deve confrontarsi con l’assessore di competenza, che in questo caso è il sindaco, e dedicarsi a cose fattibili, che l’amministrazione può prendere in carico”.

Zardoni si è detto ancora non d’accordo, spiegando che a proprio parere la Consulta deve ragionare sulla base del Piano delle Opere Pubbliche. È intervenuto quindi Guglielmo: “Noi viviamo il paese e possiamo anche capire quale cosa è da fare. Se poi l’amministrazione lo fa, bene. Però dobbiamo essere propositivi”. Della stessa idea altri membri della consulta, che hanno trovato però altrettanto sensato quanto detto da Zardoni.
Proprio l’ex presidente ha aggiunto ancora: “Le semplici segnalazioni di ciò che non funziona in paese spettano anche ai cittadini, che possono riferire agli uffici, non serve la Consulta per questo”. È intervenuto quindi anche il primo cittadino, Gennaro Toto, in silenzio fino a quel momento, spiegando che di tante criticità presenti in paese il Comune è informato da tempo: “Risolverle è una questione però di risorse, non solo economiche ma anche in termini di personale” ha detto, riferendosi chiaramente agli uffici.
La riunione si è chiusa quindi con l’impegno dei componenti di provare a essere propositivi e portare sul tavolo anche problemi e questioni (urbanistiche) non strettamente legate al programma delle opere dell’amministrazione, ma di informare sempre con preavviso tutti i membri in modo tale che possano venire preparati e con qualcosa da dire.
La riunione, a cui ha partecipato anche il sindaco Gennaro Toto, si è tenuta nella serata di martedì 4 marzo. Il presidente Guglielmo ha chiesto all’ex, Zardoni (divenuto semplice membro della Consulta), di parlare del suo nuovo incarico. “È iniziato un percorso molto impegnativo e importante. È positivo ora che ci siano delle Linee di mandato approvate all'unanimità dalla Comunità del Parco. Non mi sento più un presidente di minoranza. Quello che devo fare è portare avanti il programma. Le tensioni sono superate” ha spiegato.

Quanto al proprio incarico, il presidente Guglielmo ha detto: “È importante ricordare il compito delle Consulte. Ho rivisto il regolamento anche per ricordarlo a me stesso e mi è saltato all’occhio il secondo articolo, che dice che c’è piena autonomia nella scelta degli argomenti da trattare”. Il nuovo presidente ha tenuto a rimarcare il fatto che il gruppo ha anche la facoltà di proporre. “Forse in questo non siamo stati molto attivi, ma in quanto Consulta Urbanistica siamo il vero motore e promotore di idee, un ponte tra cittadini e amministrazione e se diventiamo propositivi, possiamo parlare anche di quella che deve essere la Cernusco del futuro” ha proseguito, annunciando che il suo mandato sarà all’insegna della propositività e dell’ascolto.
Proprio questa idea è stata poi oggetto di uno scambio di vedute tra i membri della Consulta dopo aver approvato all’unanimità il proprio parere riguardo al progetto per la riqualificazione di Piazza della Vittoria, di cui segue articolo a parte.
Il primo ad avere espresso un’opinione sfavorevole a questa “visione” è stato proprio Zardoni, che ha detto di aver colto una “velata critica” nei confronti di della precedente presidenza. “Si può fare tutto, ma bisogna tirare fuori cose concrete. La Consulta Urbanistica deve confrontarsi con l’assessore di competenza, che in questo caso è il sindaco, e dedicarsi a cose fattibili, che l’amministrazione può prendere in carico”.

Lino Guglielmo e Ivan Ghidorzi
A rispondere è stato il vicepresidente Ghidorzi, che ha spiegato che la visione del presidente (e la sua) è semplicemente quella di parlare anche di tematiche ed eventuali problemi che hanno evidenza per la vita del paese. “Se vai al Parco della Vittoria c’è un solco che va verso la stazione e grida «fatemi un sentiero». Possiamo iniziare a pensare qualcosa per il parco”. Zardoni si è detto ancora non d’accordo, spiegando che a proprio parere la Consulta deve ragionare sulla base del Piano delle Opere Pubbliche. È intervenuto quindi Guglielmo: “Noi viviamo il paese e possiamo anche capire quale cosa è da fare. Se poi l’amministrazione lo fa, bene. Però dobbiamo essere propositivi”. Della stessa idea altri membri della consulta, che hanno trovato però altrettanto sensato quanto detto da Zardoni.
Proprio l’ex presidente ha aggiunto ancora: “Le semplici segnalazioni di ciò che non funziona in paese spettano anche ai cittadini, che possono riferire agli uffici, non serve la Consulta per questo”. È intervenuto quindi anche il primo cittadino, Gennaro Toto, in silenzio fino a quel momento, spiegando che di tante criticità presenti in paese il Comune è informato da tempo: “Risolverle è una questione però di risorse, non solo economiche ma anche in termini di personale” ha detto, riferendosi chiaramente agli uffici.
La riunione si è chiusa quindi con l’impegno dei componenti di provare a essere propositivi e portare sul tavolo anche problemi e questioni (urbanistiche) non strettamente legate al programma delle opere dell’amministrazione, ma di informare sempre con preavviso tutti i membri in modo tale che possano venire preparati e con qualcosa da dire.
E.Ma.