Calco: con la PC intervento di pulizia del fosso Calendone
Volontari della Protezione Civile al lavoro nella mattinata di sabato 8 marzo a Calco, per la pulizia del fosso Calendone, nei pressi di via Garibaldi.
Da quest’anno il Comune ha deciso di raddoppiare l’intervento di pulizia, in modo di poter agire in diversi tratti del corso d’acqua con più costanza. “Invece di fare una pulizia all’anno, ne facciamo due – ha spiegato il sindaco Stefano Motta. – la prossima tra a ottobre/novembre, così da poter intervenire su più fronti”.
In particolare il tratto in cui si è provveduto a intervenire sabato 8 marzo non veniva pulito da tre anni. I volontari hanno rimosso rami, fanghiglia e altri detriti dall’alveo per permettere il corretto deflusso dell’acqua. È stato pulito anche sotto al ponticello.
Lo scorso anno invece era stata ripulito il tratto al confine con Olgiate Molgora, dopo l’isola ecologica, mentre in autunno, durante il giorno di pulizia aperto a tutta la cittadinanza, si era provveduto a intervenire in un tratto intermedio.
“Constatiamo con gioia che ha scelto di aggregarsi anche un gruppo di volontari che si occupa della rimozione di plastica e altri rifiuti” ha concluso il sindaco Motta, spiegando dunque che mentre la Protezione Civile si premura di rimuovere detriti “naturali”, il gruppo di volontari raccoglie rifiuti dispersi a causa dell’uomo. Durante l’ultima pulizia dal fosso era stato rinvenuto persino un pneumatico nell’alveo.
Da quest’anno il Comune ha deciso di raddoppiare l’intervento di pulizia, in modo di poter agire in diversi tratti del corso d’acqua con più costanza. “Invece di fare una pulizia all’anno, ne facciamo due – ha spiegato il sindaco Stefano Motta. – la prossima tra a ottobre/novembre, così da poter intervenire su più fronti”.
In particolare il tratto in cui si è provveduto a intervenire sabato 8 marzo non veniva pulito da tre anni. I volontari hanno rimosso rami, fanghiglia e altri detriti dall’alveo per permettere il corretto deflusso dell’acqua. È stato pulito anche sotto al ponticello.
Lo scorso anno invece era stata ripulito il tratto al confine con Olgiate Molgora, dopo l’isola ecologica, mentre in autunno, durante il giorno di pulizia aperto a tutta la cittadinanza, si era provveduto a intervenire in un tratto intermedio.
“Constatiamo con gioia che ha scelto di aggregarsi anche un gruppo di volontari che si occupa della rimozione di plastica e altri rifiuti” ha concluso il sindaco Motta, spiegando dunque che mentre la Protezione Civile si premura di rimuovere detriti “naturali”, il gruppo di volontari raccoglie rifiuti dispersi a causa dell’uomo. Durante l’ultima pulizia dal fosso era stato rinvenuto persino un pneumatico nell’alveo.
E.Ma.